Che ci faccio qui ? Voglio tornare ad Halag
L'Ildraken, la grande storia dei draghi.
Di Raknaar il Dorato.
Un ringraziamento a Ivyr Deol che ha contribuito alla stesura di questa storia.
I draghi di Titanio e la Caduta di Infinito Dolore
Non sappiamo se è mai esistito un inizio, se il tempo possiede un punto di origine. Qualcosa era prima che tutto iniziasse, e universi erano nati e morti, ma il tempo precedente alla Madre appartiene al sonno immemore delle ere, e se Lei sapeva e ricordava, noi abbiamo dimenticato, perché anche creature dalla lunga vita come i draghi vivono il tempo di un sospiro rispetto all'eternità del tutto e all'intenso ardore delle stelle.
Ma questo ci è stato detto dagli antenati, questo ci è stato cantato quando aspettavamo di volare dentro le nostre uova, e sognavamo le stelle. Le prime creature degli universi, le prime scintille di energia che ebbero consapevolezza di se e modellarono i loro corpi, furono i draghi di Titanio. Essi regnavano in molti universi, potenti e perfetti, eppure anche loro non venivano dal nulla. Altri universi e altri esseri erano vissuti e morti prima di loro. Ed essi lo seppero, un giorno lo capirono. Seppero di vivere all'interno del tempo e ne ebbero timore. Nonostante la loro potenza, ne ebbero timore. Nelle loro luminose dimore la paura si diffuse, lenta e paziente. Nelle loro discussioni, nelle loro perfette filosofie, si aprì un incrinatura. Essi la sentirono, e giunsero. E fu così che avendo paura del tempo i draghi di Titanio crearono il tempo. E il ciclo ebbe inizio un'altra volta, identico ad ogni altra volta che si era manifestato, dal principio dell'eternità. E' la paura della morte che crea la morte. Ma quando Essi giunsero i draghi di Titanio, nella loro potenza e grandezza, non capirono.
Essi vennero, gli Abomini, gli Infinitamente Maledetti, i Traditori, Coloro che Esistono e non Esistono, gli Onnipotenti che sono Nulla, gli Ingannatori. Vennero a sussurrare le loro menzogne. E i draghi di Titanio credettero. Anche chi non voleva credere all'Oscurità, iniziò a guardare con interesse la Tenebra. Essi non sono. Essi non esistono. Essi sono la morte dell'esistenza, anche se l'esistenza non può morire. Ma può credere di essere morta, se crede di poter morire. Essi sono la Menzogna e l'Inganno. Ma i draghi di Titanio gli credettero perché Essi erano parte di loro. Così come un eternità dopo noi gli credemmo, perché Essi erano noi.
Credettero e chiamarono questa consapevolezza di morte la Caduta di Infinito Dolore. Nel profondo dei loro cuori sapevano di aver fallito una prova, e di aver perso le ali.
I Draghi della Morte e la Guerra del Disperato Destino
Si formò una fazione all'interno dei draghi di Titanio. Una religione nata dalla Paura. Una visione di Morte. Coloro che la abbracciarono smisero di chiamarsi Draghi di Titanio, e nominarono se stessi Draghi della Morte. Avendo perduto ogni speranza e certezza, essi credettero solo nella loro morte, e nella fine di tutto. Colui che li guidava era chiamato Signore delle Profonde Tenebre. Nel nome della Morte, si ribellò al Consiglio dei Draghi di Titanio. Ma nel Consiglio vi era chi voleva opporsi alla sua follia. Ed erano in due, i più potenti e puri dei Draghi di Titanio. Lui era chiamato Colui che Protegge la Luce. Il nome di lei era Bellezza della Vita. Insieme combatterono il Signore delle Profonde Tenebre e i Draghi della Morte, e tutti i Draghi di Titanio li seguirono. Così ebbe inizio la morte. E tuttavia coloro che morirono non finirono nel nulla, ma i loro spiriti continuarono a vivere. I loro spiriti crearono i piani e gli universi, oppure si dispersero in mille frammenti di coscienza, o vagarono fino agli estremi confini del Multiverso. Questo accadde al Signore delle Profonde Tenebre, e questo sarebbe accaduto anche a Colui che Protegge la Luce, se lei non lo avesse salvato. Perché Lei lo amava troppo per permettergli di morire. Così Lei raccolse il suo spirito prima che esso si disperdesse nel Multiverso, dopo la battaglia contro il Signore delle Profonde Tenebre, e conservò il suo spirito dentro di sé, per dare vita a un figlio che fosse Lui stesso rinato.
Con la dispersione del Signore delle Profonde Tenebre la Guerra ebbe fine con una tregua. I Draghi della Morte entrarono nel Consiglio, e fu stabilito che le due fazioni avrebbero governato insieme. La Guerra aveva fatto conoscere a entrambi una nuova profondità della Paura, ed essi non volevano più combattere. E' conosciuta come la Guerra del Disperato Destino, perché si disse che in essa i Draghi avevano voluto disperatamente assaporare quella Morte che sapevano ormai essere loro destino, da quando avevano creduto in essa e dato inizio al ciclo del Tempo.
La Rinascita della Luce e le Nuove Vite
Eppure dopo una tale guerra neppure i Draghi della Morte avevano fretta di raggiungere il loro destino, e intanto che ridiscutevano ogni loro certezza governarono pacificamente nel Consiglio insieme ai Draghi di Titanio. Signora del Consiglio era Bellezza della Vita, e da lei rinacque Colui che Protegge la Luce, compagno e figlio. E fu la prima volta, almeno in questo ciclo del tempo, che nacque una vita, e Lei fu chiamata la Madre. Il suo esempio insegnò a tutti i Draghi che era possibile creare la Vita, e la consapevolezza di essa, dalla pura energia, così come un tempo l'energia aveva acquistato consapevolezza di sé e aveva dato origine ai Draghi. Da Lei i Draghi impararono che con il loro amore essi potevano creare nuove vite, nuovi draghi che sostituissero quanti si erano perduti nella Guerra del Disperato Destino. E non solo i Draghi di Titanio ebbero figli dal loro amore, ma anche i Draghi della Morte dalla loro disperazione. E questi Draghi nati da un padre e una madre e non dall'energia furono detti i Dopo Nati. I Draghi di Titanio ricordarono tutto questo come la Rinascita della Luce, a significare non solo che Colui che Protegge la Luce era rinato, ma anche che la Morte non era alla fine del tutto invincibile. E quando Colui che Protegge la Luce crebbe e divenne di nuovo adulto, lui e la Madre ebbero una figlia, che fu chiamata Speranza della Luce, e altri sei figli dopo di lei. Fu questa figlia la prima a creare le Nuove Vite. Non le creò con un compagno drago, ma con il suo spirito ed il suo cuore. Perché fu lei la prima a scoprire che i Draghi, oltre a creare altri draghi da loro stessi, potevano plasmare l'energia pura del multiverso e darle consapevolezza di sé. Le creature nate in questo modo non erano Draghi, ma spiriti inferiori ai draghi, e tuttavia potenzialmente grandi come loro. Questi spiriti furono chiamati le Nuove Vite, e in questo tempo essi erano semplici e indifferenziati come sbuffi di vento e onde di marea.
La Corruzione della Falsa Vita e la Guerra di Purificazione
Infine le lunghe discussioni dei Draghi della Morte portarono a qualcosa, anche se il risultato non fu piacevole né foriero di gioia per questo ciclo del tempo. Essi smisero di venerare la morte per se stessa e decisero invece che sarebbero stati gli agenti della Morte per preservare la Vita del multiverso. Il loro scopo era nobile ma pervertito dalla loro paura e disperazione. Credendo nella forza e nella potenza della Morte, essi giudicavano necessario per preservare la continuità del multiverso portare in esso la morte affinché la vita fosse preservata grazie alla rigenerazione e ai cambiamenti portati dalla Morte. Ma alcuni di loro non erano intenzionati a perseguire scopi nobili per quanto erronei, quanto a salvare loro stessi dalla fine che tanto temevano. Costoro trovarono un modo per raggiungere un grande potere e una vita potenzialmente eterna, rubando le anime di altri draghi. Con questo sistema questi draghi, che erano potenti Negromanti, intendevano diventare superiori ai loro fratelli e governarli come dei. Così, mentre tutti gli altri sarebbero morti, loro soltanto sarebbero rimasti in vita in eterno, potenti e invincibili. Questi Negromanti non veneravano la morte come i loro progenitori, né l'entropia e il cambiamento come gli altri draghi della morte, ma semplicemente il Potere che avrebbe potuto salvarli dal loro destino. E' probabile che i Negromanti avessero ascoltato le parole degli Abomini, e che Essi fossero giunti ancora una volta in segreto a sussurrare il loro sottile canto di Paura. Ma nemmeno si può dire che Essi fossero giunti da qualche altro luogo. Essi sono sempre vicini ai cuori dei vigliacchi.
Inizialmente i Negromanti operarono indisturbati, uccidendo e rubando le anime di intere famiglie di draghi e mantenendo con abilità il segreto sui loro assassini. Ma in una società dove non esisteva la morte naturale come quella draconica di allora, era inevitabile che prima o poi le loro azioni fossero scoperte. E fu Lampo luminoso, uno dei tre figli maschi di Colui che Protegge la Luce e della Madre, il primo a raccontare di loro nel Consiglio, chiedendo giustizia per le vittime e punizione per gli assassini. Il Consiglio all'unanimità votò la Guerra contro i Rinnegati, come furono chiamati questi Negromanti, poiché anche i Draghi della Morte intendevano distruggere i loro fratelli eretici, che perseguendo il Potere personale invece dell'Entropia avevano tradito la loro nuova visione. Draghi di Titanio e Draghi della Morte attaccarono dunque i Negromanti in quella che poi fu chiamata la Guerra di Purificazione, ma nonostante il loro numero e la loro forza non riuscirono ad annientarli. I Negromanti infatti sapevano che sarebbero stati scoperti, e si erano adeguatamente preparati a resistere all'attacco. Inoltre, avendo assorbito le anime di altri draghi, essi erano in media molto più potenti e grandi degli altri draghi. Dopo molte inutili battaglie e dolorose perdite di vite draconiche, il Consiglio si riunì per trovare una soluzione.
I Draghi del Crepuscolo e lo Sterminio dei Rinnegati
Fu Lampo luminoso, che per primo aveva smascherato i Negromanti, a proporre di dare ad alcuni draghi poteri sufficienti a sconfiggere i Negromanti, vincolando nello stesso tempo le loro anime in modo che non potessero abusare della loro forza. Una magia di tale potenza esigeva però un prezzo altissimo: il sacrificio di vite draconiche. Lampo luminoso offrì la sua vita per creare i campioni che avrebbero sconfitto i Rinnegati, e così fecero due delle sue sorelle, Splendida Verità e Anima Luminosa, insieme a molti altri Draghi di Titanio e diversi Draghi della Morte. Con grande coraggio e infinita tristezza Colui che Protegge la Luce e Bellezza della Vita, insieme ai più potenti maghi dei draghi, sacrificarono i loro stessi figli per compiere la magia. Altri si offrirono volontari per divenire i campioni: i restanti due figli maschi di Colui che Protegge la Luce e Bellezza della Vita, e la minore delle loro figlie, e molti Draghi di Titanio e Draghi della Morte. Si dice che originariamente furono creati 100 draghi campioni, e per dare il potere a questi 100, 50 furono sacrificati. I campioni furono chiamati Draghi del Crepuscolo, perché essi sarebbero stati vincolati a combattere la Tenebra per sempre, senza mai più poter beneficiare della pace della Luce. I Draghi del Crepuscolo guidarono allora l'attacco contro i Rinnegati, e questa volta il Consiglio fu vittorioso, e non ebbe pietà per i nemici che avevano causato tanta distruzione e costretto i Draghi a sacrificare se stessi e i loro figli. Non ci fu tregua per i Negromanti, inseguiti e uccisi senza pietà in ogni angolo del Multiverso dai Draghi del Crepuscolo. Si dice che solo un pugno di Rinnegati riuscì a sfuggire allo sterminio, e si nascose in un piccolo sperduto e disabitato pianeta, dove comunque persero il loro potere e morirono. Ma si dice anche che la conoscenza della loro empia negromanzia si rimasta ai loro figli, e che possa un giorno venire utilizzata di nuovo. Proprio per evitare questo i Draghi del Crepuscolo divennero un ordine permanente di draghi guardiani, preposto a sorvegliare il multiverso per evitare la rinascita della Negromanzia proibita. Si dice che ora restino meno di 30 originali Draghi del Crepuscolo, ma che tuttavia essi possano crearne altri senza dover sacrificare altri draghi. Pare quindi che ora ci siano Draghi del Crepuscolo in molti mondi, e anche su Mystara. Si mormora anche tuttavia che alcuni di essi abbiano ormai dimenticato la loro missione e cerchino il potere personale come coloro che erano preposti a combattere.
