le favole in disordine

 C’era una volta un grande libro di favole dimenticato aperto da qualche lettore distratto. 
Era un bellissimo libro con la copertina dorata e conteneva più di cento racconti che tutti i bambini conoscono e più di cento illustrazioni ad acquerello dai toni caldi e tenui. 
Da quella distrazione nacque una gran confusione: i personaggi delle favole smarrirono il posto ad essi assegnato ed iniziarono a vagare da pagina a pagina, tra il caos e lo stupore generale.
Fu così che il burattino Pinocchio, diretto verso il paese dei balocchi, si imbatté  nella casetta della nonna di Cappucetto Rosso. Si cibò delle leccornie che trovò nel cestino della merenda e si addormentò nel lettone della vecchina. Immaginate il Lupo Cattivo nel vedere Pinocchio anziché la nonna in carne ed ossa! Se ne andò a gambe levate, rabbrividendo al pensiero di dover mangiare un pezzo di legno: il suo stomaco non avrebbe retto quel lungo naso.
Decise quindi di mettersi alla ricerca dei Tre Porcellini, ignaro però del fatto che i fratellini, andati a far legna nel bosco, erano entrati per errore nella casetta di Biancaneve e i Sette Nani. La Strega Cattiva, giunta con la mela avvelenata, ebbe un malore nel vedere che i nanetti erano diventanti dieci!
Passò di lì nel frattempo il servitore del Principe Azzurro che si recava in paese alla ricerca della fanciulla che al ballo aveva smarrito la scarpetta di cristallo. Vide la strega a terra e le fece calzare la scarpina e, magia delle magie, la vecchina si trasformò in una bambina dai bei riccioli d’oro, la dolce Alice del paese delle meraviglie. 
La confusione era diventata talmente insostenibile che il Gatto con gli stivali si ritrovò imbarcato sulla nave di Capitan Uncino, ma proprio non sopportava quel Campanellino che continuava a tirargli i baffi e a fargli mille dispetti.
E fu proprio in quel frangente che la nave andò a cozzare contro la balena la quale non ospitava nella pancia il caro Geppetto bensì Hansel e Gretel. I due fratellini, infatti, in volo sul tappeto magico alla ricerca della casina di cioccolato e marzapane, si imbatterono in un forte vento da sud, precipitarono in mare e furono inghiottiti dalla grande balena.
Tutti questi personaggi non sapevano proprio più che fare, l’unico loro desiderio era quello di tornare ad essere gli eroi per tanti altri piccoli lettori.
Decisero allora di chiedere aiuto al Genio della lampada ma purtroppo era nella foresta alle prese con la spada nella roccia. 
Che fare? Sembrava una situazione proprio senza via d’uscita. 
Tutte le fate e tutti i maghi si riunirono allora attorno alla tavola rotonda e decisero che l’unica soluzione era assolutamente richiudere in tutta fretta il grande libro  per porre fine a tutto quel disordine.
Arrampicandosi a fatica tra le pagine, essi videro una fanciulla intenta a scrivere un racconto per i suoi amici bambini. Con tutto il fiato che avevano in gola,  insieme la chiamarono: “Greta! Greta! Aiutaci! Richiudi il libro, per favore, rimetti ordine nelle nostre fiabe! Spicciati, fai presto!”
Non vi dico il mio stupore! Non credevo ai miei occhi: sbalordita ed incuriosita mi avvicinai a quelle minuscole creature sbucate dal grande libro e, ascoltate le loro richieste, lo richiusi in fretta e furia e rimasi in silenzio ad ascoltare: tutto taceva.
Tornai ad sfogliarlo e vidi che erano tornati tutti al loro posto, tutte le pagine ben ordinate, pronte ad essere lette e rilette.
Lo riposi nello scaffale insieme ad altri volumi e, sorridendo ed ancora alquanto incredula come se si fosse trattato di un sogno, tornai al mio posto con un’idea che mi balenava in testa.
Detti un ultimo sguardo alla libreria e mi ritrovai a scrivere così: “C’era una volta un grande libro di favole dimenticato aperto da qualche lettore distratto…”

Greta Blu