Metodologie di misura

Si vuole analizzare il comportamento in regime dinamico di un sistema di riproduzione audio.

Il sistema può consistere della sola sorgente corrispondente al generatore di misura
o può estendersi, in successione, alla catena completa che va dal cd player alle casse.
Gli eventuali effetti dei cavi di interconnessione sono quindi compresi nella misura.
Nel caso di catene incomplete si prevede un carico finale standard.
(P.es. un cd player o un preamplificatore vengono terminati con una resistenza
da 10 kOhm o da 600 Ohm)
I finali di potenza vengono solitamente misurati su un carico costituito da una cassa assegnata.
La misura, effettuata ai morsetti di uscita del finale e ai morsetti di ingresso della cassa,
permette di valutare alcuni effetti dovuti al cavo di potenza.

I segnali di prova sono essenzialmente collezioni di bande di rumore rosa o bianco
filtrate attraverso passa banda ad alta pendenza. Si distinguono due famiglie di segnali:

1) segnale a due bande filtrato da rumore rosa per la misura di Distorsione da InterModulazione,
che si può considerare come una generalizzazione del metodo SMPTE esteso a segnali aleatori.
I centri delle bande e i rispettivi livelli possono essere anche variati, tenendo conto dei
moduli e delle fasi di impedenza delle casse scelte come carico del finale di potenza sottoposto a test.

2) segnali ottenuti sopprimendo bande alternate con filtraggio FFT, p.es terzi di ottava, secondo
la metodologia della Total Noise Distortion. I segnali possono essere filtrati anche su bande
arbitrariamente strette, grazie ad un algoritmo generalizzato che permette di scegliere la frazione di ottava
in modo libero. Il mantenimento di elevate pendenze di filtraggio implica la effettuazione della FFT
su sequenze di campioni anche molto lunghe. In pratica si sono ottenuti campioni di rumore filtrato
fino ai 1024-esimi di ottava.
I test sui cd player vengono effettuati con segnali filtrati ottenuti da rumore bianco o da sequenze MLS.
In futuro si affronterà il problema di selezionare campioni a basso fattore di cresta e basso ripple.

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