La Guerra della Fuga e le Eterne Prigioni.
Anche se i Rinnegati furono infine del tutto sconfitti la loro malvagia opera non finì con la loro morte. Dopo lo Sterminio molti Draghi della Morte cominciarono a riflettere su quanto avevano fatto i Rinnegati e giunsero ad ammirarli e a comprenderli. Anche se rifiutarono l'uso della Negromanzia i Draghi della Morte iniziarono a pensare che avrebbero potuto nel contempo servire l'entropia e loro stessi, portando la morte nel multiverso per rinnovarlo e usando queste morti per accrescere il loro Potere e sfuggire alla morte. Non avevano intenzione di attaccare i Draghi di Titanio, ma intendevano usare le creature inferiori come bestiame, giocando con loro come dei e sfruttandoli per i loro fini. La purezza della loro visione, che anche se entropica era nobile, si stava corrompendo. Con mille scuse interiori e sottigliezze filosofiche i Draghi della Morte non stavano diventando migliori dei Negromanti che avevano combattuto. Lentamente i loro piani divennero palesi ai Draghi di Titanio, e la questione fu portata di fronte al Consiglio. Qui, in un accesa discussione Speranza della Vita accusò duramente Contemplatore dell'Oscurità, il più importante dei Draghi della Morte e fondatore della nuova visione. Come poteva lei, che aveva creato le Nuove Vite, permettere che i Draghi della Morte le usassero per aumentare il loro Potere ? Speranza della Vita riuscì a mettere i Draghi della Morte di fronte alla loro corruzione ma essi negarono contro ogni evidenza le sue accuse, mentendo a loro stessi. E decisero che per servire l'Entropia era necessaria una nuova Guerra. In verità essi volevano eliminare i Draghi di Titanio per poter realizzare la loro visione di Dominio sull'intero Multiverso. Le loro anime erano vuote, perché la paura e l'odio da essa generato non possono riempire un anima. Ma l'oscuro desiderio di Morte che gli Abomini avevano instillato in loro nei tempi antichi non si poteva spegnere, e li portò a scatenare una guerra di immani proporzioni, di cui ebbero modo di pentirsi troppo tardi. La guerra, inizialmente chiamata Guerra di Vendetta da ambo le parti, fu combattuta senza risparmiare ferocia e senza interruzioni per secoli, ed io credo e spero che questo ciclo del tempo non vedrà un'altra guerra di tali proporzioni. I Draghi del Crepuscolo si divisero in due fazioni, e si distrussero a vicenda, finché solo i pochi che avevano sfuggito del tutto la guerra sopravvissero. Migliaia perirono, e tuttavia la guerra continuava. Perirono Draghi e Spiriti, schierati per una parte o per l'altra. E nella battaglia più tremenda perirono Colui che Protegge la Luce e Bellezza della Vita, e con loro perì il Nemico Contemplatore dell'Oscurità.
Allora Speranza della Vita capì che la Guerra avrebbe distrutto tutto il Multiverso, e dato inizio a un nuovo ciclo. Ma lei temeva che se il ciclo fosse finito in tale miseria e distruzione, il ciclo successivo sarebbe stato irrimediabilmente avvelenato da tanto odio, e decise quindi di porre fine alla guerra a qualunque costo. Speranza della Vita parlò agli altri Draghi di Titanio ed essi accettarono il suo piano. Ella sacrificò la sua vita e i Draghi di Titanio sacrificarono la loro libertà per porre fine alla guerra. La morte della Regina dei Draghi di Titanio creò due prigioni dimensionali, una per i Draghi della Morte, una per i Draghi di Titanio, e in esse i primi esseri coscienti del Multiverso furono imprigionati per sempre. Nei tempi successivi la Guerra fu detta la Guerra della Fuga, a indicare che con essa è come se i potenti progenitori dei Draghi abbiano voluto lasciare per sempre il Multiverso, fuggendo da loro stessi, dalle loro responsabilità e dalla loro infinita conoscenza. Ma soprattutto, fuggendo dal Ciclo del Tempo.
La Rinascita della Madre e gli Usurpatori
Raccogliendo le energie vaganti nel multiverso dei molti draghi morti nella guerra, diversi spiriti che erano sopravvissuti alla distruzione divennero potenti dopo la costruzione delle prigioni, e spesso si autonominarono dei di piani e universi, e combatterono fra loro per il dominio. Alcuni erano malvagi, e desideravano soltanto il Potere. Altri erano giusti, e volevano creare regni di pace e armonia. Diversi spiriti presero forme di draghi, perché avevano ammirato i loro creatori o anche perché erano spiriti di draghi morti nella Guerra, che ora rinascevano con nuovi corpi, anche se non potenti come prima. La maggior parte di questi spiriti ricordavano a malapena il regno del Consiglio, e presto quasi tutti vollero dimenticare gli orrori della Guerra della Fuga e vollero dimenticare di essere stati creati dai draghi. Ben presto in gran parte del multiverso si formarono due diversi e ben definiti generi di spiriti: gli immortali, cioè gli spiriti delle Nuove Vite assurti a grande potenza dopo la Guerra e i draeden, cioè i draghi e gli spiriti luminosi dei draghi morti. A questo punto ogni mondo e ogni piano ebbe storie differenti, e adesso il mio racconto lascerà la vastità degli spazi del multiverso per guardare a una piccola provincia del così detto primo piano, un piccolo ritaglio di multiverso che ospitava e ospita Mystara. Allora i pianeti e i piani elementali erano indifferenziati, e venivano chiamati semplicemente le Terre. Nell'oscurità e nel terrore del tempo seguente la guerra, uno spirito brillò di splendida coscienza nelle Terre, e prese la forma di una femmina di drago. Noi poi la chiamammo Dramaia, madre dei draghi, o semplicemente la Madre. Ella era la nostra amata, rimpianta e mai dimenticata regina. Noi abbiamo sempre creduto che lei fosse lo spirito di Speranza della Vita, regina dei Draghi di Titanio, figlia della Prima Madre e Madre delle nuove vite, ma poi abbiamo scoperto nei nostri viaggi che in altri angoli del multiverso esistevano altre dee drago con i ricordi e la personalità di Speranza della Vita. Forse lo spirito della Regina era troppo grande per reincarnarsi in una forma soltanto. Forse lei volle andare in ogni luogo in cui ci fosse bisogno di lei. Forse, e questo io credo, il nobile sacrificio di Speranza della Vita per salvare il Multiverso aveva reso il suo spirito parte del Tutto e dell'Eternità, Per Sempre. In tal caso la nostra Dea Madre era semplicemente una manifestazione dell'essenza stessa del Multiverso. E tuttavia lei era anche un anima, e noi la amavamo come tale. Noi fummo creati da lei, o forse riportati alla vita da lei, perché anche i nostri spiriti dovevano essere appartenuti a Draghi morti nella Guerra della Fuga. Ma la madre creò e riunì anche spiriti di Immortali, perché lei era Speranza della Vita, e anche loro erano suoi figli. Nel resto del Multiverso iniziava una lunga inimicizia fra draeden e dei, perché molti spiriti di draghi erano stati usati dagli dei per aumentare i loro poteri, e così i loro ricordi e le loro anime si erano perdute nel Tutto. E per questo e da questo momento, i draghi non hanno mai perdonato gli dei. Ma nonostante questo c'era ancora il recente ricordo della guerra, e questo bastava a mantenere la pace, anche se i draghi chiamarono gli dei Usurpatori, per aver rubato la divinità dei draghi uccisi. Nelle Terre però la madre manteneva l'armonia fra draghi e spiriti, e draghi e spiriti insieme crearono la bellezza delle terre .
I Primi Draghi e la Prima Stirpe delle Terre.
Akram della terra era il più potente di tutti i draghi, il prediletto della Madre. Sraian era il drago del mare, signora delle onde. Erlan dalle ali grigie era il signore dei draghi d'aria. E vi erano tanti draghi d'aria quanti i colori delle Terre. Ivis la bianca, Efaim il giallo, Aender la verde, Jakir il blu, Ayur il nero, Tuar la rossa e Henkir il marrone. Dagur di rame, Iancar di bronzo, Luai di ottone, Rellen d'argento, Hieda la dorata, Yonara di platino. Ehiea di cristallo, Glim d'opale, Wenir di giada, Taxea di zaffiro, Thuer di rubino. E furono i draghi a dare forma alle Terre e gli dei a dare alle Terre i colori. I primi draghi ebbero una vasta progenie, figli dei loro corpi o spiriti dispersi cui loro ridiedero corpi e consapevolezza. E i draghi divennero molti, migliaia nelle terre, nei mari e nei venti del regno divino della Madre. Per compiacere la Dea gli immortali intanto crearono la vita nei piani e in tutta la vastità delle terre. Crearono piccole creature che abitarono ogni luogo, piante e animali, testimoni della vita nel regno della Signora della Vita. E i draghi crearono la prima stirpe che doveva popolare le terre, e la fecero a loro immagine e a somiglianza della Madre. E i grandi rettili dominarono le Terre, così come volle la Signora della Vita. E tutto questo accadde nel soffio di un respiro, e nell'eternità dei secoli. Il tempo non aveva grande importanza per noi, perché il regno della Madre era perfetto, e libero dalla tirannia del ciclo del Tempo. Noi vi dimoravamo felici e supremi, e accudivamo la stirpe di rettili da noi creata nelle Terre.
Gli Immortali e gli Spiriti da loro creati.
Dodici erano gli immortali che la Madre aveva accolto nel suo regno, spiriti che lei aveva raccolto a nascondersi dalla Guerra o a fluttuare nella vastità del Multiverso. Spiriti a cui le aveva dato corpo e scopo e anima. I loro nomi erano Hela, Auris, Atok, Dasil, Xion, Imek, Valia, Lethom, Vais, Namia, Diman, Dorm, e i draghi hanno un racconto per ciascuno di loro. Gli immortali vollero creare le loro creature, a imitazione della Prima Stirpe creata dai draghi, e per compiere questa opera donarono una parte del loro spirito, che sarebbe stata per questi spiriti dono e maledizione. Donarono la parte più nascosta del loro spirito, ciò che essi temevano, da cui volevano salvare i loro figli. Un grande dono che poteva essere per ogni stirpe di creature una maledizione. Hela, la signora dei segreti, chiusa nel suo silenzo, creò gli spiriti animali. Auris, il principe della Luce, creò gli spiriti puri. Atok, allora chiamato colui che vede lontano, creò i disperati viaggiatori. Dasil, il signore dei canti, creò il popolo gentile. Xion il portatore del fuoco creò i nobili guerrieri. Imek, il portatore delle Insegne, il molto amato dalla Madre, l’amico dei draghi, egli creò i disegnatori. Valia, la signora della Bellezza, creò i lucenti magi. Lethom il cercatore del tempo creò i saggi cercatori. Vais, signora della Gioia, creò i primi nati. Namia, la creatrice, diede vita ai costruttori. Dinam,la testimone della Giustizia, creò i coraggiosi. E Dorm, il principe della finalità, creò la stirpe di seta. Gli spiriti abitarono le Terre, e vissero vicini alle dimore degli Immortali che li avevano creati. Noi draghi allora apprezzavamo questi piccoli spiriti, queste nuove creature la cui fiamma di vita era gloria per la creazione della Madre.
La Loro Venuta e il tempo di Amare Battaglie.
Perfette erano le Terre, e perfetto il Regno della Madre. Draghi e spiriti, Immortali e Prima Stirpe vivevano in armonia, e le terre risplendevano di bellezza. E la vita regnava in gran parte del multiverso allora, e sembrava suprema e invincibile. Allora essi tornarono. Vennero dai nostri cuori, così come erano venuti dai cuori dei draghi di Titanio. Vennero dai nostri occhi che guardavano l’immenso buio del multiverso, appena rischiarato dalle stelle. Vennero dagli angoli neri delle nostre menti. Essi erano le nostre paure fatte carne. Le nostre incertezze divenute verità. Essi erano gli Abomini. Avremmo potuto facilmente sconfiggerli. Avremmo potuto distruggerli. Sarebbe stato sufficiente ignorarli, e non credere alla loro potenza. Perché Essi erano e Sono niente. E se non scruti nel buio alla ricerca di mostri, non vi sono mostri nel buio. Ma noi li combattemmo, perché avevamo paura. Avevamo paura per le Terre, e per la Bellezza che avevamo costruito. Ed essi vennero a sussurrare il loro veleno. Noi sapevamo delle antiche storie, e la Madre sapeva. Lei ricordava. Così noi non ascoltammo le loro menzogne. Ma comunque li combattemmo. E se combatti il buio, hai già perso. Perché allora il buio diventa reale e acquista forza. Ma questo non sarebbe bastato a sconfiggerci, perché il nostro amore, e l’amore della Madre soprattutto, erano più forti. E non sarebbe bastato a sconfiggerci, perché noi avevamo Imek. Ma alcuni ascoltarono. Le battaglie contro gli Abomini sono ricordate come le Amare Battaglie, perché esse misero a dura prova la nostra forza, la nostra fede, il nostro amore. E tuttavia c’era Akram a guidarci, e gli Abomini avevano paura di lui. E c’era Auris, e Auris era un guerriero che non temeva nulla. E c’era Imek, che portava le Insegne della madre. E di fronte a Imek, Loro arretravano. Perché Imek ero lo splendore, e non c’era oscurità che poteva spegnerlo. Lui rifletteva la Luce della Madre, e la Madre ci dava la forza di reagire all’oscurità. Ma alcuni, tuttavia, ascoltarono.
