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L'incidente stradale è un fenomeno della circolazione che interessa il moto dei veicoli e delle persone nel tempo e nello spazio. Di conseguenza è regolato da leggi cinetiche, la cui applicazione consente di ricostruire la dinamica delle fasi che si possono definire in: precedente, culminante e successiva. La ricostruzione cinematica fonda i suoi presupposti ideali sull'acquisizione di tutti quei parametri oggettivamente reali e sostanziali che, applicati alle regole del moto, consentono di conoscere quali furono le cause che ebbero la forza di produrre l'evento infortunistico. Per tale esigenza di pratica professionale, si è ritenuto di raccogliere e tradurre in tabelle, schemi e richiami, quanto può interessare chi desidera migliorare le proprie conoscenze di questo specialistico settore. Le tabelle che seguono riguardano i richiami più importanti, oltre all'acquisizione del sito d'urto e all'accertamento dell'equo coefficiente di aderenza (f) tra ruota e strada dei veicolo coinvolti. |
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Un valido esempio di ricostruzione cinematica deve presupporre l'acquisizione e l'attento esame analitico dei seguenti elementi sostanziali: a) esame delle parti meccaniche
cimentate dal contatto dinamico, allo scopo di stabilire l'esatta
angolazione all'urto dei mobili, la relativa risultante d'urto,
l'entità delle deformazioni riportate, correlando il tutto
alle tre fasi citate in premessa; Ovviamente, i riscontri di cui sopra sono condizionati dallo sviluppo di formule cinematiche, attraverso le quali si ottiene, anche, il bilancio energetico e la quantità di energia (in joule) spesa nel lavoro di deformazione. Le formule che seguono, di elementare applicazione, consentono di conoscere il tempo di arresto di un veicolo e la massima velocità in curva, noto il raggio:
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