Ideali e pensieri positivisti
Un movimento culturale complesso caratterizzato da: la consapevolezza della crisi storica che la cultura e la società europea devono affrontare dopo la rivoluzione francese; la necessità di creare un ordine nuovo, un mondo nuovo attraverso riforme graduali. Il termine positivo significa scientifico, viene diffuso da Comte ma è usato la prima volta da S. Simon. Positivo è tutto ciò che reale effettivo sperimentale. Il positivista deve dedicarsi alle ricerche accessibili all’intelligenza umana, tralasciando tutto ciò che è metafisico.
I tratti fondamentali del positivismo:
1) la scienza è l’unica conoscenza valida e possibile, il metodo scientifico è l’unico metodo valido, ci si deve attenere soltanto a ciò che è osservabile e deducibile da ciò che è osservabile
2) solo il sapere e i procedimenti della scienza sono concreti
3) il metodo della scienza è l’unico metodo valido quindi deve essere applicato anche nelle scienze umane 4) esiste uan divisione del lavoro fra scienza (compito di fornire la conoscenza empirica della realtà) e filosofia( compito di analizzare le leggi generali che vengono scoperte dalle scienze) 5) la scienza è un fattore di progresso storico e di sviluppo della società umana, quindi strumento per riorganizzare la vita sociale.
Positivismo sociale [Comte]: nasce dall’esigenza di porre la scienza a fondamento di un nuovo ordine sociale e religioso
Positivismo evoluzionistico [Spencer]: estende a tutto l’universo la legge dell’evoluzione che Darwin aveva scoperto nell’ambito biologico.
COMTE Nella storia si distinguono due epoche, critiche(età moderna) e organiche(medioevo). Lo scopo del sistema sarà quello di fornire le basi sociologiche servendosi della scienza. Per fondare il sistema bisogna conoscere la storia. Individua così la legge dei tre stadi che permette di ricostruire la società: 1)stadio teologico o fittizio(teocrazia): l’umanità è dominata dalla fantasia e per darsi una spiegazione dei fenomeni naturali ricorre a delle entità o a delle divinità presenti nella natura, di cui i fenomeni naturali sono la manifestazione. 3 forme di religione: feticismo, politeismo, monoteismo. 2)stadio metafisico astratto(monarchia): alla fantasia si sostituisce la ragione e alle entità divine si sostituiscono le essenze. Questo è uno stadio negativo perché dissolve quelli che sono i principi teologici che sono alla base della morale e della politica. 3)stadio positivo, scientifico o razionale(sociocrazia:basto sulla sociologia): respinge le entità divine e le essenze metafisiche. Costruisce un sapere basato sull’esperienza. Qualsiasi conoscenza per risultare vera deve essere interamente basata sull’esperienza e quindi soggetto a verifica sperimentale(metodo di Hume). Il concetto di scienza che emerge è quello di una scienza che non ricerca le essenze, ma deve ricercare le relazioni costanti tra fenomeni e da qui risalire alle leggi fondamentali e necessarie.
La funzione della filosofia positiva è quella di dare una visione unitaria di tutto il sapere in maniera sistematica, elaborando un sistema di idee generali da porsi alla base della società. Comte attua una divisione della sociologia: statica(comprende famiglia e società e deve studiare le relazioni che intercorrono tra le diverse istituzioni sociali) e dinamica(studia le evoluzioni delle varie forme sociali nel tempo). Quando il sociologo ricava dall’analisi la legge di sviluppo della società potrà operare per la realizzazione di una forma sociale perfetta.
Religione dell’umanità: in ambito positivistico non è coerente porsi il problema dell’esistenza di dio, Comte ritiene che il sentimento religioso si comunque un sentimento inalienabile e che bisogna giungere ad un culto i cui riti siano rivolti all’umanità stessa, a coloro che hanno contribuito al progresso dell’umanità. Questa religione viene elaborata su imitazione del cattolicesimo in quanto il dio da lodare è l’umanità, il calendario dei santi viene sostituito con quello degli scienziati. La trinità è sostituita dal grande mezzo(spazio), grande feticcio(terra), grande essere(umanità).Comte voleva distogliere le masse dal venerare cose trascendenti.