Suadente e terribile era la voce degli Abomini. E il suo canto diceva che bisognava pagare un alto prezzo per salvare le Terre e sopravvivere. Diceva che la Bellezza era perduta, e il regno della Morte doveva avere inizio. E alcuni degli Immortali ascoltarono questo canto e vi credettero. Perché temevano per la propria esistenza ed erano disposti a tutto per evitare la morte. Ed è nel momento in cui le tenebre sono forti, che si vede il coraggio o la viltà delle anime. E questi immortali erano dei vili, perché erano disposti a distruggere le Terre e a patteggiare con gli Abomini per salvare la propria vita. In segreto Atok, Hela, Dorm e Lethom si riunirono. Dissero a se stessi che volevano salvare le Terre, ma volevano soltanto salvare se stessi. E decisero il loro crimine. Decisero il tradimento. Ma di loro solo Atok era già sufficientemente corrotto per andare a patteggiare con gli Abomini. Essi gli dissero ciò che sapevano potevano dirgli. Essi erano soddisfatti. Avevano trovato chi poteva servire da loro emissario. E Atok tornò dai suoi compagni, a raccontare menzogne. Ma essi vollero credergli, perché erano vili e disposti a strisciare di fronte agli Abomini come lui per salvare la loro vite. Stabilirono che Atok sarebbe andato a parlare alla Madre. E Atok andò. Ma non andò per parlare. Andò a dire quello che gli Abomini gli avevano detto, che lei doveva morire per salvare le Terre. Lei sapeva che era solo una menzogna, e tentò di spiegarlo ad Atok. Se inizi a pagare il prezzo che il male ti chiede significa che riconosci la sua potenza, significa che sei perduto. Lei gli disse tutto questo, gli disse che solo restando uniti e privi di timore gli Abomini potevano essere sconfitti. Lei parlava ed era fiduciosa e priva di paura, e pensava che lui avrebbe capito. Intanto Imek ci aveva guidati a vincere una grande battaglia, e in quel giorno gli Abomini ci erano sembrati deboli come mai. Era un giorno di gloria, e Imek sapeva. Imek aveva capito, aveva trovato la chiave per vincerli. Pieno di speranza e di gioia, andava dalla Madre per dirglielo. Ma ciò che Imek aveva scoperto, solo Tarym lo sapeva. Tarym. Il primo dei disegnatori. Il fedele scudiero di Imek. Tarym rimase fuori dalle stanze della Madre quando Imek entrò. E lì sentì il grido di morte della Madre, silenzioso e terribile come una ferita nel cielo delle Terre. Allora entrò, e vide. Vide il sangue della Madre che scorreva sui preziosi tessuti e sui veli di seta. E vide il sangue di Imek, il sangue del suo signore. Lo spirito della Madre già lasciava il suo corpo, ma Imek viveva ancora. Tarym si ingnocchiò piangendo accanto al suo signore. Imek lo vide, prima di morire per la terribile ferita, e mormorò qualcosa. Tarym prese la mano del suo signore. Era il suo scudiero, eppure non lo aveva protetto. Ma come avrebbe potuto immaginare che vi era il tradimento nelle stesse stanze della Madre ? Tarym alzò lo sguardo e vide il traditore. Atok aveva ancora in mano il pugnale maledetto, l’arma datagli dagli Abomini perché egli portasse a termine il compito che gli avevano affidato. Atok lo guardava e Tarym vide che era pazzo, perché aveva visto gli occhi della madre guardarlo con incredula tristezza, e aveva visto gli occhi di Imek, ed era impazzito. Ma era una pazzia lucida e pericolosa. Tarym scappò. Sapeva che non poteva sconfiggere uno degli Immortali. Ma se fosse arrivato da Akram, o da Auris, loro avrebbero potuto fare giustizia. Ed Atok non poteva permettere che questo accadesse, non poteva permettere che il suo piano fosse scoperto. Inseguì il fedele scudiero di Imek e fece una magia su di lui, perché si perdesse nei piani. E Tarym non riuscì ad avvisare Akram né Auris. E il malvagio piano di Atok poteva continuare. Il sangue della Madre ora spazzava le Terre come un vento. Nel momento in cui Lei era morta, tutti lo avevano saputo, ma nessuno sapeva come. Il sangue della Madre scacciò gli Abomini e salvò le Terre, ultimo dono che lei ci fece. Ma forse sarebbe stato meglio morire che vivere nel tradimento e nella menzogna che ci attendevano. Il Sangue della Madre diede vita a nuovi spiriti. Ma questi spiriti parlarono di Dolore e fuggirono da noi. E Atok raccontò le sue menzogne. Disse che la Madre si era sacrificata per salvarci, e Imek, suo fedele scudiero, con lei. Nessuno aveva motivo di dubitare delle sue parole, e anzi Hela, Dorm e Lethom lo trattarono come un eroe per aver “presenziato” alle ultime volontà della Madre. E Atok disse che la Madre aveva detto che ora Immortali e Draghi dovevano regnare uniti sulle Terre, in concordia e armonia. Ma Akram non si fidava di lui. C’era qualcosa di sbagliato nella sua anima che Akram non vi aveva visto prima della venuta degli Abomini. E Auris, allo stesso modo, guardava il fratello che aveva amato e non vedeva niente. Akram e Auris allora parlarono, interrogandosi su cosa era davvero accaduto.
Non trovarono niente contro Atok, e tuttavia sapevano che molto era cambiato in lui. Auris non poteva più guardare suo fratello come un tempo. Così, senza rispondere alle domande degli altri dei, se ne andò in un angolo delle Terre insieme agli spiriti puri, lontano da tutti. Dasil ugualmente sapeva qualcosa. Ma la morte della Madre aveva ferito la sua anima. Dasil e il popolo gentile evitarono Immortali e Draghi, e anche loro andarono in un angolo delle Terre, soli. E Dasil rimase nella sua tristezza, e nei labirinti della sua mente. I Draghi allora tennero un Concilio, e Akram parlò contro gli Immortali, dicendo che non si fidava di loro. I Draghi conoscevano la saggezza di Akram, e seguirono il suo consiglio. Decisero di separare il loro regno da quello degli Immortali. Andarono a vivere insieme alla Prima Stirpe, e lasciarono il regno degli Dei. Gli altri Immortali rimasero uniti, e fondarono un loro concilio. Nel Regno dei Draghi la Prima Stirpe prosperava e cresceva, e i draghi la accudivano e la aiutavano. Nel regno degli Immortali essi regnavano sugli spiriti. Ma intanto Tarym cercava la strada per tornare nelle Terre, per dire ad Akram e Auris che Atok aveva tradito e ucciso la Madre. Superando pericoli e difficoltà, Tarym non si arrendeva e continuava il suo viaggio. Lui era Tarym, il giusto, il leale.
Tarym tornò, e il primo luogo in cui giunse fu presso Dasil e il popolo gentile. E Dasil ascoltò da lui ciò che già sapeva nel suo cuore. Ma il dolore di Dasil era grande, e la sua anima così piena di tristezza che egli non attese di fare piani, né avvisò nessuno. Ridendo e urlando Dasil irruppe con i guerrieri del popolo gentile nel Concilio degli Immortali, e chiamando Atok assassino e traditore, lo attaccò. Ma Tarym non era con lui. Tarym andava da Auris, per dirgli quanto sapeva. Di fronte al folle attacco di Dasil, Atok riuscì facilmente a convincere gli altri Immortali che egli era impazzito. Essi, in ogni caso, non volevano sapere né ascoltare le parole di Dasil. Perché in fondo tutti loro sapevano o sospettavano la Verità. Ma erano vili come Atok, e pensavano solo al loro potere. Così Dasil fu preso prigioniero, e il popolo gentile disperso e cacciato nelle Terre. E quando Auris giunse a parlare con suo fratello, la prigione di Dasil era già stata forgiata. Una prigione eterna, per colui che poteva rinfacciare agli Immortali la loro viltà. Auris seppe da Tarym quello che temeva, e il suo cuore fu pieno di rabbia e tristezza. Mandò un messaggero ad Akram perché gli dicesse quanto era accaduto, e poi andò a parlare con Atok, e andò solo. Perché voleva parlare con suo fratello, e vedere se era davvero malvagio e corrotto come Tarym diceva. Fu un errore, ma Auris lo aveva molto amato, e non potè evitare questo errore. Atok ammise tutto di fronte a lui, dicendo che lo aveva fatto per salvare le Terre. Auris, pieno di dolore, gli voltò le spalle per recarsi al Concilio, dove voleva pubblicamente accusare suo fratello. Ma Atok aveva fatto i suoi piani. I suoi servi già stavano uccidendo il messaggero di Auris ad Akram, e ora lui attaccò suo fratello per ucciderlo. Gli Abomini gli avevano dato potere, e Atok ora era il più forte degli dei. Ma Auris era coraggioso e indomito, e anche con tutto il potere degli Abomini e con il tradimento Atok non riuscì a sconfiggere suo fratello. La battaglia sconvolse il Regno degli Dei con la sua furia, e attirò l’attenzione di tutti. Una terribile magia di Atok devastò il corpo di Auris, cha cadde ferito. Ma il contrattacco del principe luminoso ugualmente ferì Atok in modo tremendo. Pieno di furore, Atok levò il nero pugnale con cui aveva ucciso la madre per annientare anche suo fratello. Ma gli spiriti puri giunsero a difendere il loro signore, facendogli scudo con il loro corpo. Ad ogni colpo di Atok molti di loro morivano, le loro anime perdute. Ma gli spiriti puri difesero il loro signore. Di fronte a questo massacro Xion intervenne, e fermò Atok per porre fine alla battaglia. Riuscì a farlo perché la lotta contro Auris aveva di molto diminuito i poteri di Atok. E gli Immortali decisero di tenere un Concilio. Gli spiriti puri portarono Auris nella sua dimora, per curare le sue terribili ferite.
Il Concilio di Viltà e la Rivolta degli Spiriti.
Ormai gli dei non potevano più negare che era stato Atok a uccidere la Madre. Per questo crimine decisero di punirlo, distorcendo la sua forma vivente dalla precedente bellezza ad un aspetto repellente e odioso. E tuttavia non lo uccisero né lo imprigionarono, e accettarono la sua giustificazione che aveva fatto tutto per il bene delle Terre. Stabilirono anche di non dire nulla ai Draghi, perché temevano la loro ira. Ma Tarym non era di questa opinione. Parlò ai Disegnatori, i suoi fratelli, parlò al popolo gentile e agli spiriti puri. E tutti loro si riunirono sotto la sua bandiera, per vendicare la morte di Imek, il sangue della Madre, la prigionia di Dasil e le ferite di Auris. E molti altri, di tutte le stirpi, si unirono a loro. Anche seguaci di Atok, disgustati dalle azioni del loro signore. Pochi infine rimasero fedeli agli dei. Gli Immortali non potevano tollerare una tale ribellione, e soprattutto temevano che gli spiriti avrebbero avvisato i Draghi. Così attaccarono, per sconfiggerli e riportarli all’obbedienza. Auris non era in grado di lottare, tormentato dalle sue ferite, e gli spiriti lottarono soli contro gli Dei. E persero. Atok stesso uccise Tarym, sorridendo di trionfo, pensando di aver distrutto il suo nemico. Ma anche sconfitti gli spiriti non giurarono obbedienza, e così tutte le stirpi ribelli furono disperse nel piano etereo e lì rimasero per molto tempo, vagando e nascondendosi agli dei. Così aumentò la divisione delle Terre e delle sue creature. Auris però difese gli spiriti puri, e rimase con loro nel suo Regno lontano dagli altri Dei.
I Regni della Prima Terra e la Guerra di Vendetta dei Draghi.
