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Lacrime di stellina Grestel


Ogni stella e' un grande sole nel cielo infinito.

I bambini le vedono piccole, che brillano discrete, perche' sono lontane, ma invece siamo grandi e piene di energia. 

Siamo tante e a volte ci sentiamo sperse in questo enorme cielo, ma ognuna di noi ha alcune stelle che sentiamo vicine e alle quali siamo molto affezionati. Grestel e' questo per me. 

Siamo gruppi di amici e di amiche e se i bambini della terra guardano bene, nelle notti scure e senza luna, sedendosi sul prato con gli occhi in alto, alcuni gruppi sapranno riconoscerli, le costellazioni. 

Vedranno il Grande Carro, oppure il Sagittario, e tante tante ancora. 

Grestel e' una di noi, una stellina adorata che brilla vivace nel suo pezzo di cielo. 

E' bravissima a raccontare delle storie e adora sapere che i bimbi la guardano. 

I bambini sanno che se osservano il cielo attentamente, una stellina apparira' ai loro occhi speciale, perche' guardandola, dentro di loro, ascolteranno una bellissima favola. 

Questa notte ho visto Max, un bimbo molto sensibile e dolce, sedersi sul dondolo del giardino ad osservare le stelle. 
Spesso Grestel gli faceva vivere tante gioie ed emozioni raccontando le sue favole. 
Ad un certo punto ho visto gli occhi di Max spalancarsi e fissarla. 
Ho attivato tutti i miei sensi, anche le stelle li hanno, anche se sono diversi da quelli dei bambini, per ascoltare cosa diceva Grestel al bambino.

"Mi dispiace Max, io ti voglio molto bene bimbo mio, ma oggi non riesco a raccontare nessuna favola." Il luccichio di Grestel appariva piu' tenue, ed io, che voglio molto bene a quella adorabile stellina, ne ero preoccupato. 
Sono rimasto in silenzio assoluto ad ascoltare, per non disturbarli.

"Stellina" rispose l'amico con il pensiero "questa sera mi sentivo triste.
Ma cosa ti e' successo?"

"La grande stella che mi e' vicina, e mi ha insegnato come ascoltare il cielo, le stelle e i bambini, ha cominciato ad espandersi per seguire il corso della vita, tra non molto si trasformera' per sempre, ed io non potro' piu' parlare con lei. 
Questa cosa mi riempie di tristezza. Adesso lei sta soffrendo e io soffro con lei, quindi non riesco a raccontarti una favola."

"Ti sei fatta male? Posso darti un cerotto, so dove la mamma li tiene, vado in casa e te lo porto subito."
Rispose Max scattando in piedi, con il desiderio di poterla aiutare.

"Purtroppo non serve un cerotto, e poi non saprei dove appiccicarlo.
Quando ti fa male il cuoricino e piangi ci puoi mettere un cerotto per farti passare il male?

Certi mali non possiamo curarli con un cerotto." Rispose Grestel

Max, che era intelligente e sensibile, capi' che il male era diverso e si dispiacque di non averlo capito prima.
Ma voleva bene a Grestel e voleva aiutarla.

"Quando e' morto Billi, il mio cagnolone, io ho pianto tanto.
La mamma mi ha consolato e mi ha regalato Boby, e adesso non piango piu'.
E' vero che se penso molto a Billi mi viene ancora da piangere. 

Quando succede corro in giardino a giocare con Boby e mi metto a ridere perche' e' molto buffo." Era contento Max, questo avrebbe certamente risolto il problema. 
Grestel sorrise, era davvero dolce quel bambino e gli stava dimostrando che le voleva davvero bene. 
Certo non poteva sostituire la grande stella con un'altra stella, questa era una sciocchezza, ma l'affetto di Massimo era davvero un cerotto dolce sul suo cuore.
Ma Grestel era una stellina birbantella, voleva capire bene le cose.

"Ma Billi non c'e' piu' adesso. Non puoi giocare e ridere con lui. Tu stesso hai detto che se ci pensi ti viene da piangere." Ripose Grestel . 

Massimo era dispiaciuto, neanche questo aveva aiutato Grestel.
Rimase in silenzio senza sapere cosa altro fare per curare il male della sua stellina preferita. 
Si rassegno' e chiese:
"E' molto grave se piangiamo perche' abbiamo male nel cuoricino?" 
"Certo che no Max, le lacrime aiutano a capire cosa e' importante per noi, quali stelline o persone contano davvero nella nostra vita. 
Se piangiamo per una stella vuol dire che le vogliamo davvero bene.
Quando hai pianto per Billi hai capito che gli volevi molto bene."

Max era perplesso " Ma allora capiamo che vogliamo bene a una persona quando si trasforma e non parla o gioca piu' con noi." Pensava a voce alta. " In effetti non mi ero accorto di quanto bene volevo a Billi prima che morisse." Rimase in silenzio, pensando a quanto aveva detto.
"Questo non mi sembra assolutamente giusto stellina!" Disse alla fine con enfasi. 
Anche Grestel rifletteva sulla cosa. 
Chiuse gli occhi e penso' intensamente di non vedere piu' Max.
Un improvviso brillio luccico' su di lei, era una lacrima di stella che cadeva.

"Hai ragione Max" disse Grestel commossa " non e' giusto questo. 
Quando stiamo con chi amiamo diamo tante cose per scontato: le carezze, le parole dolci, le favole. 
Forse dobbiamo allontanarci un poco, pensare a loro, capire quanto bene ci vogliono e quanto ne vogliamo loro. 
Allora se il cuoricino fara' male e piangeremo, sapremo che sono davvero importanti e uniche per noi."
Max ascoltava assorto quello che Grestel raccontava dentro di lui.
La voce della mamma lo fece trasalire, era ora di tornare a casa.

"Devo rientrare stellina" disse dispiaciuto. 
"Ma cos'e' quel brillio che e' apparso su di te?" chiese stupito.

"Una lacrima, perche' so che mi mancherai e la lacrima mi fa capire quanto ti voglio bene. Buona notte Max", rispose Grestel, ma a dispetto della lacrima che brillava forte, si sentiva felice perche' lui le aveva insegnato una cosa molto importante. 

Dobbiamo ascoltare le nostre lacrime, ci aiutano a stare attenti alle cose davvero importanti, all'affetto di chi ci vuole davvero bene.

"Buona notte stellina. Credo che piangero' un poco pensando che domani mattina non sarai con me. Poi pero' saro' felice perche' domani notte ti ritrovero'." 
Una lacrima gli scese sulla guancia mentre apriva la porta per tornare a casa.
Grestel era ancora triste, tanti luccichii brillavano su di lei.
Ma mentre le lacrime di stella brillavano, gia' pensava a come insegnare a tanti bambini quello che aveva imparato da Max.

Un luccichio intenso apparve in un'altra parte del cielo, poi ancora un altro. Non preoccupatevi, sono le mie lacrime mentre chiudo gli occhi e penso a Grestel lontana da me. 

Adesso li riapro, ho gia' capito quanto bene voglio alla stellina Grestel. 

Felix


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