Numero 167
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I FIUMI DI PORPORA
***
spoiler alert: level 2

Non vorrei fare dei paragoni un po' esagerati, ma a me Jean Reno ricorda tanto un altro Jean del cinema francese, Jean Gabin. Ed il film deve molto alla sua presenza, secondo me. Intendiamoci: è un film onesto, un bel thirller dove di sangue, morti e pestaggi se ne vedono (anche troppi, ai due protagonisti... dopo il primo sarei andato in ospedale per una settimana, loro girano indisturbati facendo centinaia di km in auto. Per gli amanti del termine "americanata", visto che il film è francese cosa volete dire ora, che è una FRANCESATA?).
Comunque il film non è straordinario, perchè è troppo "affrettato", molte cose vengono accennate, molti personaggi non vengono spiegati troppo, e ciò da abbastanza fastidio.
Anyway, se vi mancano tanto dei thriller da andare vedere al cinema, andateci (magari al Ciak, che costa solo un deca) perchè l'ora e 40 vi passa velocemente e tutto sommato in modo divertente.
Ah, a proposito: il film è un po' truculento. E poi non dite che non vi ho avvertito.

DA TENERE: Il faccione di Jean Reno. Veramente un tipo bislacco, ma di grande effetto.
DA BUTTARE: Va bene che i pestaggi piacciono al regista (Mathieu Kassovitz, il regista de "L'odio": altro film, altra pasta, altra sostanza), però qua abbiamo esagerato nella frequenza (troppi, troppo pesanti ed in troppo poco tempo. Si passa metà del film a chiedersi: "Ma come cazzo fa a stare in piedi? Ma come cazzo fa a correre? Ma come cazzo fa a sparare?").
NOTA DI MERITO: Belle le ambientazioni alpine.
 

L'autore che vi saluta è il Gioda.
 

LEGENDA:

    @ 'na bella merda
    * lasciare perdere
   ** cosi' e cosi'
  *** da vedere
 **** grande
***** capolavoro

spoiler alert level: livello di attenzione per eventuali particolari della trama presenti nella recensione;
level 0 = livello minimo, vai tranqui.
level 5 = livello massimo, l'archetipo del gossip.