Nella Prima Terra, il Regno dei Draghi, la Prima Stirpe prosperava, e uno della Prima Stirpe, un grande rettile di nome Ka, divenne il loro signore, e fondò il suo regno. Gli Ent anche, gli spiriti degli Alberi, fondarono il loro regno, e la loro regina era Ordana. I draghi pensavano che in lei fosse rinato parte dello spirito della Madre, e amavano il suo popolo. Nei mari di Mystara erano potenti le grandi balene, amiche dei draghi d’acqua, e il loro signore Protius. Nel piano etereo uno spirito della stirpe di seta fondò il regno di Aran. Il suo nome era Korotiku. E questi regni prosperarono potenti, senza che gli Immortali osassero interferire. E il più potente di tutti i Regni era il Regno dei Draghi, e Akram il drago di Terra il più potente dei re. I Draghi vennero a sapere che c’era stata una guerra tra gli spiriti e gli Dei, e inviarono Erlan il grigio a chiedere spiegazioni. Gli Immortali dissero che gli spiriti si erano ribellati per rubare i loro poteri. Né Erlan né Akram credettero a questa storia, ma non riuscirono a scoprire il vero motivo della Guerra. Nel piano etereo intanto Tarym viveva ancora. Le armi di Atok non erano riuscite ad ucciderlo, e il suo amore, la fiamma bruciante della sua anima, lo aveva tenuto in vita. E l’odio che aveva per gli dei non gli aveva permesso di morire. Furono i Primi Nati a trovare l’anima dispersa di Tarym. I Primi Nati, figli di Vais, avevano combattuto gli dei, ma Vais non aveva lottato contro di loro, e li aveva nascosti dall’ira degli altri Immortali. Così i Primi Nati fondarono il loro reame nel Piano Etereo, e trovarono l’anima di Tarym. Essi lo curarono e lo riportarono alla vita e alla coscienza, e lo seguirono quando Tarym venne nel primo piano, a Mystara, e si presentò di fronte al Concilio dei draghi. E davanti al concilio, piangendo, disse “Il sangue della Madre grida in tutte le Terre !”. E noi lo ascoltammo. Così infine i draghi seppero la verità che Akram aveva sospettato e temuto. E Akram convocò un Concilio. Al Concilio vennero tutte le strpi dei Draghi, vennero i grandi rettili, le creature del mare, gli ent e i Primi Nati, e anche la Stirpe di Seta dell’Etereo. Al Concilio si parlò di muovere guerra agli Dei. Protius parlò per primo, in nome delle creature del mare. Disse che il suo popolo era debole in confronto agli dei, e mortale. Ma disse che avrebbe aiutato i draghi contro gli dei. Parlarono Oberon e Titania dei Primi Nati, e dissero che già essi erano stati sconfitti dagli Dei, ma ugualmente avrebbero aiutato i Draghi. Parlò Korotiku della Stirpe di Seta, e disse che la sua gente già era stata sconfitta, e che nulla voleva sapere degli dei e delle loro opere. Parlò Ordana per gli Ent, e disse che la vendetta non avrebbe riportato in vita la Madre, e che si dovevano lasciare gli dei chiusi nel loro regno. E le sue furono di certo le parole più sagge, ma noi avevamo troppa rabbia e dolore per ascoltarle. Parlò Ka della Prima Stirpe, e disse che essi avrebbero seguito i draghi. E infine parlò Akram e disse semplici parole. “Non ci sarà mai più pace tra noi e gli dei”. Così iniziò la Guerra di Vendetta dei Draghi. La Guerra fu combattuta su Mystara per vendicare la madre, ma nello stesso tempo fu combattuta in molti altri luoghi dell’unverso, propagandosi come un incendio da un mondo all’altro. Perché ovunque gli dei tentavano di rubare il potere dei draghi, e dominare su di loro, rivelando la loro vera natura di Usurpatori. Contro questo piano malvagio in ogni luogo del multiverso, i draghi sorgevano in vendetta. Tutte le stirpi ci aiutarono, anche gli ent e la stirpe di seta che eppure avevano detto di non voler combattere, ma furono i draghi e i rettili quelli che combatterono la guerra, e i draghi d Terra per prima. Akram ci guidava, e noi invademmo il regno degli Dei certi della vittoria. E vincemmo battaglia dopo battaglia, costringendo gli dei a ritirarsi al centro del loro regno. Auris non combattè né con noi né con i suoi fratelli, ma rimase nel suo regno. E anche Vais, Valia, Dinam e Namia, sebbene aiutarono i loro compagni dei, non intervennero direttamente contro di noi. Ma Atok, Hela, Lethom, Dorm, Xion, e Galas, un nuovo dio assurto dopo la sconfitta degli spiriti, combatterono contro di noi senza timore, insieme ai loro servi, gli spiriti che gli erano rimasti fedeli. E tuttavia non sembravano in grado di resisterci. Allora Atok chiese aiuto ai suoi padroni, gli Abomini. Ed essi gli diedero armi potenti e tremende. La guerra tornò in equilibrio e aumentò in ferocia. Sia il regno degli Dei che Mystara vennero devastati dalle tremende magie, e molti morirono delle Stirpi di Mystara, così come molti seguaci degli Dei.
Il Duello, Il Tradimento di Atok e il Grande Cataclisma.
Infine sia Xion che Akram si resero conto che la Guerra avrebbe distrutto ogni cosa, e decisero di risolvere tutto con un duello. Galas, il nuovo dio, venne scelto come campione degli Immortali. E Akram stesso era i nostro campione. La fazione perdente sarebbe stata esiliata per sempre dalle Terre. Il Duello fu lungo e terribile, ma infine Akram era vicino alla vittoria. Fu nello stesso momento in cui Galas moriva ucciso da Akram che Atok mise in atto il suo tradimento. Con i poteri degli Abomini mandò un tremendo cataclisma su Mystara. Una pioggia di fuoco investì il pianeta, distruggendo ogni cosa. Tremende tempeste imperversarono sul piano astrale e nello stesso Regno degli Dei. I draghi allora cercarono di tornare a Mystara per salvare il pianeta, ma Atok ci attaccò alle spalle, con il potere degli Abomini, e compì il suo massacro.Molti morirono quel giorno, molti dei primi draghi. Ma Akram portò i sopravvissuti a Mystara. La follia di Atok stava distruggendo ogni cosa. Ordana e Protius non riuscivano a fermare il cataclisma, e i rettili morivano a milioni. Così Akram e tutti i restanti draghi di Terra decisero di compiere una magia, e tutti i draghi furono d’accordo. Noi donammo i nostri poteri per salvare Mystara, e il cataclisma ebbe fine. Akram e tutti i draghi di Terra morirono, e molti dei draghi d’acqua, e molte stirpi dei draghi d’aria.Questo accadde cinquanta milioni di anni fa. Da questo momento i draghi furono mortali.
Il Tempo della Desolazione e il Nuovo Regno degli Dei.
Così come avvenne in quasi tutto il multiverso, i draghi furono dunque sconfitti, e gli dei divennero i nuovi signori di tutto. I Grandi Rettili, la Prima Stirpe, si estinsero quasi completamente. I Primi Nati, gli Ent, le creature del Mare lottavano per sopravvivere nel deserto che era divenuta Mystara. Nell’Etereo la tempesta aveva ucciso lo stesso Korotiku, e il regno della stirpe di seta cercava di riorganizzarsi. Noi, decimati e sconfitti, lottavamo senza tregua per salvare quello che restava della Prima Terra. Ma intanto da tutto il Multiverso gli spiriti dei draghi sconfitti dagli Usurpatori si radunavano e si reincarnavano in un piano separato da tutti gli altri. Qui, al sicuro dai tradimenti degli dei, iniziarono a recuperare le loro forze e a pianificare vendetta. Lo spirito di Akram, signore di Terra, non si reincarnò nel Piano dei Draghi, perché egli era ormai diventato parte di Mystara. Ma dal Piano dei Draghi ci giunsero le voci e i messaggeri di Erlan e dei draghi grigi, e di Sraian signora del Mare, e di tutti gli altri Primi Draghi uccisi nel Cataclisma. Così sapemmo di non essere perduti, né completamente sconfitti, e continuammo a lottare per riportare la vita a Mystara. Di Tarym non si seppe più nulla, e si diceva che avesse tentato di affrontare Atok quando egli ci attaccò, e fosse stato ucciso da lui. Ma Atok non ebbe molto tempo per godersi la sua vittoria. Di fronte alla debolezza degli Immortali gli Abomini attaccarono, per distruggerli e distruggere ogni cosa. Così tutti gli dei dovettero unirsi contro di loro per respingerli. Fu l’ultima volta che Atok e Auris comabatterono dalla stessa parte, e anche l’ultima volta che Atok combattè insieme ai suoi fratelli. E tuttavia gli Abomini sembravano invincibili, e gli dei si resero conto che presto avrebbero distrutto ogni cosa e divorato le loro anime. Per evitare questo destino Lethom, Vais, Namia, Dinam e Dorm fecero una grande magia, e legarono per sempre le loro anime a Mystara, perché facessero da scudo contro gli Abomini. Così Essi furono respinti, e i 5 Immortali che da allora li controllano vennero chiamati Gli Antichi. Dopo di questo Xion tenne un Concilio degli dei rimasti. Auris si alzò per parlare, e disse che se i crimini di suo fratello restavano impuniti egli avrebbe distrutto il piano degli dei, piuttosto che lasciare in vita una tale corruzione. Ma prima che Xion o Atok potessero rispondere Erlan, Ka, Korotiku, Ordana e Protius entrarono nel Concilio. Tutti e cinque erano ormai diventati di potenza pari agli Dei, salvando i loro popoli durante il Cataclisma. Ka rivelò che grazie al potere di Akran aveva creato un mondo interno, dove aveva portato i superstiti dei grandi rettili. Ed Erlan il Grigio disse che lui sarebbe stato il Dio di tutti i Draghi, ma che prima i crimini di Atok andavano puniti. Il Concilio discusse, e infine stabilì di dividere il Regno degli Dei in cinque sfere. E nella sfera della Morte Atok ed Hela, traditori della Madre, furono esiliati. E contro Atok fu pronunciata una sentenza, per la quale nessun dio delle altre sfere avrebbe mai combattuto al suo fianco, e sempre avrebbe cercato di contrastarlo. Atok allora prese il nome di Thanatos, Signore della Morte, e disse che un giorno avrebbe preso per sé il potere di tutti gli dei. Così fu creato il nuovo equilibrio, e anche se Atok fu punito, fu data giustificazione alla sua esistenza. E anche se Erlan divenne un dio come gli altri, tuttavia ormai i draghi erano creature mortali. Erlan il grigio venne chiamato dai draghi Colui che è Grande, e anche se si accordò con Xion e gli altri dei, non dimenticò mai la Guerra di Vendetta. E Auris allo stesso modo non perdonò mai suo fratello, e anzi iniziò a pianificare la sua distruzione.
Il Risanamento di Mystara e le Nuove Stirpi
Dopo la fondazione del nuovo Regno degli Dei Colui che è Grande aiutò i Draghi a sopravvivere, e Xion e Valia aiutarono Ordana, Ka e Protius a ridare vita alla terra e a popolarla di creature. La Desolazione durò millenni e millenni, e fu un tempo molto doloroso per i draghi, ma infine Mystara fu risanata. Prima che il risanamento fosse completo però gli spiriti nati dal sangue della Madre, che fino ad allora avevano vagato nell’Etereo, vennero a Mystara. I Draghi li chiamarono i Potenti, e colui che li guidava aveva nome Komor. Signore dei Giganti. Essi non ricordavano la loro origine ma comunque non venerarono gli dei. Ordana e Auris tuttavia li aiutarono, e lentamente il loro Regno iniziò a prosperare. Oltre a loro un'altra stirpe di spiriti si incarnò su Mystara, aiutati da Ordana. La stirpe dei disegnatori, i figli di Imek. Essi non avevano dimenticato nulla, e non venerarono mai gli dei. All’inizio erano pochi e deboli, e rimasero separati dalle altre stirpi. Ora che i rettili si erano quasi estinti su Mystara i mammiferi, figli di Ordana, prosperarono. Molti draghi d’aria, soprattutto i rossi, non amavano affatto queste nuove creature, ma allora noi eravamo pochi e deboli, e questo non creò, per il momento, divisione fra noi.
