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Nocciòlo
o Nocciuòlo (corylus avellana).
Arbusto delle
betullacee, alto fino a circa 5 m, con fusto ramificato
dalla base; i frutti
(nocciòle), riuniti in gruppi di due-cinque, sono avvolti
ciascuno da una brattea tubulosa, pubescente e sfrangiata.
In Italia è comune in tutto il territorio come pianta
spontanea nel sottobosco di latifoglie e aghifoglie, ed è
anche coltivato per la produzione delle nocciòle; nell'Italia
settentrionale si coltivano il nocciòlo di Dalmazia (Corylus
maxima) e il nocciòlo di Turchia o di Costantinopoli (Corylus
colurna), originari della
penisola balcanica. |
Nocciòle o
Nocciuòle (nuceola).
Il frutto del
nocciòlo, di forma rotonda od ovoidale e talvolta angolosa,
avvolto in parte da un involucro
fogliaceo; il seme, detto anch'esso nocciòla, si consuma
fresco o secco e si usa largamente nell'industria
dolciaria (sotto forma di farina aggiunta alla polvere di
cacao). Nocciòle tostate (v. foto), poste in commercio come
frutta secca. La nocciòla ancora verde si chiama
nocchia. |
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