PIANOSEQUENZA
Titolo originale:
Pianosequenza
Nazione: Italia
Anno: 2004
Genere: Drammatico
Durata: 123'
Regia: Louis Nero
Cast: Daniele Savoca, Giorgia Cardaci, Sax Nicosia, Carlo Gerbino, Flavio
Sciolè, Lola Gonzales, Aldo Rendina, Pietro Di Legami, Simona Nasi, Tiziana
Catalano
E' difficile estrarre una trama da questo film. Diciamo che di base è la storia
di uno scrittore che non riuscendo a concludere il suo libro per ottenere la
cosiddetta "svolta", perde la proprio donna...
E' un film italiano coraggiosissimo, apparentemente ermetico. Girato a Torino in
due ore, infatti la caratteristica di questo film, è che non esiste il montaggio
e come da titolo, è girato in pianosequenza con una videocamera digitale. E'
forse il primo lungometraggio al mondo girato con questa tecnica, perchè in
alcuni film son già state girate scene in pianosequenza, ma mai più lunghe di 20
minuti. Hitchcock ha girato "Nodo alla gola" in apparente pianosequenza (apperente
perchè in realtà il montaggio c'era ma solo agli occhi più esperti...) e inoltre
il film si sviluppava in una stanza, invece in questo caso, si hanno cambi
d'ambiente, luogo e atmosfera, ma sempre rispettando la pianosequenza.
Come dicevo prima, la trama non è semplice da definire perchè in realtà il film
riprende più storie separate, ma unite da casualità che a cerchio si richiudono
sul protagonista iniziale.
La telecamera passa da un personaggio a un altro come se fosse una mosca che
segue e scruta le persone, da una storia all'altra e così torna indietro in modo
apparentemente casuale, per poi tornare al punto di partenza.
E' sicuramente un film che divide, c'è chi lo reputerà capolavoro e chi due
semplici ore di noia mortale. La trama è un pò surreale, evidenziata da luci
sempre soffuse, parlati pacati quasi forzati che spesso non si capisce se sono
riflessioni o discorsi con l'altra persona. Nel mezzo delle scene trovimo i
protagonisti che fanno monologhi diretti alla telecamera con moltissime
citazioni di scrittori e filosofi del passato, come se stessero esternando il
proprio pensiero, anche se in realtà non fanno altro che dare risposte a ciò che
si sta per vedere.
Ho letto alcune recensioni e il film è stato fortemente silurato, nonostante a
Venezia abbia avuto grandiosi consensi (strano). Ovviamente, i soliti ignoranti
hanno accostato il film ai lavori di Lynch, mettendoci di mezzo il fatto che è
un lavoro sperimentale che lascia poco al fatto di essere un film e come al
solito mi rendo conto che in Italia, le recensioni le fanno persone che non
vedono al di la del proprio naso... siamo a livelli bassissimi di valutazione
"Film strano = Film alla Lynch"... pietà
Il regista stesso dichiara di essere un amante di Lynch come sceneggiatore,
infatti il film riprende alcuni soggetti e immagini Lynchiane (anche se in
realtà sappiamo che molte figure usate da Lynch, hanno origine mitologica,
filosofica o altro, non sono sue creazioni), ma il film non è assolutamente
"alla Lynch". Ritroviamo dei riferimenti, come per esempio, il coniglio
messaggero che riporta al cortometraggio "Rabbits", strani esseri mascherati che
osservano, ma sono frutto della mente come in "Twin Peaks", una bionda frustrata
dai suoi pensieri che mischia il sogno alla realtà come in "Mulholland drive",
il linguaggio figurato, come il taxi che ha diverse forme ma è guidato sempre
dallo stesso autista, le televisioni sempre fisse su un'unica immagine come se
il tempo fosse fermo e così via...
L'inizio è indubbiamente spiazzante e soporifero, ma solo perchè bisogna
adattarsi al film vistro che è fuori dal comune, ma poi come la trama si
infittisce, si scopre e ci si abitua al meccanismo che lo regola. E' solo
l'impatto iniziale dannoso perchè non è il solito film e il 90% del pubblico
italiano poco gliene frega di adattarsi a questi esperimenti cinematografici
(ricevendo tutta la mia compassione e pena, visto che si perdono dei capolavori )
Il film farà pur schifo alla massa, ma in definitiva mi è piaciuto, premio il
coraggio e la voglia di sperimentare qualcosa di nuovo. In Italia siamo così,
prima ci si lamenta che tutto è uguale, poi quando qualcuno osa si va a cercare
ogni minima stupidaggine per dire che il nuovo prodotto è una merda. Pensiamoci.
Per me 7. Senza contare che nonostante il film sia stato girato in due ore,
penso abbia un background di preparazione allucinante, sia da parte degli attori
che non potevano sbagliare le battute o i tempi, sia da parte del regista stesso
che praticamente doveva "improvvisare" le inquadrature.
Unico appunto negativo, va fatto alla locandina... il culo in locandina attira,
quindi è una mossa a tradimento, una scorciatoia, che va contro il coraggio
dimostrato nel film.
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