Al nostro sonno inquieto
(1964)
Regia:
Gianfranco Mingozzi; soggetto e sceneggiatura: G. Mingozzi; fotografia:
Ugo Piccone; montaggio: Domenico Gorgolini; interpreti: Piera Degli
Esposti; origine: Italia; produzione: IDI Cinematografica; 10’ minuti.
Menzione
d’onore al Festival di Mannheim ’64.
Una
donna lascia la casa dov’è finita un’intesa d’amore... «Le
Finestre
(1962) e Al
nostro sonno inquieto
(1964) sono dei cortometraggi “a soggetto” su delle tematiche molto
differenti: il primo, il processo e l’attesa di un giovane ladro; il
secondo, la descrizione della nevrosi di una giovane d’oggi. La
maturità del regista è indiscutibile, ma certe influenze da “nouvelle
vague” sono ancora troppo forti e talvolta fastidiosi. Ciò che
colpisce, al di là delle differenze esteriori, è ciò che accomuna tra “La
vedova bianca”,
sketch de “Le
italiane e l’amore”,
e la nevrosi amorosa di una giovane di una società urbana,
settentrionale, intellettuale, di “Al
nostro sonno inquieto”:
in modo differente, con delle espressioni diverse, si trova la stessa
penetrazione, la stessa interiorità per l’animo femminile. E il volto
della protagonista nella sua furia di distruzione (e di
autodistruzione) è indimenticabile»
(Fofi).
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