Il Regno dei Giganti, i Rettili Neri e la Guerra di Fuoco e Ghiaccio
Mentre il regno degli Ent e dei Primi Nati sopravviveva a Davania e il Regno del Mare si riprendeva negli abissi, mentre i Draghi si riprendevano lentamente dalla loro sconfitta, i Giganti diventavano potenti nel nord, e fondavano un Impero Unito e Potente. Le loro città arrivavano ai cieli e il loro numero continuava ad aumentare, e noi eravamo in buoni rapporti con loro. Ma alcuni draghi non volevano che Mystara divenisse dominio dei mammiferi, e per evitarlo vollero creare una nuova razza di rettili. Colui che ci riuscì fu un drago nero molto antico, che creò una razza di uomini lucertola alti e dalle scaglie scure, con la collaborazione di draghi rossi, verdi e ramati. Lentamente i Rettili Neri aumentarono di numero e costruirono le loro città. I Draghi che li avevano creati gli insegnarono a disprezzare gli dei e i loro servi. Altri draghi, come noi dorati, i draghi di cristallo e i draghi di rubino, non approvavano l’operato dei loro fratelli nel creare una razza che si nutrisse d’odio. E questo fu il primo seme di divisione. Ma allora eravamo ancora troppo pochi per combattere tra noi, e nulla accadde. Colui che è Grande ammonì il Nero e gli altri draghi a stare attenti alla loro creazione, ma essi non ascoltarono quello che diceva, e mormorarono che era diventato un compagno degli Immortali. Così continuarono a nutrire e a sviluppare la loro nuova razza, le diedero grandi poteri magici, e fecero prosperare il regno che essa aveva fondato. Intanto nel nord Komor il signore dei giganti era diventato potente e antico come un dio, ma egli non andò mai a vivere nei cieli, rimanendo nel suo palazzo d’oro e cristallo posato sulla più alta montagna di Mystara. Il Regno dei Giganti durò molti millenni nella sua potenza, guidando tutte le stirpi di Mystara. Ma un giorno una figura vestita di nero si presentò alle porte del Signore Komor. Era una figura lacera, che sembrava aver compiuto un lungo viaggio. Era piccola e sembrava debole rispetto ai Giganti. Ma disse “Portatemi dal vostro Signore”, e i Giganti lo portarono di fronte a Komor. A Komor disse soltanto “Convoca una grande assemblea del tuo popolo”. E Komor lo fece. All’Assemblea era presente un numero incalcolabile di giganti, e anche alcuni di noi andarono, per vedere chi era questo messaggero. Quando lui si tolse il cappuccio e mostrò il suo volto, chi di noi lo vide lo riconobbe. Lui guardò i giganti e iniziò dicendo “Figli del Sangue della Madre !”. Tarym era tornato. Allora i giganti ricordarono. La storia che noi gli avevamo raccontato divenne all’improvviso per loro di totale importanza. Tarym stesso venne mandato al Concilio degli Dei. La sua richiesta era molto semplice. “Vogliamo Thanatok o sarà la guerra”. Auris gli avrebbe dato Thanatos più che volentieri, e così molti altri dei. Ma Xion e gli Antichi rifiutarono, dicendo che egli era necessario all’equilibrio delle sfere. Senza dire nulla Tarym se ne andò. Quella sera stessa i giganti iniziarono i preparativi di guerra. La stirpe di Seta, che intanto stava ricostruendo un regno potente nell’etereo e nell’astrale, non volle aiutarli. Ma gli Ent, i Primi Nati, gli abitanti dei Mari e i Draghi misero a disposizione dei giganti le loro conoscenze e magie. In quanto ai disegnatori, essi erano giunti da poco su Mystara e non erano molti né forti, e forse Tarym non volle coinvolgere i suoi fratelli nella guerra. I Giganti costruirono artefatti potenti per assalire le terre degli Dei, e moltissimi di loro formarono l’immenso esercito. La guerra fu breve e violenta. Auris, Ka, Ordana e Korotiku rifiutarono di lottare contro i Giganti, e Protius e Colui che è Grande cercarono anche di aiutarli. Ma gli Antichi, Xion, Valia, Hela e Thanatos li affrontarono senza timore con tutti i loro seguaci. Xion e Valia cercarono sino all’ultimo di evitare la guerra, ma i giganti volevano vendicare ad ogni costo l’omicidio della Madre. Ci fu una grande battaglia nel Regno degli Dei, e i Giganti furono respinti. Tarym tentò ancora una volta di attaccare Thanatos, ma il maledetto fu troppo forte, e anche questa volta sembrò che Tarym fosse stato ucciso. Noi e i Giganti e le altre stirpi che avevano sfidato gli dei ci radunammo per un altro attacco, ma Xion tolse il calore a Mystara per costringerci a desistere. I Ghiacciai avanzarono come onde di marea, e la neve ricoprì ogni cosa. L’esercito che doveva affrontare gli dei fu costretto a tornare a Mystara, per cercare di fermare l’avanzata dei ghiacci. Mari di ghiaccio ricoprirono l’Impero dei Giganti, le foreste e le praterie di Mystara. I mari gelarono in gran parte, mettendo in pericolo le creature marine. Furioso Komor guidò i suoi contro gli Dei ancora una volta, con artefatti di fuoco incantato che avrebbero dovuto bruciare gli Immortali e ridare calore a Mystara. Ma nella Battaglia del Ghiaccio e del Fuoco Xion lo uccise con la maggioranza del suo esercito. Ancora una volta gli Immortali avevano vinto col tradimento.Un Nuovo cataclisma, questa volta di gelo, aveva colpito Mystara. Ancora una volta, maledicendo gli dei, sconfitti e deboli, noi cercammo di salvare i Regni dalle distruzioni degli dei.
Il Lungo Inverno, la prima Guerra dei Draghi e Arik
Infine le minacce di Colui che è Grande e di Auris e le preghiere di Ka e Ordana convinsero Ixion e gli Antichi a fermare l’avanzata dei ghiacci. Il ghiaccio colpì un milione di anni fa, e trattenne nella sua morsa Mystara per mezzo milione di anni, poi cominciò lentamente a ritirarsi. Nel frattempo coloro che più erano stati colpiti dal Cataclisma erano i Giganti. La loro decadenza fu lenta e dolorosa come lunga e gloriosa era stata la loro potenza. Poco a poco i territori periferici dell’Impero smisero di riconoscere l’autorità del Signore, e si divisero dagli altri giganti. Molti furono corrotti dalle menzogne di Hela e Thanatos e cominciarono a combattere i membri della loro stessa razza. Le differenze locali fra giganti si accentuarono fino a che essi diventarono le razze diverse che conosciamo ora, nemiche e incompatibili. A Davania nel frattempo i draghi rossi, neri , verdi e ramati avevano protetto i loro rettili neri dal Cataclisma, ma l’ira degli Dei aveva colpito i Primi Nati, che si dispersero in tutto il mondo, e anche Ent e Creature del Mare, anche se protetti da Ordana e Protius, avevano grandi difficoltà. In questo tempo i Draghi si divisero in fazioni. Un drago rosso di nome Arik sostenne che dovevamo usare qualunque mezzo per distruggere gli dei, e rinnegare Colui che è Grande che era divenuto un loro servo. Un drago di Cristallo di nome Arlindar diceva invece che dovevamo dimenticare gli dei, smettere di desiderare la vendetta, e dedicarci soltanto alle nostre vite su Mystara. Ci fu una battaglia, la prima battaglia che oppose drago contro drago, e la fazione di Arlindar fu sconfitta. Arik aveva intenzione di ucciderli tutti per punirli di quello che lui chiamava un tradimento, ma Ka e Colui che è Grande intervennero, e portarono tutti seguaci di Arlindar nel Mondo Interno. Non erano solo draghi di cristallo, ma anche di altre specie, soprattutto razze di draghi che ora sono quasi scomparse nel mondo esterno, come i gialli, i marroni e i draghi di platino. Arik rimase l’unico signore dei Draghi. Molti però non vollero seguirlo, e rimasero fedeli a Colui che è Grande. Arik e i suoi seguaci però continuarono con il loro piano, e arrivarono al punto di fare patti con gli Abomini per avere il potere di distruggere gli dei. Ma questa volta tutti gli dei si coalizzarono contro di lui, e imprigionarono Arik per l’eternità, insieme ad alcuni dei suoi seguaci. Ma altri si nascosero presso i rettili neri, e cominciarono ad influenzarli per il male. Infine furono gli stessi draghi a scovarli e ucciderli, ma ormai il loro seme maledetto era stato piantato. Alcuni dei Rettili Neri si separarono dai loro fratelli, e iniziarono a venerare gli Abomini. Essi, contenti di avere seguaci nel piano materiale, li favorirono.
La potenza dei Carnifex e la loro sfida agli dei.
La maggior parte dei Rettili Neri però rimase fedele alla sua primitiva cultura, solo che anche se non venerarono gli Abomini, anche loro divennero corrotti e malvagi, praticanti di magia nera e nemici di ogni altra stirpe. Usavano i mammiferi per fare esperimenti e creare nuove razze, e a volte anche membri della Prime Stirpe o Ent. Così tutti cominciarono a combatterli, e l’amicizia fra i draghi e le altre stirpi si incrinò. Mieknaar il dorato convocò allora un concilio, ma esso non risolse nulla e forse aggravò le divisioni fra i draghi. Era ormai chiaro che i rossi, i neri, i verdi e i ramati avevano intenzione di usare i Rettili Neri per combattere gli dei e impedire l’avvento del regno dei mammiferi su Mystara. Così gli altri draghi se ne andarono nell’ovest di Davania, rifiutando di usare il male contro il male. I Rettili Neri, che chiamavano se stessi Carnifex divennero intanto sempre più potenti e numerosi, preparandosi a sfidare gli dei. 500.000 anni fa, quando ormai il Grande Inverno era alla fine e i ghiacci iniziavano lentamente a ritirarsi, i Carnifek colpirono. Con una grande magia aprirono un portale per il Piano degli Dei, e lo invasero con le loro armate. I draghi che li avevano sempre aiutati parteciparono all’attacco, e la battaglia fu tremenda. Ma ancora una volta i draghi furono sconfitti, e con loro i Carnifex. Gli Immortali devastarono il regno dei Rettili Neri con terremoti e piaghe, e tutta la loro razza iniziò lentamente a morire.
I Regni Divisi e la Guerra dei Draghi, l’Esilio dei Draghi Malvagi
I Neri, i rossi i verdi e i ramati sopravvissuti cercarono allora di salvare la razza morente dei Rettili Neri e crearono da essa una nuova razza di Rettili che chiamarono Serpentine. Anche questa nuova razza fu allevata nell’odio. Si tenne un nuovo concilio dei draghi, e infine le divergenze che erano nate fra di noi non poterono più essere ignorate. Neri rossi verdi e ramati fondarono il loro regno, dominando sulle nuove creature, nelle terre centrali di Davania. Subito a ovest del regno Draconico fu fondato il Regno Neutrale dai bianchi, blu, onice e giada. Nell’estremo ovest di Davania draghi dorati, di cristallo, zaffiro e rubino fondarono il Regno Dorato. I tre regni inizialmente convissero in pace, ma presto i rapporti tra di essi si fecero sempre più tesi. I Serpentine attaccavano continuamente Ent e Primi Nati, ed essi si allearono con il Regno Neutrale. Le sfingi, spiriti da poco incarnati su Mystara, si allearono con noi del Reame Dorato. I Draghi Malvagi, come noi presto chiamammo rossi, neri, verdi e ramati disprezzavano tutte le altre creature di Davania, dimenticando l’antica alleanza che noi avevamo con i Primi Nati e gli Ent. Infine il Regno Draconico attaccò il Regno Neutrale con tutta la sua potenza, e lo distrusse. Ent e Primi Nati, così come i draghi neutrali, dovettero ritirarsi o disperdersi. I Draghi malvagi miravano al dominio su tutta Mystara e su tutti i draghi , per riottenere il potere necessario a sfidare di nuovo gli dei. Ma gli altri draghi, anche se di certo non avevano alcun amore per gli dei, non volevano nuocere alle creature che stavano per abitare Mystara. Noi del reame dorato apprezzavamo le piccole creature che ora abitavano la terra, e volevamo aiutarle più che distruggerle. L’attacco del Reame Draconico ai Neutrali scatenò la nostra rabbia. Aiutati dalle sfingi, dagli Ent, dai Primi Nati e anche dai disegnatori che ora prosperavano nel Nord, invademmo il reame dei Draghi malvagi. La loro nuova razza dei Serpentine era ancora troppo poco numerosa per resisterci, e gli stessi draghi erano meno di noi, dopo le perdite avute durante la Guerra dei Carnifex. Inoltre Ordana, Ka, Protius, Auris e tutti gli altri dei erano adirati con i draghi malvagi per il loro attacco quanto noi, e ci diedero potenti magie per sconfiggere i nostri fratelli. Colui che è Grande in effetti ci diede la magia più potente. Quando tutti i Draghi malvagi furono riuniti nella loro capitale assediata, noi la attivammo. Grazie ad essa tutti i malvagi furono trasportati nel Piano dei Draghi, e lì Colui che è Grande li tenne per molto tempo, a meditare sui loro errori. Ma in fondo io credo che egli lo fece anche per salvare quelli che erano pur sempre il suo popolo dall’ira degli altri Immortali. Tutto questo accadde 250.000 anni fa. Dopo la guerra il Reame Dorato cessò di esistere, poiché esso era nato solo per opporsi ai nostri malvagi fratelli, ma noi continuammo a vivere a Davania, insieme alle sfingi e agli Ent, e insieme ai Primi Nati. I figli di Vais tuttavia da quando la loro esistenza era stata messa in pericolo dai draghi malvagi si dispersero su Mystara, e in ogni luogo dove si stabilirono aprirono portali per i Piano Etereo. Perché in questo piano essi avevano vissuto per molto tempo, e perché in questo modo avrebbero sempre potuto fuggire qualsiasi nemico. I Serpentine sopravvissero, ma noi cercammo di influenzarli perché abbandonassero i loro usi malvagi, e per un certo tempo avemmo anche qualche successo. Essi fondarono un regno, e per molti anni si concentrarono sulla conoscenza e non sull’odio. Nel nord i giganri continuavano a decadere, e mentre il Regno di Ghandaur, centro dell’antico Impero, esisteva ancora, nel resto di Mystara i giganti erano divisi in clan impegnati a combattersi fra loro. Ma i disegnatori invece prosperavano, e il loro numero aumentava in tutto il Nord. I giganti decaduti furono respinti nelle montagne e nelle terre inospitali dalla forza e dal numero dei disegnatori.