SOCIALISMO EVOLUZIONISTICO Il concetto fondamentale è quello di evoluzione che viene estesa dal mondo biologico a tutto l’universo, l’evoluzionismo diventa il modello di interpretazione di tutta la realtà.Secondo l’evoluzionismo l’universo si può considerare il risultato di un processo di trasformazione e di sviluppo della materia organica che in virtù di una forza intrinseca alla materia stessa ha dato origine prima al sistema solare e poi sulla Terra alla vita, che si è differenziata nelle varie specie fino allo spirito.Il principio di questa generalizzazione è che il finito è manifestazione dell’infinito. Tutti i fenomeni naturali si possono considerare come momenti di un processo necessario e necessariamente progressivo.La realtà è naturalità necessaria e processuale. Il punto di partenza è la legge darwiniana della trasformazione delle specie.
DARWIN non fu il primo ad elaborare le teorie dell’evoluzione, precedentemente le avevano elaborate suo nonno, Lamark… Subisce l’influenza della teoria di Malthus, secondo cui la popolazione tende ad accrescersi più rapidamente delle risorse. Quando il tasso di individui si moltiplica troppo rapidamente ci sono delle carestie, la natura provvede a ridurre il numero degli individui. La teoria di Darwin si basa su due ordini di fattori: 1)esistenza di piccole variazioni genetiche, sono vantaggiose quando gli individui sopravvivono 2)lotta per l’esistenza (introspecifica-interspecifica): quando il tasso di incremento degli individui di una data specie tende a superare le risorse disponibili allora gli individui stessi per sopravvivere sono costretti a lottare, non solo con quelli della stessa specie ma anche con le altre specie. Sopravvive l’individuo più adatto, il più forte. Gli individui che presentano le variazioni organiche favorevoli alla sopravvivenza hanno più probabilità di sopravvivere. Poiché queste variazioni sono di carattere ereditario si seleziona una razza. Questa è la legge della selezione naturale.]
SPENCER l’evoluzionismo alla base anche di una concezione del progresso come fatto universale che si realizza indipendentemente dagli sforzi umani. Il problema da cui muove la sua speculazione è la teoria dell’inconoscibile, egli ritiene che non sia possibile una conoscenza di tipo metafisico, poiché ogni realtà metafisica non potrà mai essere dimostrata. Una filosofia rigorosa deve quindi limitarsi al campo dell’esperienza, che bisogna delimitare in maniera netta e rigorosa da quello della religione, entrambi però so basano su una realtà nuomneica della quale i fenomeni sono delle manifestazioni. Rapporto scienza e religione: nono sono inconciliabili perché tutte e due si basno sul presupposto che esiste un assoluto che è necessario ammettere. Religione e scienza devono esercitare la loro attività in ambiti differenti. L’inconoscibile per la scienza è un limite, mentre per la religione è un presupposto indispensabile, un punto di partenza. La scienza deve limitarsi al relativo, al mondo dei fenomeni, mentre la religione deve limitarsi a riconoscere l’assoluto. Questi due ambiti devono restare separati, non devono sconfinare l’uno nell’altro.La filosofia deve studiare l’unità tra le discipline scientifiche, è la conoscenza nel suo più alto grado di generalità, deve giungere ad una visione unitaria del sapere cercando di enucleare gli assiomi o principi primi della natura. I 3 principi primi sono: indistruttibilità della materia, continuità del moto e persistenza delle forze. Sono sintetizzati nella legge generalissima dell’evoluzione: la materia passa da uno stato si dispersione ad uno di concentrazione,mentre la forza che ha operato la concentrazione si dissipa. Avvengono 3 passaggi: 1)passaggio dal meno coerente al più coerente(sistema solare) 2)passaggio dall’omogeneo all’eterogeneo(ogni organismo subisce un processo di differenziazione delle parti) 3)passaggio dall’indefinto al definito(tribù selvaggia si trasforma in un popolo civile quando c’è la divisione dei ruoli). Formulazione definitiva della legge: l’evoluzione è un’integrazione di materia e concomitante dissipazione di movimento. La materia passa da uno stato incoerente omogeneo e indefinito ad uno stato coerente eterogeneo e definito. L’evoluzione è un processo necessario, perché deve cominciare. Una volta cominciato deve continuare perché tutto ciò che è rimasto omogeneo è instabile e deve tendere alla stabilità. All’evoluzione segue uno stato di dissoluzione. L’evoluzione è un processo cosmico necessario e ottimistico. Questa legge viene applicata soprattutto alla biologia e alla sociologia. Nella biologia gli esseri viventi lottano per l’esistenza mediante l’adattamento all’ambiente. Non è l’organo che crea funzioni, ma le funzioni che creano l’organo. L’organismo quando le condizioni ambientali mutano o soccombe oppure si adatta creando o modificando gli organi.
