*Saturnalia*



 
 
 
 
 
 

 
Il rito di Saturnalia:
 

La sacerdotessa dice:

"Questa e' la notte del solstizio, la notte piu' lunga del'anno.Adesso, le tenebra trionfano, e nonostante , rendono piu' luminose le luci.Il resporo della natura e' sospeso: tutto aspetta , tutto cova nel calderone, il Re Oscuro vive in ogni piccola luce. Noi aspettiamo l'alba quando la Grande Madre dara' nuovamente alla luce il sole, quale promessa si una nuova primavera. Questa e' l'eternita' dietro il movimento, quando il tempo non si ferma mai, in un cerchio che ci racchiude tutti. Noi ruotiamo nella Ruota per afferrare la luce.Noi chamiamo il sole dal ventre della notte.Sia Benedetto."

Tracciate un cerchio e Purificatelo, senza accendere le candele.Invoca la Dea e il Dio dell'inverno.Siediti (siedetevi se siete tanti), e inizia un canto ritmato

"Nella morte e nella rinascita, la ruota sta girando, cosa abbandonerai nella notte?(2 volte)"

(Uno della congrega): "La paura."

Tutti: "La paura e' persa nella notte.La paura e' persa nella notte. Nella morte e nella rinascita, la ruota sta girando, cosa devi abbandonare nella notte?"

Attendi che l'energia diminuisca.Alzati e unisci le mani, intrecciando le dita.Un contenitore (tradizionalmente a forma di teschio di animale) , riempito di sale, sta sull'altare. La congrega inizia a girare attorno alla sacerdotessa, in fila, in modo che ognuno di loro si trovera' di fronte a lei.

"LA luce e' nata, e la luce e' morta." (2 volte),

Tira un respiro.

"Tutto passa, tutto svanisce via(2 volte)

Inizia a porre un pizzico di sale sulla lingua dei presenti, a turno, dicendo:

"Questo e' il sapore della morte, non lo dimenticare"

La congrega torna in cerchio, avvolta intorno alla sacerdotessa a spirale.La sacerdotessa inizia un canto catatonico (un canto catatonico consiste un due sillabe , generalmente dittonghi bassi, uno ripetuto espirando e uno inspirando), fino a raggiungere uno stato di trance. Dopo qualche respiro, tutti gli altri la seguono, finche' tutti non sono nello stesso stato.Quando sta(state) per uscirne, la congrega ripete:

"Questo e' uno spazio di perfetta liberta'."(Questo stato rappresenta quello che precede la nascita.)

Rimanete in stato di trance finche' dura, senza forzare nulla.La sacerdotessa esce dallo stato di trance, gli altri continuano col canto,rimanendo in trance.

Ora la sacerdotessa si avvicina ad un partecipante e lo spinge fuori dal cerchio.Questo gesto rappresenta la nascita.(i partecipanti rimangono in trance e continuano col canto)Quando ha finito, la cacertodessa si rivolge ai partecipanti, ancora in trance, dicendo loro:

"Dormite il sonno della rinascita."

Mentre tutti sono ancora in trance, la sacerdotessa cerca di indurre (parlando a bassa voce, senza termini bruschi) a visualizzare le speranze di ognuno per il nuovo anno, per il nuovo ciclo.Poi, la sacerdotessa prende un altro contenitore contenente miele, e lo mette sulla lingua di ognuno, dicendo:

"Questo e' il sapore della vita, non lo dimenticare"

Poi, per risvegliare dalla trance i partecipanti, la sacerdotessa dice:(mano a mano che i partecipanti si risvegliano ripeono con lei)

"Spargi sale, spargi sale, segui il tramonto a occidente, nel cui regno puoi riposare.

Spargi sale, spargi sale, rivolgi il volto laddove sorge il sole, oltre l'orizzonte, oltre l'orizzonte.

Spargi sale, spargi sale, una cosa diventa on'altra, nella madre, nella madre

Spargi sale, spargi sale,brucia il tuo cuore, brucia in alto, brucia in alto

Spargi sale, spargi sale, percorri il cancello ora, lui non aspettera', lui non espettera'.

Spargi sale, spargi sale, sopra le acque scure del mare di notte, siete liberi, siete liberi

Spargi sale, spargi sale, verso il sorgere del sole, voi siete gli unici, voi siete gli unici

Spargi sale, spargi sale, dentro la tempesta e dentro il vento, per nascere ancora, per nascere ancora.

Spargi il sale, spargi il sale, sulle onde che imbiancano, afferra la luce, afferra la luce

Tutti in coro: noi siamo nudi nelal notte! Noi giriamo la ruota, noi prendiamo la luce.Noi chiamiamo il sole a nascere, dal ventre della notte.
 
 

La sacerdotessa dice:

"Lei pone il viso verso est, e verso Est sorge.!"

Tutti: "Chi e' Lei?"

S(da ora in poi la sacerditessa): "Chi tramonta nel buio?"

Tutti: "Chi e' Lei?"

S: "Chi arriva?"

Tutti: "Chi e' Lei?"

S: "La rinascita."

Tutti: "Chi e' Lei?"

S: "Chi possiede il frutto dorato"

Tutti: "Chi e' Lei?"

S: "Mai divisa"

Tutti: "Chi e' Lei?"

S: "Le sue mani sono sempre aperte"

Tutti: "Chi e' Lei?"

S: "I suoi occhi sono luminosi"

Tutti: "Chi e' Lei?"

S: "Il vuo volto risplende"

Tutti: "Chi e' Lei?"

S: "Colei che passa tutti i cancelli"

Tutti: "Chi e' Lei?"

S: "Colei che rinasce dalla luce"

Tutti: "Chi e' Lei?"

S: "Un grido tra i mondi"

Tutti: "OI! Evohe! OI! Evohe!"

La sacerdotessa guida il coro:

"Regina del sole, regina della luna.Regina delle acque, e del fuoco, dacci il figlio della tua promessa, dacci un nuovo sole"

E' la grande madre che ci rida' la luce, e' la Dea della Vita, che rinasce ancora! LE tenebre andranno via, dove il sole sorgera' ancora"

Sole dorato, tra campi e colline, illumina la terra, illumina il cielo, illumina le acque, accendi i fuochi.

Tutti: "OI! Evohe! OI! Evohe!"

La sacerditessa adesso accende le candele, a inizia a recitare:

"Io che sono morto sono nuovamente vivo, cosi' come il sole , nel suo giorno di rinascita.(2 volte)

Questa e' la rinascita della vita, , dell'amore e delo spirito, e l'inizio di un grande ciclo per tutta la natura.

Noi rinasciamo, noi riviviamo (2 volte)

Il figlio del Sole, il Re dell'inverno."

Inizia un coro di potere (un coro di potere e' un coro di invocazioni ritmiche, durante l'espirazione, generalmente uno iato formato da una consonante acuta e una bassa, ( OI )) fino a creare una atmosfera di unita'.Prima di finire, la sacerditessa dice:

"Io Dio oscuro ha passato i cancelli, e' rinato grazie alla madre, e con lui siamo rinati noi."

Tutti: "Il buio e' finito.La luce tornera',UNa nuova alba, un nuovo giorno, il sole risorge.OI! Evohe! OI! Evohe! Siate benedetti.

Riaprite il cerchio.