Ansia

 

 

Ingredienti dell'ansia
Eccitazione, paura e oppressione

L'ansia è uno stato di agitazione caratterizzato da eccitazione, paura e oppressione. L'ansioso si consuma nell'attesa di una cattiva notizia, vive con tensione l'imminenza di una prova, non si sente all'altezza delle situazioni e paventa un fallimento.

Si sente sopraffatto dagli eventi e formula ipotesi negative  e improbabili, vuole ricostruire quanto sta avvenendo lontano da lui o indovinare l'esito di una prova. O, al contrario, l'ansioso ha un blocco mentale, una paralisi del pensiero e del linguaggio. 

L'ansia provoca un'attivazione fisiologica ("arousal"): fa aumentare il battito cardiaco, la respirazione, la sudorazione, provoca  contrazioni epidermiche e gastriche, a lungo andare lesive degli organi interessati.

Due tipi di ansia
Ansia di stato e ansia di tratto

Quanto alle cause dell'ansia, si distinguono l'ansia di stato dall'ansia di tratto. L'ansia di stato è passeggera, è provocata da circostanze contingenti, come una prova d'esame, e si dissolve subito dopo. L'ansia di tratto è un lato più stabile della personalità, risale  a cause più complesse, secondo la psicanalisi è il sintomo di un conflitto inconscio. L'ansia di tratto, nelle sue forme più persistenti e pervasive, necessita di un trattamento terapeutico, perché impedisce una vita normale. 

Ansia e apprendimento
La dose ottimale

Il rapporto tra ansia e rendimento nelle prove di conoscenza è rappresentato graficamente da una curva ad U rovesciata (Yerkes e Dodson, 1908) .Un'ansia eccessivamente alta o eccessivamente bassa si accompagna a prestazioni scadenti. Un'ansia moderata si accompagna a prestazioni ottimali. Tranquillizzarsi del tutto nell'imminenza di un esame  sarebbe quindi controproducente. Conservare una piccola dose di ansia renderebbe più svegli e pronti. 

Questi valori variano comunque in base alla personalità, al tipo di compito, alla motivazione e all'emozione: se il compito è importante per la persona, l'ansia interferisce negativamente, ingigantisce le difficoltà, insinua dubbi sulla possibilità di riuscita e soprattutto sul proprio valore (Sarason).

Ansia e decisioni
Irrazionalità nelle scelte

L'ansia distorce il quadro della situazione, ridistribuisce l'importanza degli elementi, induce a scegliere sull'onda dell'irrazionalità e non sull'oggettività. Gli effetti dell'ansia sono più nefasti se la situazione è rischiosa , perché ritarda o accelera la decisione. 

L'ansia induce ad acquisire più informazioni del necessario: ai fini della decisione, molte di esse sono  inutili o fuorvianti. Altri fattori che complicano le decisioni sono la bassa autostima e una depressione in atto.

 

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