L’Arrivo della Stirpe di Seta, le Nuove Razze e il Dolore dei Disegnatori.
In tutto questo tempo la stirpe di seta aveva creato un Impero potente nell’Astrale, e poco dopo l’Esilio dei Draghi malvagi molti di loro si stabilirono a Mystara, anch’essi scacciando i giganti.
Inizialmente essi vissero in pace coi disegnatori, anche perché erano molto pochi e già impegnati a combattere i Giganti. 200.000 anni fa comparvero i primi esponenti delle nuove razze, figli degli dei i cui spiriti avevano vagato a lungo nell’Etereo, e che ora trovavano dimora a Mystara. I primi a giungere furono i Coraggiosi, figli di Namia, a est del regno dei Giganti. Presto li seguirono i Saggi cercatori, figli di Lethom, che si stabilirono vicino a est dei Coraggiosi, poi vennero anche i Lucenti magi, figli di Valia, nell’ovest, e I Disperati Viaggiatori figli di Atok, che si stabilirono vicino al Regno dei Giganti. All’inizio erano molto pochi, e vissero in pace con tutte le razze che già abitavano Mystara. Intanto la potenza dei Serpentine aumentava nel sud, anche se non osava minacciare né noi né le sfingi né gli Ent, e sempre più numerosa la Stirpe di Seta si stabiliva a Mystara. Nel nord dove il lungo inverno aveva colpito duramente le risorse erano scarse, e presto i disperati viaggiatori, che aumentavano velocemente di numero, dovettero disperdersi in molti luoghi per trovare cibo a sufficienza. E perché essi non smettevano mai di viaggiare, senza mai poter fuggire alla loro inquietudine, noi li chiamammo i disperati viaggiatori. Erano figli di Thanatos, e il loro signore poteva facilmente corromperli, e facilmente li corruppe. I Viaggiatori divennero sempre più numerosi e sempre più violenti. All’inizio attaccarono solo le altrettanto violente tribù di giganti, ma presto iniziarono a depredare anche i disegnatori, i magi e i cercatori.
Non osarono attaccare la stirpe di Seta però, che molto temevano. I disegnatori videro che le nuove razze aumentavano di numero velocemente, e si chiesero cosa fare. Loro erano ancora gli indiscussi signori del nord, ma sapevano vedere lontano, e si chiedevano se le nuove razze erano state mandate dagli dei per sterminarli. Noi non sappiamo se questo fosse davvero il piano degli dei, ma di certo essi non avevano motivo di amare i figli di Imek, perché non volevano ricordare Imek. E come il Portatore delle Insegne i disegnatori erano gentili e miti, e indifesi di fronte alla prepotenza dei viaggiatori. Infine nacque un re tra i disegnatori, e noi draghi capimmo subito appena egli sorse in potenza, che Tarym era tornato presso i suoi fratelli. L’amore di Tarym è troppo forte, l’odio di Tarym troppo grande. Per sempre egli sorgerà, per quante volte sia sconfitto, fino a che Atok il maledetto avrà vita. Tarym riunì tutti i disegnatori in un unico regno, si alleò con i magi che erano sempre stati in buoni rapporti coi disegnatori, ed iniziò a combattere i viaggiatori senza pietà. Il suo scopo era di certo lo sterminio per i figli del suo nemico, o almeno per quanti di loro lo servivano.
Infine i viaggiatori furono respinti nell’est, dove tormentarono i cercatori e i coraggiosi, e il regno di Tarym divenne forte e grande. Egli regnò per molti anni, insieme al suo sacerdote Ka-gar. Ma Thanatos complottava contro il regno dei disegnatori, e lo tormentava con qualunque mostro, pestilenza e catastrofe che riuscisse a inviare. Gli altri dei, con l’eccezione di Auris, Ordana e Ka, non facevano molto per opporsi a lui, dato che volevano il declino dei disegnatori perché potessero fiorire le creature che li avrebbero venerati. Così infine Tarym, disgustato dall’inattività degli dei, decise di attaccare direttamente Thanatos. E con un pugno dei suoi seguaci andò ad affrontarlo nel suo stesso piano. Auris stesso lo aiutò, attaccando i seguaci del maledetto per costringerlo ad affrontare Tarym da solo. E molti draghi anche andarono a combattere contro Thanatos quel giorno. E tuttavia il maledetto non fu sconfitto nemmeno questa volta. Tarym fu respinto nel primo piano, e lasciò i disegnatori, perché temeva che Thanatos li avrebbe maggiormente perseguitati se lui li guidava. Ma rimase nel nord, vagando in ogni luogo, cercando il modo di sconfiggere il suo nemico e di salvare i disegnatori. Ma tutti i suoi sforzi furono inutili, così come quelli dei draghi. Lentamente le Nuove Razze aumentavano di numero e il numero dei disegnatori diminuiva. Lentamente essi stessi videro la loro condanna e i loro cuori si riempirono di dolore, togliendogli la voglia di vivere e diminuendo ancora il nuovo numero. I Viaggiatori si diffusero sempre di più in ogni angolo del nord, costringendo i magi, i cercatori e i coraggiosi in piccoli territori, uccidendo i giganti e respingendo i disegnatori, e divennero tanto audaci da combattere in molti luoghi anche la Stirpe di Seta e quelli di noi che si gli si opponevano. E Tarym lottò contro tutto questo senza riposo e con pochi risultati, a parte la fama di mago malvagio, potente e temuto che si fece presso i viaggiatori.
La Guerra delle Razze e Il Crepuscolo dei Disegnatori
Tarym fu sconfitto da Thanatos 100.000 anni fa, e in questo tempo e per i successivi 50.000 anni nel nord i disegnatori continuarono a diminuire, finché si trovarono vicini all’estinzione. Allora combatterono per salvarsi, sotto la guida di Tarym, e con l’aiuto dell’antico consigliere di Tarym Ka-gar, che ormai era divenuto un immortale. Nel nord si scatenò una grande guerra in cui tutte le razze combatterono, in molte fazioni diverse. Disegnatori e Magi si allearono, e lottarono contro i Viaggiatori e i Giganti, che combattevano anche fra loro, mentre la Stirpe di Seta combatteva viaggiatori, giganti e magi. La corruzione di Thanatos aveva coinvolto tutto il nord di Mystara in una guerra terribile. Alla fine di essa i giganti avevano perso il poco che restava, ed erano ridotti a poche tribù disperse, mentre il loro regno di Ghandaur era stato ridimensionato. I Disegnatori ugualmente erano stati sconfitti, nonostante il nostro aiuto, e si avviavano alla totale estinzione, cacciati come animali nocivi dalle bande dei viaggiatori. Ma a questo punto Ka intervenne, e prese molti di loro per portarli nel Mondo Interno, dove sarebbero sopravvissuti. Ka-gar intanto chiamò dal piano etereo gli spiriti dei costruttori, e li incarnò nei corpi modificati dei disegnatori. Così nacque la razza dei nani, una razza forte e decisa, in grado di opporsi alla forza dei viaggiatori. I magi persero molte battaglie e si ritirarono nel sud e nell’ovest per sfuggire ai viaggiatori, ma noi draghi, intrigati da questa nuova razza, la difendemmo dai seguaci di Thanatos, e così essi sopravvissero. Ma 50.000 anni fa, dopo la guerra delle razze, i più forti nel Nord erano i viaggiatori e la Stirpe di Seta. Nel sud invece i Serpentine non avevano rivali, tranne forse noi draghi.
L’Impero Serpentine e la Guerra della Stirpe di Seta.
In tutti questi anni di grandi avvenimenti nel nord l’Impero dei Rettili nel Sud cresceva in potenza e conoscenza, e si espandeva in tutta Davania. Memore di quanto era accaduto ai draghi malvagi però l’impero non tentò mai di attaccare le nostre terre e le terre degli Ent. Tuttavia il resto del continente cadde nelle sue mani. Maestri di magia, i Serpentine facevano continuamente esperimenti nel creare nuove forme di vita. Il loro scopo era creare guerrieri in grado di combattere per loro, perché sebbene maghi potenti i loro corpi non erano forti e adatti alla guerra. Nell'astrale intanto la Stirpe di Seta precipitò in una guerra civile, opera degli intrighi di Thanatos. La guerra diminuì molto la loro forza, e disperse la loro razza nei piani. Ma su Mystara essi erano potenti e numerosi, e i dissidi interni non li indebolirono. Anche su Mystara comunque essi si divisero in due fazioni. Una che voleva isolarsi dalle altre razze e vivere in pace, l'altra che voleva dominarle, e soprattutto voleva distruggere gli arroganti viaggiatori. Così presto nel nord si scatenò un altra guerra, e la stirpe di seta lottò contro i viaggiatori per il dominio. I viaggiatori erano numerosi e ostinati, ma non potevano competere con la magia potente della Stirpe di Seta. Inoltre molti draghi in questo periodo, soprattutto i neutrali ma anche noi dorati, attaccavano spesso i viaggiatori, in odio al loro signore Thanatos. E Tarym stesso ancora vagava nel nord, incapace di morire, e anche lui aiutò la Stirpe di Seta per vendicare i disegnatori. Presto la Stirpe di Seta ebbe il dominio del nord, e regnò suprema usando i viaggiatori come schiavi. Ma essi non molestarono i costruttori e i magi, che noi draghi proteggevamo, e in quanto ai giganti, ai cercatori e ai coraggiosi essi confinavano con la nazione pacifica della Stirpe di Seta, e quindi non ebbero mai contrasti con essa. L'Impero di Aran prosperò su Mystara, e come quello dei Serpentine nel sud crebbe in magia e conoscenza. Ma lentamente noi draghi ci rendemmo conto che la stirpe di seta che aveva scelto il dominio era divenuta corrotta e ossessionata dal potere come i viaggiatori e i serpentine. Così noi ci disinteressammo del loro impero come di quello dei rettili, e ci preoccupavamo solo delle razze nostre alleate, e cioè i magi, i costruttori, le sfingi e gli ent. Per molto tempo Stirpe di Seta e Serpentine prosperarono ignorandosi a vicenda, ma infine entrambi cominciarono a guardare con desiderio alle terre al di là del mare. Dapprima iniziarono ad avere cauti rapporti e scambi di conoscenze, poi divennero sempre più intolleranti l'uno con l'altro ed infine iniziò la guerra. I Serpentine gettarono tutta la loro forza contro l'impero di Aran, e la Stirpe di Seta fece lo stesso, non disdegnando allo stesso tempo di attaccare anche i magi e i costruttori, di cui volevano le terre. Così noi, sebbene non alleati coi Serpentine, finimmo per combattere contro lo stesso nemico. E tuttavia nemmeno la nostra forza e la forza dei Serpentine sarebbero bastati a vincere la Stirpe di Seta, se non fosse accaduto qualcos'altro. Nei lunghi millenni in cui i viaggiatori erano stati schiavi della Stirpe di Seta gli altri Immortali avevano iniziato ad influenzarli per sottrarli al potere di Thanatos. Quando i loro padroni erano impegnati nella guerra su più fronti, i viaggiatori loro schiavi ne approfittarono per ribellarsi. Ciò nonostante la guerra continuò molti anni, durante i quali la Stirpe di Seta riuscì a respingere tutti i suoi nemici senza però guadagnare nulla. Alla fine sia l'impero di Aran che i Serpentine, stremati dalla lunga guerra, si accordarono per la pace rinunciando entrambi alle loro mire di conquista. La pace però non era stata stipulata affatto tra i viaggiatori e i loro padroni. Le ribellioni continuarono e così le spietate repressioni. Infine Thanatos aveva abbandonato e tradito i suoi figli, ed essi cominciarono a venerare altri immortali. Ora che i viaggiatori non erano più malvagi come un tempo anche noi li aiutammo contro la ormai corrotta stirpe di seta. La lotta durò ancora secoli, ma infine i viaggiatori furono liberi dalla schiavitù. Per questo ringraziarono gli immortali, che avevano fatto poco per loro, e non noi, che avevamo combattuto e perso le vite dei nostri fratelli. Ma non molto altro ci si poteva aspettare dai figli di Thanatos. Comunque a questo punto i viaggiatori formarono molte tribù, e iniziarono a vivere quasi sempre pacificamente con i costruttori e i magi nell'ovest, con i giganti nel centro e con i coraggiosi e i cercatori nell'est. La stirpe di seta sconfitta aveva dovuto rinunciare al suo dominio e a molti dei suoi territori, e ora veniva cacciata dai viaggiatori, dai magi e dai costruttori. Quelli di loro che invece avevano scelto l'isolamento e la conoscenza, favoriti da Korotiku, prosperarono in pace.