La sociologia è la scienza per eccellenza, è possibile uno studio scientifico di fatti sociali. La sociologia deve limitarsi a descrivere lo sviluppo della società umana nel punto in cui è giunta, senza definire un modello ideale di società. La sociologia studia le leggi dell’evoluzioni della società umana considerata come un organismo, Gli elementi di questo organismo sono gli individui e le famiglie. L’evoluzione della società umana riproduce i caratteri essenziali dell’evoluzione. L’evoluzione storica dell’umanità è stata caratterizzata soprattutto da due tipi di attività sociale:
1)regime militare(prevale l’esercito, c’è il predominio del potere statale sugli individui, l’esigenza del singolo non è presa in considerazione.
2)regime industriale (è quella in cui l’attività fondamentale non è più la guerra, è una società pacifica. Alla cooperazione forzata e costrittiva si sostituisce quella volontaria). Ritiene possibile un terzo tipo di società in cui agli interessi individualistici si sostituiscono quelli altruistici.
Il principio fondamentale che domina la sociologia è: lo sviluppo della società deve essere lasciato al libero svolgimento delle forze sociali stesse, le varietà umane più adatte saranno quelle più resistenti.
Etica: ogni comportamento dell’uomo tende all’adattamento all’ambiente. Il bene è ciò che favorisce questo adattamento all’ambiente, è buona la condotta che favorisce lo sviluppo migliore della specie. Ciò che è bene produce anche piacere. Agire tenendo conto degli altri rientra nell’evoluzione biologica. La legge morale è a priori per l’individuo, mentre per la specie è a posteriori.
MILL Riallacciandosi alla dottrina del francese Auguste Comte, Mill contribuì a diffondere in Gran Bretagna il positivismo, svolgendo in particolare i temi relativi alla critica della metafisica, al progresso sociale e soprattutto alla metodologia unitaria delle scienze; fra queste egli considerò anche la psicologia, esclusa invece dalla classificazione delle scienze fornita da Comte. Rispetto al suo fondatore, Mill conferì al positivismo una più netta accentuazione empiristica, in accordo con la tradizione filosofica inglese risalente a Locke e a Hume.
L'opera di più ampio respiro filosofico di Mill è il Sistema di logica deduttiva e induttiva (1843), la quale mira a dimostrare come ogni nostra conoscenza derivi da esperienze sensibili e quindi da induzioni. Secondo Mill ogni ragionamento dà luogo a una "inferenza", cioè un passaggio da verità già note ad altre che non lo erano. Egli osservava che tradizionalmente si distinguevano due maniere di effettuare un'inferenza: l'induzione, che va dal particolare al generale, e la deduzione, che va dal generale al particolare (come avviene ad esempio nel sillogismo aristotelico). Mill intese anzitutto dimostrare come alla base della deduzione vi sia in realtà l'induzione. Quando si costruisce un sillogismo, ad esempio: "Tutti gli uomini sono mortali, il duca di Wellington (che al tempo di Mill era vivo) è un uomo, dunque il duca di Wellington è mortale", in realtà non si effettua un'inferenza dall'affermazione generale su tutti gli uomini al caso particolare di Wellington, ma, da quei casi particolari che ho già conosciuto (la morte di Tizio, di Caio ecc.) e che ho riassunto in una proposizione generale ("tutti gli uomini sono mortali"), io procedo a un nuovo caso particolare. Dunque il procedimento deduttivo si rivela un passaggio dal particolare al particolare, cioè da alcuni casi particolari già noti a un nuovo caso simile; esso è fondato sull'induzione, che ha consentito preliminarmente di risalire dall'osservazione di casi particolari a un'affermazione generale (sebbene mai in un senso assoluto, dato che è impossibile osservare tutti i casi); tale affermazione generale fa da riassunto delle nostre osservazioni su tutti i casi simili ed è posta a premessa generale nel sillogismo.
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