"nella carne , nel sangue e nel seme, dove ogni risposta si cela..."
Di origine babilonese, di intelligenza e lussuria sovrumana, si tratta della figura che gli ebrei demonizzarono come Lilith, si presenta con particolare preferenza nei sabbah piu' orgiastici.
A differenza della sua volgarizzazione, Lalu e' la Dea della liberta' e della decadenza dei costumi e delle morali. E' la dea di quelle donne che trovano in se stesse la figura greca della porne' , di quelle donne che riescono a sfuggire dai legami della morale, in particolar modo sessuale, di quelle donne che scelgono di vivere liberamente la propria libidine.
Aiuta molto a concupire le persone desiderate, a liberare i segreti e le pulsioni piu' intime, aiuta le artiste e le compositrici, cosi' come le donne di spettacolo.
Ama le donne che si esprimono con forza e veemenza, fino alla sguaiatezza, le donne carnali, passionali. Se si desidera un maschio della stessa congrega e si chiede di averlo, arriva a coprire di doni e fortune il prescelto fino a quando, tentato, non si concedera' a voi.
Non soddisfa pero' richieste di amori eterni o relazioni durature, e risponde sdegnosamente a questioni sciocche come "ma lui mi ama?".