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Dappertutto
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per affrontare , con i bambini , il tema degli abusi ai minori
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Un giorno la Fata Turchina, con in testa quel suo buffo cappello a punta e quel vestito lungo fino ai piedi, usci' dalla favola di Pinocchio per trascorrere altrove una meritata vacanza, visto che il burattino si era trasformato, come tutti sappiamo, in un bravo bambino.

Stanca per il viaggio, si sedette sul ramo di un albero a riposare e poiche' il caldo afoso di quei giorni era insopportabile, comincio' ad agitare dinanzi al viso una leggera fogliolina come fosse un ventaglio.

“Come si chiama questo posto?” 
domando' ad un  pettirosso che stava sistemando il suo nido.

“Si chiama DAPPERTUTTO”
, fu la risposta.

“DAPPERTUTTO? Ma che nome strano, mai sentito: cosa significa?”
chiese meravigliata la fatina.

“Significa che le cose che succedono qui sono uguali a quelle di tutti gli altri paesi del mondo, ne’ più ne’ meno” 
disse l’uccellino, e riprese:
“C’è il bello e il brutto, il buono e il cattivo, il vero e il falso come ovunque, ecco tutto”.

“Ohh, capisco. Anche le persone sono cosi' ?”.

“Certo, anche le persone”.

Continuando a farsi aria, la fatina si guardò intorno e vide un gruppetto di bambini che giocavano allegramente in un prato e spontaneamente disse: “Come sono felici quei bimbi”. 

“Certo, a vederli così sembrerebbero felici” sussurrò il pettirosso.

“Ma cosa dici! Tutti i bambini lo sono ! 
Nelle favole c’è sempre un lieto fine, ricordi? … E vissero felici e contenti!”
sbottò la fata.

“La realtà non è una favola: coi tempi che corrono, poi.. 
Le persone sono sempre impegnate nel lavoro e a fare tanti soldi, ad apparire importanti e famose e tante volte, troppe, si dimenticano che i bambini vanno seguiti affinché crescano bene”.

E il pettirosso continuò:

“Io non lascio mai i miei piccoli soli, 
potrebbe arrivare qualcuno e 
far loro del male o portarmeli via,
un colpo di vento forte e buttare a terra il nido. 
Il mio dovere è stare attento che 
non accada nulla di spiacevole alle mie creature.”

“Anche nelle favole la cura dei piccoli è molto importante!”
replicò la bionda fata. 

“Pensa per esempio allo stesso Geppetto:
vuole tanto bene al suo figliolo e ha fatto di tutto per farlo diventare un bravo bambino.

Però a dire il vero  ci sono anche dei personaggi proprio per niente buoni: Mangiafuoco, la Strega di Biancaneve, il Lupo Cattivo di Cappuccetto Rosso”.

“Vedi che dico il vero?”
rispose il pettirosso svolazzando da un ramo all’altro. 
“Ecco perché bisogna prendersi cura dei figli ed insegnare loro a capire la differenza tra bene e male. 
Solo un genitore attento e presente può riuscirci”.

“Mah.. mi sembra che questa vostra vita reale sia alquanto complicata: io ho avuto a che fare con nasi che si allungano, grilli parlanti e balene, ma qui da voi sembra proprio si sia perso il buon senso se ci sono persone simili, o sbaglio?”
commentò la Fata Turchina dandosi una aggiustatina al vestito.


“Purtroppo è così”
rispose il pettirosso,
“e lo conferma il fatto che ci sono dei bambini che la notte fanno dei brutti sogni.
Io li sento piangere dai loro lettini e divento tanto triste perché non so cosa fare per aiutarli.
Allora volo fino alle loro finestre e cinguetto piano piano, come fosse una ninna ninna”.

 

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“Quali brutti sogni ?” 

domandò sorpresa la fata. 


 
“Ci sono degli adulti che a volte fanno del male ai bambini: li obbligano a giocare in modo non adatto a loro che sono piccoli. 
Queste persone addirittura fanno credere ai bambini che vogliono loro tanto bene, ma è assolutamente falso. 

Io da questo albero vedo tutto e sento tutto”, 
disse tristemente il pettirosso e continuò:
“Da che mondo è mondo il piccolo deve stare con il piccolo, il grande con il grande. 
Se viene a mancare l’armonia ecco che i bimbi si spaventano, piangono di notte e fanno tanti brutti sogni”.

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“Se mi dici chi sono questi cattivi con un potente incantesimo li trasformo tutti in rospi ! 
Non si deve fare del male ai bimbi, che brutta storia è questa ?” 
replicò la Fata Turchina, mentre già armeggiava con la sua luccicante bacchetta magica.

“Magari fosse così semplice! Il fatto è che non si riesce neppure a capire chi sono e dove abitano. Sembrano persone per bene, rispettabili, educate ed invece sono tanti lupi cattivi, ecco cosa penso di loro!” 
sbottò il pettirosso andandosi a posare accanto alla fatina.

“Ma i bambini devono dirlo ai loro genitori!”
riprese la Fata molto preoccupata per ciò che aveva sentito
“Bisogna fermare subito questi individui e qualcuno deve insegnare ai piccoli a difendersi, a scappare, a dire forte NO: 
ma devo arrivare io dal mondo delle favole per dirvelo, acciderbolina ?” 


Tutta accaldata in viso per lo sdegno nel sentire certe storie assurde, la fatina prese la sua bacchetta magica, la alzò verso il cielo e pronunciò una frase tanto dolce che diceva così:

Girotondo d’amore per i bimbi del mondo
tutti per mano a danzare in tondo
amati, protetti e rispettati
i brutti pensieri per sempre allontanati !

E come d’incanto, dalla bacchetta magica fuoriuscirono tante stelline d’argento che, facendo allegre piroette,  si diressero verso tutte le case dei bambini, DAPPERTUTTO.

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“ Mai visto niente di simile!” 
esclamò il pettirosso agitando il capo. 
“Del resto, la fata sei tu, a te è permessa ogni stramberia. 
Ma dimmi: cosa pensi di aver risolto ? Il male è scomparso, ora ?” 

Rispose dolcemente la Fata:
“Il male non si sconfigge certamente con le mie stelline magiche, ne’ con un incantesimo.
Il male e la cattiveria si combattono con la fiducia, la speranza e con tanto coraggio, tutti insieme. 
Ogni bimbo ora ha una stella sul cuscino che illuminerà le notti buie, così non avrà più paura di addormentarsi. 
La luce darà la forza a lui di raccontare e ai suoi genitori di aprire gli occhi”.
 

“Si e' fatto tardi, ora, devo tornare a casa” 
disse la fatina 
“Mi raccomando: controlla tu bimbi e stelline, e' chiaro? 
Quando tornero' a trovarti dovrai spiegarmi per filo e per segno tutto ciò che e' successo!” 
e cosi' dicendo fece un saltino e si trovo' a svolazzare in cielo.

Il pettirosso annui'  e, salutandola, aggiunse:
“Quando torni vorrei poterti dire solo una cosa, fatina cara: che i bambini finalmente possono correre liberi nei prati, con in mano il filo di un aquilone, che tutto e'  tornato bello, pulito, che il cielo sopra di loro risplende dei colori di un arcobaleno. 
Spero di dirtelo presto, molto presto…. “.

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Greta
con la consulenza del Dott. Sergio De Martino
le illustrazioni sono di Erika , da stampare e colorare...


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