*Principi di stregoneria*
(altrimenti detta "l'Arte dei Sapienti")

 


 

"Cos'e' la magia? Come faccio una invocazione? Che parte hanno questi riti nel culto wicca?" Nonostante io NON insegno stregoneria in senso stretto, tenterò di fornirvi un insieme di strumenti che potranno aiutarvi nella ricerca della vostra strada.Ovviamente, si tratta solo di principi che non esauriscono l'argomento e che vogliono essere l'INIZIO di una strada che deve essere approfondita.
 
 
 

Cos'e' la stregoneria?


 
 

Nonostante un sacco di bizzarre idee sui riti, sulle evocazioni, e cosi' via, la magia e' intorno ad ognuno di noi. Certo, non tutti praticano certi riti, ma la magia non e' solo questo. I riti sono l'applicazione piu' evidente della magia, ma la magia ci circonda.

Se dovessi usare una frase ermetica, direi che la magia circonda ogni cosa vivente, e che e' dentro, prima e dopo ogni cosa vivente.Questa e' una bellissima frase, molto significativa per chi "sguazza" in queste cose, ma per i profani non vuole dire nulla.

Vediamo di spiegarci meglio.

Prendete in esame, ad esempio, un qualsiasi piatto (nel senso gastronomico) fatto in casa, nella vostra cucina, a mano, da una persona.

I piatti cosiddetti "fatti in casa", cosi' come il quadro "se fatto dall'artista" o il prodotto artigianale "fatto a mano" hanno la bizzarra caratteristica di essere, per un motivo o per l'altro, MIGLIORI di quelli prodotti "a macchina".

Ora, i soliti sapientoni verranno fuori a spiegarci che nei prodotti "a mano" la differenza la fa l'errore, l'imprecisione , l'impurita' casuale caduta chissa' come sugli ingredienti.Addirittura ci verranno a spiegare come la nostra cucina sia un allevamento di batteri in confronto a certi stabilimenti supersterili.

Ma, guarda caso, se guardiamo i loro stabilimenti osserviamo che TUTTO e' supersterile, che i contenitori vengono passati ai raggi gamma, e che l'impurita' e bandita.Questi signori ci spiegano che una piccolissima impurita', un errore, una imprecisione potrebbe peggiorare moltissimo la produzione e quindi fanno di tutto per evitare questi eventi dannosi.

E questa e' una bella contraddizione.

Prima ci dicono che le cose fatte a mano riescono meglio per via del fattore "caso", poi ci dicono che il caso rovinerebbe la produzione. In breve, mentre l'errore, il caso, la sporcizia, l'impurita', l'imprecisione, rendono MIGLIORI e UNICI i prodotti artigianali e artistici, rendono PEGGIORI i prodotti industriali..........una bella contraddizione. Il "caso" sarebbe SEMPRE a favore degli artigiani e degli artisti, e SEMPRE a sfavore degli industriali.

....e non ci vengano a dire che considerano il prodotto industriale migliore di quello artigianale, visto che ce lo presentano/vendono come "uguale a quello della nonna".....

La verita' e' un'altra: nel prodotto "a mano" e' presente un "quid", qualcosa che non sappiamo spiegare, ma c'e', qualcosa di MAGICO, che migliora le qualita' del prodotto.E non sono impurita'......

Pensate ad un brano musicale, al valore che acquista se eseguito dall'artista o dell'orrore che e' lo stesso brano sintetizzato...

Quella e' (ma non solo quella) magia: il prodotto di esseri viventi.

Ma non solo: quelli di voi che hanno avuto animali domestici, ad esempio, hanno avuto l'inevitabile dolore

di vederli morire.Nel guardare i loro corpicini senza vita, o magari nel toccarli, sicuramente avrete avuto la sensazione che fossero "diversi", come se non fossero piu' il tenero cucciolo di prima, come se la stessa materia fosse diversa.E questo anche a pochi secondi dalla morte, quando la materia NON e' ancora diversa....

Anche questo "quid" questa cosa che rende VIVI gli esseri viventi, che va al di la' della materia di cui sono fatti, anche questa e' MAGIA.

Cio' che ha a che fare con la vita e con gli esseri viventi e' in genere magico.Sempre.

Adesso verrete a dire...ma ...e i calderoni, le scope, le sfere di cristallo....? Che fine hanno fatto?

Quelli sono necessari all'evento magico.

E qui veniamo al dunque.

