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la gallina
azzurra
all'amica
che vive nel mio cuore
.
Qualche
tempo fa,
in un paese
fantastico,
viveva
un bambino di nome Marco.
Questo paese
era speciale
perché
aveva tutti i colori sbagliati:
l’acqua
era rosa,
il carbone
bianco,
le foglie
blu
e le galline
azzurre.
Marco era
abituato a questi colori,
che per
lui erano normali,
e non sapeva
che -invece- l’acqua è incolore,
le foglie
sono verdi
e le galline
bianche oppure rossiccie,
o anche
nere.
Marco viveva
felice in questo paese
e il suo
gioco preferito era disegnare:
i suoi
disegni erano bellissimi e coloratissimi.
Venne il
primo giorno di scuola
e la mamma
accompagnò Marco nel paese vicino
dove c’era
una bellissima scuola nuova fiammante.
Lui entrò,
si sedette nel primo banco
ed ascoltò
la maestra che era in piedi vicino alla cattedra.
Diceva:
“Cari
bambini, oggi è il vostro primo giorno di scuola.
Dovete
stare attenti alle lezioni
e svolgere
bene i compiti che io vi darò”.
Marco ascoltava
attentamente e dentro di se’ pensava:
“Chissà
cosa vuol dire svolgere bene i compiti”.
Il giorno
dopo tornò a scuola e quando la maestra disse:
“Bambini
prendete l’album da disegno e i colori,
disegnate
una gallina e coloratela”.
Marco si
mise d’impegno:
disegnò
una bellissima gallina
e poi la
colorò di azzurro.
Dopo si
avvicinò alla cattedra con l’album in mano,
lo porse
alla maestra ed aspettò.
Lei osservò
attentamente il disegno
e poi,
strabuzzando gli occhi, disse:
“Portami
subito il diario che ti metto una nota!”.
Marco ubbidì
e, mogio mogio,
tornò
al proprio banco
senza capire
dove aveva sbagliato.
La sera,
tornato a casa, disse alla mamma:
“Oggi
la maestra mi ha messo una nota sul diario
perché
ho colorato la gallina di azzurro.
Per favore
dimmi dove ho sbagliato”.
La mamma
lo prese sulle ginocchia e gli disse:
“Piccolo
mio, tu vedi le galline azzurre
perché
le guardi con gli occhi della fantasia
ma la realtà
a volte è diversa da come noi vorremmo
e perciò
dobbiamo accettare anche le cose che non ci piacciono”.
Marco pensò
un poco, poi riprese:
“Adesso
ho capito cosa intendeva la maestra
quando
diceva svolgete bene il compito:
le cose
come sono in realtà, anche se non ci piacciono”.
La mamma
sospirò e dentro di se’ pensò:
“ Piccolo
Marco, a volte nella vita
si possono
chiudere gli occhi
e vedere
galline azzurre.
Questo
vorrà dire che nessuno
ti avrà
negato la fantasia”.
Luigina