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ITALIA DA SALVARE

una petizione
al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi

Illustre Sig. Presidente,

siamo molto preoccupati della spirale legislativa con cui si sta rapidamente smantellando quel complesso sistema di salvaguardie che sono state elaborate in oltre mezzo secolo di studi, d’impegno e militanza ambientalista a tutela del nostro patrimonio culturale, artistico ed ambientale. Siamo ben consapevoli che lo sviluppo è certo necessario e positivo, e che viviamo in una economia di mercato, ma al tempo stesso riteniamo anche che non è vero sviluppo quello solo quantitativo di produzione e di consumi, che addirittura sfocia, come è appena avvenuto, nella creazione della società per azioni <<Patrimonio dello Stato>>. In questo modo, infatti, la logica di mercato rischia di cancellare tutti i bisogni non strettamente materiali, scompare la cultura, scompare la tutela del nostro prezioso patrimonio storico, artistico ed ambientale, scompare la tutela del territorio; ovvero, nella migliore della ipotesi, questi beni incommensurabili vengono subordinati alla logica del <<produrre a tutti i costi>> e del profitto economico, pubblico o privato che sia.

Vogliamo anche dire con chiarezza che non si tratta di fare una scelta di schieramento o di maggioranza di governo. Al di là delle nostre convinzioni personali, siamo, infatti, perfettamente consapevoli che quanto oggi sta avvenendo è quasi sempre la conseguenza, anche se esasperata, di scelte politiche dissennate effettuate da maggioranze e governi precedenti l’attuale.

Ma riteniamo che, al di là delle maggioranze e dei governi che mutano, non può dirsi civile un paese che rinunzi a salvaguardare antichi e sacri paesaggi, la straordinaria bellezza dei nostri centri storici e i monumenti naturali, testimonianza di una continuità culturale unica al mondo. Continuità che dà un sigillo di nobiltà alla nostra identità nazionale.

È per questo che ci rivolgiamo rispettosamente e con fiducia a Lei, come garante della legalità costituzionale e custode dell’identità nazionale, affinchè intervenga con tutti i mezzi che l’ordinamento Le consente, a difesa dei valori costituzionali della salute (art. 32), della cultura e della difesa del patrimonio storico, artistico ed ambientale della Nazione (art. 9), garantendo il rispetto del principio costituzionale secondo cui l’iniziativa economica non può mai svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla libertà umana (art. 41).

Non ci deluda, signor Presidente.

 

 

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