Se confrontiamo l'esperienza del mago, dell'artista, dell'artigiano, troviamo sempre che durante la loro opera si trovano in uno stato PSICHICO diverso da quello razionale .Gli artisti lo chiamano "ispirazione", i maghi "trance" o altro, gli artigiani "hanno la mano fatata", la mamma "ci mette l'amore".....

Ma alla fine appare evidente che la produzione dell'evento magico avviene in uno stato PSICHICO opportuno.

Prima quindi di tirare in ballo pentoloni, sabbah ed altro, quello che dobbiamo fare e' chiarire il fatto che OCCORRE CHE GLI OFFICIANTI SIANO IN UNO STATO DI COSCIENZA MODIFICATO.

 
 

e.....MODIFICATO IN CHE SENSO?

Quello che adesso dobbiamo fare e' spiegare cosa si intende per "stato psichico modificato".

Dunque, noi normalmente siamo abituati a distinguere l "intuito" dalla "ragione".

Qualche psichiatra o neurologo ci spieghera' allora che una certa parte del cervello e' dedicata alla ragione, l' io, mentre qualche altra no, e allora parlano di subconscio.In attesa di uno psichiatra che sappia guarire un indemoniato in 10 minuti senza psicofarmaci (come fa un esorcista), diciamo che questa spiegazione e' un buon punto di partenza...

Gli stati psichici modificati sono quegli stati in cui quella parte del cervello irrazionale e istintiva puo' esprimersi appieno. Gli sciamani la ottenevano con funghi vari, danze mistiche, saune, digiuni.....

Diciamo che ai nostri fini potremmo identificare due "categorie" di stati modificati:

1) Gli stati di trance "quieta".

Si tratta di quelli che si ottengono con rilassamento, training, yoga, etc etc...quegli stati in cui il corpo e' in assoluta quiete e non distrae la nostra coscienza coi suoi segnali, e nella nostra testa c'e' il silenzio necessario ad ascoltare il nostro subconscio....

Chi pratica spesso questo tipo di esercizi in generale vede aumentare di frequenza gli eventi come premonizioni , visioni,viaggi astrali, e tutti gli altri stati percettivi e sensitivi.

E' lo stato in cui entra automaticamente , senza quasi rendersene conto, chi legge le carte, le rune,chi entra in contatto con gli spiriti, e cosi' via.

Sono molto diffusi nelle dottrine orientali.

2)Gli stati di trance "energetica".

Sono quegli stati di "potenza" che contraddistinguono lo stregone quando FA, ovvero quando si occupa di magia che NON e' solo simbolica (come quando si leggono le carte), ma propriamente EVOCATIVA, che evoca cioe' forze in grado di compiere la propria volonta'.

IN questo stato, il subcoscente non viene udito come un debole sussurro grazie al silenzio della maditazione.Al contrario, lo si PROVOCA, lo si CARICA, con gli appositi simboli, che "bypassano" la coscienza e arrivano al subconscio senza filtri.Gli psicologi, eterni secondi alle streghe, continuano a sostenere che i simboli magici sono i simboli del subcosciente.La coppa viene percepita come elemento femminile, la bacchetta come elemento maschile, la campana che suona come contatto tra i due elementi, la toga come simbolo di sapienza, e cosi' via......

Ed e' vero: qualsiasi cartomante mediocre poteva dirlo 1000 anni fa, senza bisogno di Freud.....

Lo scopo di questi simboli e' quello di "caricare" lo stregone, di trasformare il suo subconscio in una furia urlante, di causarne l'eruzione nella quiete della mente razionale, di sconvolgerne lo stato mentale, fino ad uno stadio di "potenza" che permette allo stregone di imporre la propria volonta' agli eventi.....

Non e' un caso se alla magia spesso viene associata la sessualita' e se a tutti i riti magici la chiesa associa una perversione sessuale, (es, iniziazione della strega per sodomia): la sessualita' e' una delle energie primarie che il nostro subscosciente puo' usare come "carica" per liberarsi.....

Ecco, ritornando al discorso, queste sono le due "grandi categorie" di stati psichici modificati che stanno alla base dell'operato degli stregoni e delle streghe: la quiete e la massima esaltazione.

Solo e soltanto in questo stato, oggetti apparentemente senza scopo e formule apparentemente senza senso, acquisiscono poteri e capacita' che vanno oltre......

Diventare streghe o stregoni significa acquisire la capacita' di entrare in uno stato del genere A COMANDO, per semplice volonta', in qualsiasi momento.