La Decadenza della Stirpe di Seta e la Grande Magia dei Serpentine
Per diecimila anni l'Impero di Aran continuò a decadere e indebolirsi, fino a che circa trentamila anni fa solo le nazioni pacifiche della Stirpe di Seta erano rimaste nel Nord, mentre l'Impero si era dissolto in piccoli gruppi, e la maggioranza dei suoi abitanti era fuggita di nuovo nell'Astrale. Viaggiatori, magi, costruttori, coraggiosi , cercatori e giganti convivevano pacificamente, e il Nord ebbe molti millenni di pace che veniva raramente turbata. Nel sud intanto i Serpentine continuavano ad aumentare la loro conoscenza della magia, e avevano creato molte razze che usavano come schiavi, finché giunsero al risultato di tutte le loro lunghe ricerche, e furono pronti per agire. Il loro scopo era probabilmente sempre stato questo, vendicarsi degli Immortali e spazzare via le loro creature da Mystara. La Grande Magia era pronta, e i loro maghi migliori si riunirono per compierla. Essa avrebbe dovuto innalzare una barriera fra il Piano degli Dei e Mystara, eliminando in tal modo per sempre l'influenza degli dei. Ma qualcosa non funzionò nella magia. Probabilmente gli Immortali mandarono i loro agenti per farla fallire, o forse il progetto era troppo ambizioso anche per la Potenza dei Serpentine. Comunque la magia fallì, e l'energia che avrebbe dovuto separare i piani ritornò al Palazzo della Magia dei Serpentine. Una grande esplosione devastò la capitale, creando il caos nell'Impero per anni. Noi draghi non ci interessammo della loro sorte, perché essi erano corrotti quanto e più degli Immortali, e nessun beneficio ci avrebbe portato il loro dominio. Ma si dice che Tarym tentò di aiutarli con la sua magia, perché il suo odio per gli dei era più grande di qualunque altra considerazione. Dopo il fallimento della Grande Magia, che fu tentata 20.000 anni fa, l'Impero Serpentine iniziò la sua lenta decadenza. Le razze schiave, naga, uomini lucertola, trogloditi, iniziarono a ribellarsi sempre più frequentemente, e a fondare i loro piccoli regni, indebolendo i territori periferici dell'Impero. Ma la decadenza fu molto lenta, e intanto i Serpentine ricominciarono ad attaccare noi, le sfingi e gli ent, venendo sempre sconfitti.
L'Espansione degli Uomini e il Ritorno dei Rettili Neri
Ne l frattempo nel Nord i costruttori diventavano forti, e maestri nell'arte, e i magi imparavano la magia e si diffondevano in molti luoghi. Lo stesso facevano i viaggiatori con le loro tribù e i loro clan, mentre cercatori e coraggiosi in misura minore allargavano i loro territori. Gli uomini diventavano la razza più diffusa nel nord e colonizzavano ogni luogo, mentre costruttori giganti e stirpe di seta rimanevano contenti delle loro dimore ancestrali. A Davania la decadenza dei Serpentine apriva ai Rettili Neri servi degli Abomini nuovi spazi per agire. Rimasti nascosti agli dei, a noi e all'impero per millenni e millenni ora i Carnifex corrotti tornavano alla luce per spargere il loro veleno. Inizialmente erano molto prudenti, sapendo bene che noi li avremmo cacciati senza pietà se avessero osato manifestare troppo la loro presenza. Ma con il passare dei secoli divennero sempre più potenti e numerosi, finché non ebbero timore alcuno di fondare un regno in superficie, vicino ai nostri territori. Noi andammo numerosi contro questo regno, per sterminare una volta per tutte quella razza maledetta, ma contro ogni nostra aspettativa fummo respinti con gravi perdite. Furiosi e determinati attaccammo i Rettili Neri molte altre volte, ma non riuscimmo a distruggerli. Alla fine i nostri attacchi cessarono quasi del tutto. I Carnifex da parte loro cercavano di non farsi troppo notare e non si avventuravano mai nei nostri territori. Ma dalla loro base nel nord di Davania cominciarono a stabilire avamposti e città nello stesso continente, vicino all'Impero Serpentine, da cui depredavano e si procuravano schiavi. L'impero, incapace di combatterli efficacemente, si ritirò e si richiuse sempre più in se stesso.
I Primi Due Regni degli Uomini, gli Enduk, gli Spiriti Puri e il Popolo Gentile.
Molte cose accaddero 11.000 anni fa, secondo il computo degli Uomini. Molte cose pianificate dagli Immortali giunsero a compimento in questo periodo, in maniera quasi sconvolgente e improvvisa per la lunga vita di noi draghi. I magi si diffusero in molti luoghi del Nord, e stabilirono colonie anche a Davania, in territori non più controllati dai Serpentine. E lo stesso fecero i viaggiatori. I Viaggiatori che vivevano nel continente a nord est, che ora è chiamato Skothar, fondarono un regno basato sulla magia, che chiamarono Thonia. Questo regno si rivelò subito tirannico e corrotto dalla ricerca del potere, e iniziò lunghe guerre contro i cercatori e le colonie dei magi della zona. I cercatori dovettero fuggire più a sud, entrando così in conflitto con i coraggiosi. Infine quando L'Impero di Thonia cominciò a ingrandirsi la pressione sui cercatori li costrinse a cercare nuovi territori, e i meno numerosi coraggiosi furono scacciati da Skothar. Alcuni si stabilirono nelle isole tra Brun e Davania, mentre altri viaggiarono a lungo nell'oceano e infine approdarono in un isola non molto lontana dalla costa est di Davania, e qui fondarono un regno che chiamarono Llhommar. Intanto a Davania Ixion era venuto a parlare con noi, dicendo che grandi minacce stavano per investire Mystara. Egli propose un patto, lui ci avrebbe dato come alleati i suoi figli, gli spiriti che un tempo si erano ribellati alla sua autorità e ora vagavano nell'etereo, e con cui ora si era pacificato. Noi avremmo guidato e difeso i suoi figli, e con loro avremmo combattuto le minacce che stavano per investire Mystara. Riunimmo un concilio di draghi e sfingi, e accettammo. Così gli Enduk, i minotauri alati, si incarnarono su Mystara. Nessuna razza prima e nessuna dopo, nemmeno spiriti puri e popolo gentile, noi abbiamo maggiormente amato. Erano figli di Ixion, che molte volte era stato nostro nemico, ma erano leali e giusti e coraggiosi. Per questo li abbiamo chiamati i Nobili Guerrieri. Gli Enduk vennero a vivere presso di noi e presso le sfingi, e noi insegnammo loro tutto quello che sapevamo, e li aiutammo come nostri figli. Ma altre due razze intanto si incarnavano a Davania, per volere di Auris e Ordana. Gli spiriti puri, che gli uomini chiamano elfi, vennero a dimorare nelle terre degli Ent, protetti e accuditi dalle creature di Ordana. All'inizio essi non fondarono regni né città, e vissero felici e liberi nelle grande foresta. Poco più a nord si stabilì il Popolo Gentile, protetto e difeso dai Primi Nati, e anch'esso non fondò città ne regni, ma visse in pace nelle sue terre. E così antichi piani giunsero a compimento, e ora tutti gli spiriti che dopo la ribellione avevano tanto vagato nell'etereo, si erano incarnati a Mystara. Tutte le stirpi tranne una, quella dei figli di Hela.
La Guerra di Llhommar e Yogh
Llhommar divenne in poco tempo il regno più forte e potente di Mystara, e non tramite la conquista ma grazie alla conoscenza e all'unione del suo popolo. In pochi anni colonizzò molti territori di Davania, convivendo però pacificamente con le colonie dei viaggiatori e dei magi che già esistevano nel continente. Ma intanto anche la potenza di Yogh, il regno maledetto dei Carnifex, cresceva nell'ovest. Inizialmente i Carnifex attaccarono solo L'impero serpentine, e intanto crearono eserciti di schiavi per lanciarsi alla conquista di Davania. E quando furono pronti attaccarono i regni umani dei viaggiatori e dei magi, e presto tutto il Nord di Davania cadde nelle loro mani. Llhommar allora, che temeva per le sue colonie, intervenne, e attaccò i Carnifex con un grande esercito. E mentre gli umani li attaccavano da una parte noi, gli enduk e le sfingi li attaccavamo dall'altra. Così anche se la guerra fu lunga e difficile alla fine i Carinifex furono sconfitti, e assediati nella loro isola. Ma sia noi che i coraggiosi volevamo distruggere questi servi degli Abomini per sempre, e quindi la loro città fu rasa al suolo, e tutti i Carnifex che furono trovati vennero uccisi. Credevamo di aver vinto, senza sapere che molti di loro si erano rifugiati nel sottosuolo. Anni dopo tornarono forti e attaccarono nuovamente i regni umani e le colonie di Llhommar. La loro avanzata su rapida e al loro passaggio lasciarono soltanto distruzioni, ma sia Llhommar che noi draghi combattemmo duramente per distruggere i servi degli Abomini. Un giorno alcuni guerrieri di Llhommar trovarono un artefatto degli Abomini, e lo distrussero. L'ira dei Maledetti non si fece attendere: con una potente magia essi fecero sprofondare Llhommar sotto le onde del mare, uccidendo tutti i suoi abitanti tranne coloro che Ka riuscì a portare nel Mondo Interno. Di fronte a questo la nostra ira e l'ira degli stessi immortali non conobbero confini: gli Immortali iniziarono a far sprofondare lentamente l'isola di Yogh, impedendo allo stesso tempo ai Carnifex di lasciarla, si che essi potessero vedere la propria morte senza riuscire ad impedirla. E noi cacciamo senza pietà e senza fermarci per anni e anni ogni Rettile Nero rimasto a Davania, distruggendo i loro avamposti e le loro città, finché fummo ragionevolmente sicuri che la loro corruzione aveva lasciato il mondo. In realtà in seguito scoprimmo che i servi dei Maledetti non erano tutti morti, e ancora adesso alcuni di loro abitano le profondità di Davania. Ma dalla caduta di Llhommar noi li uccidiamo ovunque li troviamo, per non permettere al loro male di diffondersi.
L'Inizio dell'Impero di Thonia e il Tempo di Pace a Davania. Evergrun.
Llhommar e Yogh furono distrutte intorno all'anno 7000 bc, secondo il computo umano. Per i successivi 1500 anni la nazione di Thonia a Skothar continuò a crescere in potenza, e divenne un impero basato sulla schiavitù, sovrano di tutto il continente. Intanto a Brun il regno dei nani prosperava, e così il Regno Olteco dei lucenti magi. Giganti e Stirpe di Seta esistevano ancora, ma si tenevano isolati dagli umani che erano ormai signori dei continenti del Nord. A Davania l'Impero Serpentine esisteva ancora, ma sempre più decaduto, e le sue province erano diventate nazioni indipendenti dominate dalle razze un tempo schiave, soprattutto diversi tipi di uomini lucertola. I regni umani dei viaggiatori e dei magi nel nord est, e le colonie di Llhommar, sopravvivevano a stento, attaccate di continuo dai rettili e sfinite dalla guerra con Yogh, finché i loro territori si ridussero e molti divennero tribù nomadi e piccoli gruppi di raccoglitori. Intanto Ordana decise che era tempo che gli elfi creassero il loro destino, e li lasciò liberi dalla tutela degli Ent. Nella grande foresta fu allora fondato il regno di Evergrun. Gli halfing, accuditi dai Primi Nati, vivevano in pace nel centro del continente, e nell'est noi prosperavamo insieme alle sfingi e agli Enduk, con solo qualche occasionale e limitato conflitto coi Serpentine. Ma questo periodo di pace doveva presto finire.
