"Ho
sognato che smarrivo la mia bacchetta magica"
disse Sogno
stiracchiandosi e saltellando da un punto all'altro della casa.
Scese di corsa
alla fonte per lavarsi il viso.
Si tuffo'
in una goccia gelida d'acqua:
"Brrrrrrr
più fredda di quanto pensassi".
Era solita
fare mille capriole e le sue risate giungevano spesso al limitare del bosco,
rompendo il silenzio mattutino.
"La
tua bacchetta, eccola: quando imparerai ad essere piu' ordinata?"
urlò
dalla finestra Desiderio che, cercando le sue scarpine, l'aveva trovata
sotto il letto.
"Si..
si.. uffa.. non ho tempo ora di ascoltare i tuoi rimproveri.. "
rispose frettolosa
la sorellina mentre si preparava per il solito giro di perlustrazione nel
bosco.
Doveva ancora
regolare un conto in sospeso con Jack il folletto burlone che nella notte
si era divertito schiamazzando per ore impedendole di dormire tranquilla.
Desiderio
era sempre la prima ad alzarsi la mattina: era la piu' grande delle sorelle
e faceva loro da mamma.
Era anche la
piu' vanitosa, sempre a specchiarsi e a sistemarsi il vestito,
ad arricchire
la gia' folta chioma di capelli con fiori e ghirlande.
Il bosco stava
poco a poco risvegliandosi: il gufo gia' discuteva animatamente con la
civetta per una questione di spazio,
borbottando
come al solito da primo della classe.
"Non
sei il padrone del mondo, mio caro"
lo rimprovero'
la civetta
"La
convivenza prevede un po' per ciascuno, compresa la colazione del mattino,
e' chiaro?".
"Uhm..
sempre a discutere, voi due?"
si intromise
la piccola Sogno
"Siete
peggio delle mie sorelline .. ih .. ih.."
e con una
capriola fu tra i due contendenti i quali non poterono far altro che sorriderle.
"Si
e' gia' visto Jack questa mattina?
Devo trovare
il modo di fargliela pagare, stanotte ha veramente esagerato!
Non so se
giocava con le lucciole...o le ha scambiate per lanterne.."
"Sono
qui, mia dolce, bellissima fata".
Da una fogliolina
di ninfea galleggiante nello stagno fece capolino il folletto.
"Mi
cercavi?" La piccola chiuse gli occhi, agito'
la bacchetta e...
Jack si trovo'
immerso nell'acqua gelida dello stagno, tra le risate generali.
"Ehi,
ma che modi.. per un po' di trambusto notturno!"
"Ora
muoviti, vieni con me: andiamo verso il fiume a vedere se i piccoli cerbiatti
stanotte sono nati",
disse la piccola
trascinando con se' il folletto ancora tutto inzuppato d'acqua.
Raggiunsero
velocemente il rifugio di mamma cervo: la scena davanti ai loro occhi era
a dir poco commovente.
Un piccolo
cerbiatto stava cercando di tenersi ben saldo sulle proprie zampe,
mentre la
madre amorevolmente lo stava riscaldando col fiato.
"Ohhh
... e' nato ! E' bellissimo, come si chiama?".
"E'
una femmina, si chiama Joy".
...
Non fecero
in tempo a dire un'altra parola che si udirono vicini degli spari.
"I
CACCIATORI ! " disse spaventato il folletto
"Presto,
metti al sicuro la piccola, noi andiamo a vedere".
Un fuggi fuggi
generale avverti' la presenza di quattro cacciatori, dei loro fucili
e di due cani
da caccia che stavano fiutando il terreno.
"Mamma
cervo e Joy sono in pericolo. Qui ci vuole Desiderio."
" Per
tutti i fulmini, chi osa portare scompiglio nel bosco ?"
" Cacciatori?
Fucili? Ma e' cosi' che si divertono gli uomini?
E sono pure
grandi e grossi, quei quattro ! "
"Uhm... vediamo...
noi siamo praticamente invisibili ma abbiamo un grande cervello: Sogno,
ascolta la mia idea".
E cosi' dicendo
le due sorelle si misero a parlottare tra di loro.
Appena sentirono
avvicinarsi i cani, volarono in cima all'albero piu' alto e,
agitando le
bacchette magiche, iniziarono:
"Un,
due e tre..
Terra! Danza
cosi' forte che nessuno riesca a rimanere in piedi...
Vento!
Soffia e sbuffa con tale potenza da far rimbalzare lontano questi cattivoni...
Alberi! Muovete
le vostre fronde ed i vostri rami, intrecciatevi ed abbracciatevi tanto
da formare una selva impenetrabile...
E voi, amici,
tutti al riparo nelle vostre tane, la festa ha inizio... Un, due e tre!"
Quello che
si scateno' di li' a poco fu piu' che il finimondo: Sogno e Desiderio,
divertite e soddisfatte, agitavano a destra e a sinistra le loro bacchette
magiche, osservando i cani darsela a zampe levate e i cacciatori fuggire
gridando
"Aiutoooo!!!
I fantasmi ! Questo e' un bosco maledetto ! Aiutoooo! "
Scappando,
dimenticarono a terra i loro fucili:
Sogno chiuse
gli occhi, sbatte' le ciglia e.... magia ...
le armi vennero
inghiottite dalla terra e spuntarono tanti fiori profumati.
Mamma cervo
e la piccola Joy erano salve.