ERASERHEAD
La mente che cancella
Titolo originale: Eraserhead
Paese: USA
Durata: 90 min. (b/n)
Genere: Drammatico, Fantasy, Horror
Data di uscita: 01 Gennaio 1977
Regia: David Lynch
Sceneggiatura: David Lynch
Protagonisti: Jack Nance, Charlotte Stewart, Allen Joseph, Jeanne Bates,
Jennifer Chambers Lynch
La trama è semplice, ma nonostante ciò particolare.
Hanry (il tipo dalla bizzarra pettinatura nella locandina) vive in una
piccolissima stanzetta, arredata con un letto e qualche armadio. Viene invitato
a pranzo dalla famiglia della sua ragazza e li, dopo un curioso pranzo, scopre
di essere diventato padre di una "creatura". Sarà costretto a sposarsi e
convivere con la moglie e la creatura che non farà altro che lamentarsi, creare
problemi e far scappare la moglie di casa per la disperazione.
Eraserhead è il classico film sconsigliato a chi non ha voglia di stare a
pensare di fronte allo schermo oppure prende il cinema come passatempo per una
serata alternativa, perchè sarebbe come gettare le perle ai porci.
In tutto il film di circa un ora e 25 minuti, ci sono al massimo 5 minuti di
dialogo. Il resto sono, musiche suoni, immagini che si alternano apparentemente
senza logica.
E' un film che ha mille interpretazioni, si muove per metafore, sfrutta il gioco
realtà-sogno (più che sogno delirio mentale). La realtà è comandata dalla mente
malata di Henry che lo porta a vivere e a comportarsi in maniera fuori dal
comune. Nei suoi deliri mentali invece vive appieno la sua mente malata, con
visioni e disagi.
E' un continuo alternarsi di figure da decifrare, non ha dialoghi quindi sfrutta
appieno la comunicazione dell'immagine e del suono, il regista comunica con lo
spettatore, è martellante, pesante psicologicamente, sembra quasi un film
inutile che non racconta niente, un film para-avanguardistico in bianco e nero
con immagini prive di significato, filo logico e dai contenuti indipendenti, ma
il bello è che a tutto c'è una spiegazione logica che risiede nello studio dei
comportamenti della mente umana e delle sue potenzialità. Alla fine il film ti
lasci ammutolito, ti carica di immagini all'eccesso fino a farti scoppiare la
testa e svuotartela facendoti pensare "Ma cosa ho visto?"
Si parla di mente che va a deteriorarsi, ad autodistruggersi, quindi bisogna
uscire dagli schemi classici del film perchè si deve rappresentare e comunicare
un concetto che ha radici nell'astratto, è necessario usare immagini slegate
dalla realtà.
Non è possibile definire un genere di appartenenza perchè il film ha diverse
chiavi di lettura e diversi spessori concettuali. Potrebbe essere fantastico,
horror o persino drammatico.
Si vivono le sensazioni di Henry. Il film è perfetto, è il capolavoro di Lynch
nonchè uno dei miei film preferiti
Alcune immagini tratte dal film:
E' un film difficile da trovare in Italia e non è stato doppiato in italiano (è
anche inutile doppiarlo)
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