Il Ritorno dei Draghi Malvagi
Nel 5500 bc secondo il computo umano, dopo 245.000 anni di esilio, i draghi malvagi tornarono a Mystara, e la trovarono molto cambiata. Non sappiamo perché Colui che è Grande permise loro di tornare. Di certo tutto questo faceva di un piano, ma allora noi legali non lo capimmo, e per molti anni rifiutammo di parlare con lui. Solo ora che sono passati molti secoli riconosciamo la saggezza della sua decisione. Appena giunti su Mystara i draghi rossi, neri, verdi e ramati si trovarono circondati dai regni degli umani, a Brun, lontani dalle nostre terre. Nel tempo passato nel piano dei draghi erano diventati numerosi e forti, e ora non avevano intenzione di disperdersi pacificamente in tutta Mystara. Provarono a contattare i Serpentine, ma videro che i loro figli erano decaduti e inutili, e inoltre non si fidavano dei loro antichi signori. Così dimenticarono i Serpentine ed iniziarono invece ad attaccare gli umani e i nani loro confinanti, e a costruire un regno che chiamarono L'Impero Draconico. Ben presto il Regno dei Nani, Il Regno Olteco e le tribù Neathar dei viaggiatori furono devastati dal fuoco dei draghi. Il terrore si diffuse nel nord, e i regni delle piccole creature sembravano impotenti a resistere al massacro.
La Fondazione del Reame Dorato e l'inizio delle Lunghe Guerre.
Allora io ero un giovane drago dorato, e ricordo bene il giorno che ci riunimmo, per discutere come reagire alle notizie che venivano dal nord. Io e altri quattro dorati sostenemmo che dovevamo combattere i malvagi con ogni mezzo possibile, e riuscimmo ad imporre al Consiglio la nostra opinione. Uniti con enduk e sfingi, fondammo il Reame Dorato di Davania, a imitazione del regno che un tempo avevamo creato per combattere i malvagi. Noi eravamo molto meno numerosi dei draghi malvagi, ma eravamo determinati a combatterli per salvare dallo sterminio oltechi e nani , ai quali ci legava una lunga e mai sopita amicizia. Così iniziarono le Lunghe Guerre. Il Regno Dorato iniziò ad aiutare direttamente Oltechi e Nani, e talvolta anche i Neathar, per tenere a bada l'Impero Draconico. Furono 5 secoli di feroci battaglie, senza quartiere da ambo le parti. Molti di loro e molti di noi morirono in duelli aerei ed estenuanti combattimenti. Ma in questo modo l'avanzata dei malvagi fu fermata, e Oltechi e Nani non furono distrutti.
Gli Uomini Bestia, Thonia, Elfi e Halfing, continuano le Lunghe Guerre
Mentre noi combattevamo i malvagi e oltechi e nani cercavano di sopravvivere, a Skothar Thonia era divenuta un Impero potente e temuto, a cui ogni altro popolo aveva dovuto giurare fedeltà. A parte qualche occasionale guerra per sottomettere popolazioni ribelli, l'impero non aveva rivali, e i campi degli schiavi sostenevano la sua ricchezza. Ma sempre a Skothar, nel 5000 bc, si incarnò l'ultima stirpe dei figli degli dei, gli uomini bestia, o Spiriti Animali, come noi li chiamavamo, figli di Hela. Erano una razza combattiva, ma forse non necessariamente malvagia. La persecuzione di cui Thonia li fece oggetto da subito però ha certo contribuito a trasformarli nella razza malvagia che sono diventati. Nel frattempo a Davania l'Impero Serpentino si era nuovamente fatto aggressivo, ed elfi e halfing si erano alleati per combatterlo. Noi cercammo di aiutarli per quanto ci era possibile, ma in ogni caso la loro alleanza era forte e alla fine l'Impero fu sconfitto. Ma a Brun le Lunghe Guerre continuavano, per altri 1000 anni, con noi gli oltechi e i nani impegnati a contenere i draghi malvagi, fino al 4000 bc.
La Fine delle Lunghe Guerre, Blackmoor e il Millennio della Magia Malvagia
Infine dopo 1500 anni di guerra noi e i malvagi smettemmo di lottare di comune accordo. L'Impero Draconico si accontentò di dominare sui suoi territori e smise di attaccare i nani e gli Oltechi. Ma a Skothar si verificava un evento di grande importanza per il prossimo millennio e per la storia di Mystara. La provincia nord dell'Impero di Thonia, un luogo chiamato Blackmoor, si era ribellata all'Impero ed era divenuta indipendente. Più o meno nello stesso periodo una nave volante venuta da molto lontano era precipitata su Mystara. Gli umani di Blackmoor avevano trovato questa nave, e da questo relitto impararono molte cose. Così ebbe inizio la pratica della Tecnomanzia su Mystara, e la potenza di Blackmoor non fece che crescere continuamente, grazie a questa nuova forma di magia. Noi non ci fidammo mai di essa, e cercammo sempre di evitarla. Il tempo ha dato ragione alla nostra diffidenza verso la Tecnomanzia. Di certo con essa gli umani di Blackmoor divennero potenti e invincibili, e conquistarono tutto Skothar, compreso l'Impero Madre di Thonia. Poi diffusero le loro colonie in tutto il mondo, a Brun e Davania, e vendettero la Tecnomanzia agli elfi e agli oltechi, ai giganti e ai draghi. Ma noi del Reame Dorato non volemmo i loro doni né accettammo mai le loro missioni commerciali, e lo stesso fecero i nani di Brun, che eppure erano avanzati nella tecnica quasi quanto Blackmoor. Nei secoli successivi Blackmoor divenne la nazione più potente di Mystara, e solo gli elfi, che avevano sviluppato la loro tecnomanzia, potevano rivaleggiare con il regno umano. Blackmoor sterminò gli spiriti animali, fino a portarli quasi all'estinzione, e sconfisse chi tentò di opporsi alla sua potenza, tra cui L'Impero Draconico e il decadente Impero dei Serpentine. Dei Regni umani solo il Regno Neathar di Brun riuscì a mantenere un indipendenza dal sistema sociale di Blackmoor, dato che era dominato dai druidi e rifiutava la tecnomanzia che distruggesse la natura. E in tutto questo noi restammo fuori dalla Storia di Mystara, anche quando i nostri alleati del Regno Olteco precipitarono nella guerra civile. Era il tempo di Blackmoor, e i draghi non ne avevano parte.
La massima potenza di Blackmoor e la Grande Pioggia di Fuoco
L'ultimo secolo in cui Blackmoor esistette fu anche il tempo della sua maggiore potenza. L'impero Serpentine, che tentò di opporsi alle sue armi e alla sua tecnomanzia, fu sconfitto, e la sua capitale rasa al suolo. Gli umani costruirono vascelli volanti per viaggiare su altri pianeti, presto imitati dagli elfi, e dominarono ogni luogo di Mystara con la loro magia. Credevano che la loro potenza non avrebbe avuto mai fine, ma sbagliavano, e portarono la rovina e la devastazione su tutte le razze del mondo. Nemmeno noi sappiamo con certezza cosa causò la Grande Pioggia di Fuoco. Sembra che tutto ebbe inizio dal desiderio di vendetta dei Serpentine, sconfitti da Blackmoor, e pare che furono loro a creare una potente malattia che infettasse gli umani, una malattia che doveva essere stata data a loro dagli stessi Abomini, che così poterono nutrirsi del dolore e della paura che sono il loro sangue. Questa malattia rese gli umani folli e aggressivi, spingendoli a rivolgersi contro le altre razze. Ma forse essa non fece altro che far riemergere la natura distruttiva degli umani figli di Atok. Secondo questa teoria dunque la potente arma attivata da Blackmoor fu una conseguenza della malattia, dato che con essa i tecnomanti volevano distruggere per sempre i loro nemici. Ma altri dicono che tutto è stato causato da un piano degli dei stessi, per distruggere le nazioni umane che avevano smesso di venerarli, e si consideravano alla pari di loro. Qualunque sia la verità i vascelli volanti delle colonie di Blackmoor vennero a Mystara per distruggere ogni cosa con le loro magie, e mentre le difese di Blackmoor e di Evergrun tentavano di tenerli a bada i tecnomanti umani attivarono un potente artefatto, che avrebbe dovuto sconfiggerli. Ma qualcosa non funzionò e l'artefatto esplose. Così Mystara fu spostata dal suo asse, terre sprofondarono nel mare mentre altre terre ne emersero, il fuoco devastò intere nazioni ed ogni cosa fu distrutta. Tutto questo fu La Grande Pioggia di Fuoco. Era il 3000 bc secondo il computo umano.
La Devastazione dopo la Grande Pioggia di Fuoco e il Patto di Tregua
Ka e Ordana portarono molti popoli nel mondo Interno prima che il cataclisma colpisse, per salvarli dall'estinzione, come avevano già fatto molte volte nel millennio precedente per salvarli dalla tirannia di Blackmoor. Dopo la Grande Pioggia di Fuoco ogni razza di Mystara si trovò in grande difficoltà, tranne forse i Primi Nati che avevano libero accesso all'Etereo. L'Impero Serpentine fu quasi completamente distrutto, e molto ridimensionato di importanza e dimensioni. Gli elfi dovettero lasciare Evergrun, diventata una landa di ghiaccio e vulcani, e gli halfing poco a nord avevano anch'essi le loro difficoltà, sebbene mitigate dall'aiuto dei Primi Nati. Le colonie umane a Davania precipitarono nelle barbarie, depredandosi a vicenda. Anche il Reame Dorato aveva pagato il suo prezzo. Per diversi anni noi, le sfingi e gli enduk dovemmo far fronte ai cambiamenti climatici, e cercare di porre rimedio alle distruzioni del Cataclisma. Ma nel nord l'Impero Draconico aveva pagato un prezzo ben più alto, le sue terre devastate dalla Pioggia di Fuoco e dai terremoti. Anche il Regno Olteco, già diviso in due dalla guerra civile, fu completamente distrutto, e così il Regno Neathar che si divise in clan e tribù. I nani avevano subito pochi danni apparentemente, ma nei secoli successivi la loro razza si indebolì per effetto della radianza che aveva inquinato la zona, e continuarono a diminuire di numero. Il Regno dei Giganti, devastato dal cataclisma e attaccato da disperate e sbandate tribù umane, cessò completamente di esistere nello spazio di pochi anni. A Skothar Blackmoor non esisteva più, inabissata o divenuta parte del circolo polare, mentre Thonia sopravviveva, anche se ridimensionata e costretta ad adattarsi da un clima temperato caldo a un clima gelido. Il Regno dei Tanagoro e gli altri regni umani si divisero e precipitarono in guerre interne. Così Mystara era stata devastata dalla tecnomanzia. Quando nel Reame Dorato l'emergenza climatica finì e noi vedemmo che gli enduk potevano sopravvivere, molti di noi decisero di lasciarli. Ormai non vi era più motivo per noi che il Reame continuasse a esistere, finita la minaccia dei nostri fratelli malvagi, e così giudicammo meglio che gli enduk potessero decidere da soli del loro destino. Molti di noi, e io fra loro, incontrarono a Brun i draghi che avevamo combattuto. Ma ormai non vi era ragione di proseguire la lotta, dispersi e pochi come eravamo, con di fronte agli occhi una nuova prova della malvagia potenza degli Immortali, e di come essi amassero giocare con le vite e i destini delle creature. Così infine nel 2900 bc secondo il computo umano fu decisa una tregua tra i dorati e i rossi che divenne obbligatoria, e fu poi rispettata, per tutti i draghi di Mystara. Era la fine definitiva delle Lunghe Guerre, e per molto tempo la fine della nostra partecipazione alla storia di Mystara e delle sue creature.
Gli Anni Nascosti dei Draghi
Gli ultimi 4000 anni che sono così importanti per gli umani, che in essi hanno tutta la loro storia conosciuta, non sono niente per noi, solo un momento nell'esistenza di una razza che era presente alla creazione dell'universo. In questi anni tutte le attuali nazioni umane sono state fondate, e noi abbiamo vissuto divisi e solitari, spesso cacciati dalle piccole e giovani razze come relitti del passato, come i giganti, apparentemente destinati a scomparire come i disegnatori. Nel frattempo Kagyar ha fondato una nuova e potente razza di nani, gli elfi e gli halfing hanno lasciato Davania per Brun, e molti imperi umani, Nithia, Taymora, Milenia, Varellya, sono nati e morti. Una razza di maghi umani è giunta a Mystara da un altro piano e ha fondato l'impero di Alphatia, con cui noi non abbiamo mai avuto rapporti, dato che essi erano stati colpiti da un interdetto dei draghi nel loro mondo. La razza dei Flaem, che ha fondato la nazione di Glantri, ha avuto invece rapporti più amichevoli, ma non continui, con noi draghi. Tre nuovi dei draconici regnano ora nel piano dei draghi, Diamante, Opale e Perla, a rappresentare la Legge, il Caos e la Neutralità. E intanto Tarym ha continuato a vivere, e a vagare per il mondo, cercando la potente magia per sconfiggere Atok e gli immortali. E noi, nascosti alla vista delle piccole creature, isolati in remote foreste e montagne, attendiamo non di estinguerci e sparire, ma il tempo per colpire, e riconquistare i cieli che erano la nostra dimora.
Potete trovare molte altre informazioni sull'antica storia di Mystara su http://pandius.com/index.html Dal sito ufficiali di Mystara vengono anche tutte le fonti di ispirazione per la stesura di questa storia.
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