QUANDO ANDARE IN
ORISSA
Il trekking ovviamente è possibile farlo durante
tutto l'arco dell'anno; ogni stagione ha un suo fascino particolare, certi
vantaggi o problemi di varia natura, comunque in linea di massima si può
dire che i mesi migliori sono da fine settembre, fino a giugno-luglio, per
quanto riguarda il trekking da un punto di vista tecnico, poiché durante il
monsone estivo, le piogge, sebbene discontinue o per poche ore al giorno possono
creare problemi in certi sentieri, guadi ecc. Però il monsone ha i suoi
vantaggi, come un facile rifornimento di acqua quasi ovunque, la temperatura
meno torrida dei mesi che precedono il monsone e non si può dimenticare che è
durante il monsone che si può assistere ad alcune grandi feste religiose degli
Indù e delle popolazioni tribali.
La stagione secca, da marzo a maggio-giugno, è
sicuramente il periodo migliore per vedere gli animali nella giungla, poiché
mancando la pioggia, la vegetazione è molto meno rigogliosa, dando una maggiore
visibilità all'interno della foresta. Tutti gli animali si radunano vicino alle
poche pozze d'acqua, laghi e fiumi,
posti dove ci si può appostare e avere buone speranze di osservarli. Il problema
maggiore di questi mesi è dato dalla temperatura estremamente elevata
specialmente nelle regioni interne dell'Orissa; nei trekking però noi saremo
spesso a poca distanza da qualche fiume, e bevendo il più possibile e… con
qualche nuotata mitigheremo l'arsura.
Un grande vantaggio della stagione secca è la
quasi totale mancanza di zanzare nella giungla, quindi c'è meno rischio di
contrarre la malaria.
In tutti i casi, per qualsiasi periodo
dell'anno, è sempre molto consigliabile fare una terapia antimalarica (attenzione,
in Orissa la malaria in alcune zone è endemica e clorochina-resistente!).
I mesi invernali, da ottobre a febbraio, sono
mesi
ideali per chi è abituato
ad un clima europeo, di giorno non è eccessivamente caldo, di sera e di notte
durante dicembre-gennaio può anche essere molto freddo all'interno della giungla
(necessari sacchi a pelo o coperte). In Orissa vengono a svernare tantissime
specie di uccelli, alcuni arrivano addirittura dalla lontana Siberia, e si
stabiliscono per alcuni mesi al lago di Chilika, uno dei posti al mondo davvero
unici, specialmente a dicembre-gennaio. Gli amanti della natura non possono
assolutamente perdersi l'arrivo di centinaia di migliaia di tartarughe
dell'oceano Pacifico, che tra gennaio e febbraio vengono in tutta la costa
dell'Orissa a deporre le uova: si tratta di qualcosa di veramente eccezionale,
poiché esistono ancora pochissimi posti dove si può ammirare questa migrazione
in massa di un animale ormai in pericolo di estinzione.
paolo.bosusco@libero.it
|