Tutto cio’ che lo
circondava, nonostante fosse fonte di ricchezza, era avvolto da un manto
grigio
che ne faceva perdere il reale valore.
Gli animali, poi, sentendosi trascurati
non producevano come dovevano, nei campi il frumento e le verdure
stentavano a crescere, gli alberi erano rinsecchiti e privi di frutta ed
il pozzo era spesso con poca acqua tanto che il contadino riusciva a malapena
a lavarsi.
Tutti gli abitanti della fattoria lo avevano
soprannominato “il contadino di pietra”
L’uomo non riusciva a capire come mai
tutto questo accadeva: gli alberi venivano curati, i campi concimati, gli
animali nutriti ed il pozzo costantemente riempito.
Ma non sapeva che tutto questo era
dovuto alla freddezza dei suoi sentimenti, alla mancanza di bonta’ e di
amore.
...
Un bel giorno pero’ gli animali,
gli alberi e pure il pozzo
si riunirono nei campi perche’ volevano discutere con il contadino
e fargli capire che non aveva sentimenti, o pochi comunque ne dimostrava.
Attesero pazienti tutta la notte.
All’alba quando l’uomo si alzo’ non vide
ne’ animali,
ne’ alberi e nemmeno il
pozzo.
Si senti’ vuoto e perso: pensava di essere
stato abbandonato e fu preso dal panico.
Ando’ a controllare se anche i campi lo
avevano abbandonato.
Con grande stupore e gioia vide che erano
tutti li’ ed aspettarlo.
“Noi siamo tristi
perche’ tu non ci doni amore, mai un sorriso,
mai una parola buona,
un complimento"
"Nulla di nulla.
Mai.”
dissero insieme
il gatto
il cane
i pulcini
Il contadino, preso da sgomento, cadde
in ginocchio e piangendo spiego’ loro che ci teneva molto alla fattoria
e a tutti i suoi abitanti e non avrebbe mai pensato che avessero desiderato
tanto sentire i suoi sentimenti.
Da quel giorno, l’uomo imparo’ la lezione
e seppe mostrare amore in tutto quel che faceva.
E fu cosi’ che le mucche
diedero il latte piu’ prelibato del paese,
le galline
le uova piu’ grandi e saporite.