Torna a Me,
Perché Io
Ti ho Riscattato!
E’ il Signore stesso,
che tramite la Sua Parola, t’invita a tornare a Lui con tutto il tuo cuore.
E’ giusto tornare a colui che ha pagato col Suo proprio
sangue l’alto prezzo di riscatto per l’anima tua, a colui che ti ama e vuole
che tu non viva una vita sterile e arida, una vita infelice e piena di tanti
inutili problemi.
Tornare alla Sua Parola, tornare a colui che fin dal
principio ti ha amato, come dice la Sua Parola in Geremia 31:3 “ Io ti ho
amato d’un amore eterno.”
Egli ci ha amati tanto, che ci ha creati a Sua
immagine e somiglianza. (Genesi cap° 1 verso 26)
Infatti l’uomo è il capolavoro della creazione di
Dio, la maggiore delle Sue creazioni. Per creare l’uomo, Dio ha preso come
campione Se stesso.
Nonostante l’amore che Dio ha donato e dimostrato
all’uomo, questi ha indurito il suo cuore ed ha abbandonato Dio, credendo
d’essere capace d’andare avanti da solo nella vita, e di poter fare a meno del
suo creatore.
Ciò è tanto dispiaciuto al Signore, che ha largito
alla Sua creatura libertà di scegliere la via della salvezza o la via della
perdizione, la via del bene o la via del male. Ma il Signore non si stanca di
sollecitarci a cercare il bene e non il male, acciocché viviamo. ( Amos 5:14 )
E così l’uomo lontano da Dio è piombato in basso,
nella più nera miseria spirituale. E’ stanco di vivere e non trova un nobile
scopo in questa vita, prova molte delusioni e, a volte, è avvilito, solo,
scontento, crede e sostiene che Dio l’ha abbandonato e non si prende cura di
lui.
Ma quello che voglio farti comprendere, tramite
questa breve meditazione, è che Dio non si è allontanato da te, Sua creatura,
creata alla Sua gloria, ma sei stato tu che, a causa della durezza di cuore e
della tua indifferenza verso di Lui, hai tagliato i contatti con il tuo
creatore, che ti ha dato la vita, una vita che non si ferma, ma che continua
nell’eternità. Sarà una vita piena di gioia, se oggi tu l’accetti con tutto il
tuo cuore decidendo di ritornare a Lui incondizionatamente per seguirlo e
servirlo con tutto il tuo cuore tutti i giorni della tua vita. Al contrario
avrai una vita di tormento.
Ti parlo di Dio, perché ti amo nel Signore e voglio
aiutarti a trovare la salvezza divina. Essa non è molto lontana da te, anzi è
vicinissima ed ha un nome ben preciso: Gesù Cristo.
In Lui è la salvezza e non ci è stato dato alcun
altro Nome sotto al cielo per la salvezza delle nostre anime. ( Fatti 4:12 )
Leggiamo nel libro di Luca al cap° 15 dal verso 11
al 32: “ Un uomo aveva due figliuoli;
E il più giovane di loro disse al padre:
Padre, dammi la parte dei beni che mi tocca. Ed egli spartì fra loro i beni.
E di li a poco, il figliuolo più giovane,
messa insieme ogni cosa, se ne partì per un paese lontano, e quivi dissipò la
sua sostanza, vivendo dissolutamente.
E quand'ebbe speso ogni cosa, una gran
carestia sopravvenne in quel paese, sicché egli cominciò ad esser nel bisogno.
E andò, e si mise con uno degli abitanti di
quel paese, il quale lo mandò nei suoi campi, a pasturare i porci.
Ed egli avrebbe bramato empirsi il corpo dei
baccelli che i porci mangiavano, ma nessuno gliene dava.
Ma rientrato in sé, disse: Quanti servi di mio
padre hanno pane in abbondanza, ed io qui mi muoio di fame!
Io mi leverò e me n'andrò a mio padre, e
gli dirò: Padre, ho peccato contro il cielo e contro te: non son più degno
d'esser chiamato tuo figliuolo; trattami come uno dei tuoi servi.
Egli dunque si levò e venne a suo padre; ma
mentr'egli era ancora lontano, suo padre lo vide e fu mosso a compassione, e
corse, e gli si gettò al collo, e lo baciò e ribaciò.
E il figliuolo gli disse: Padre, ho peccato
contro il cielo e contro te; non son più degno d'esser chiamato tuo figliuolo.
Ma il padre disse ai suoi servitori: Presto,
portate qua la veste più bella e rivestitelo, e mettetegli un anello al dito e
dei calzari ai piedi; e menate fuori il vitello ingrassato, ammazzatelo, e
mangiamo e rallegriamoci,
perché questo mio figliuolo era morto, ed è
tornato a vita; era perduto, ed è stato ritrovato. E si misero a far gran
festa.
Or il figliuolo maggiore era ai campi; e come
tornando fu vicino alla casa, udì la musica e le danze.
E chiamato a sé uno dei servitori, gli domandò
che cosa ciò volesse dire.
Quello gli disse: E' giunto tuo fratello, e
tuo padre ha ammazzato il vitello ingrassato, perché l'ha riavuto sano e salvo.
Ma egli si adirò e non volle entrare; onde suo
padre uscì fuori e lo pregava d'entrare.
Ma egli, rispondendo, disse al padre: Ecco, da
tanti anni ti servo, e non ho mai trasgredito un tuo comando; a me però non hai
mai dato neppure un capretto da far festa con i miei amici; ma quando è venuto
questo tuo figliuolo che ha divorato i tuoi beni con le meretrici, tu hai
ammazzato per lui il vitello ingrassato.
E il padre gli disse: Figliuolo, tu sei sempre
meco, ed ogni cosa mia è tua; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché
questo tuo fratello era morto, ed è tornato a vita; era perduto, ed è stato
ritrovato.
Subito si fece gran festa.
Questa storia è anche la tua storia. Forse anche tu
ti sei allontanato dal vero Padre, Dio cercando nel mondo gioia, pace e
felicità, ma alla fine sei rimasto deluso e abbandonato da tutto e da tutti.
Può darsi che, mentre tu leggi, ti trovi nelle
medesime condizioni di quel figliuolo, che dopo aver scialacquato tutto, si
ridusse a pasturare i porci, in stato di cenciosa povertà.
Questa parabola è stata scritta, perché tu sappia
che il cambiamento della tua vita dipende esclusivamente da una tua decisione.
Gesù dice: “ Torna a me, perché Io ti ho riscattato
“.
Vuoi tu prendere questa decisione? Vuoi tu tornare
al Padre?
So che il nemico di Dio tenta di scoraggiarti,
facendoti pensare che tutto è finito, che sei perduto.
Ma il Signore t’incoraggia ed è pronto a
soccorrerti, “ Torna, Torna a me “ è l’amorevole invito di Dio.
Il Signore, come il Padre del racconto biblico, ti
aspetta, ha le Sue braccia pronte ad aprirle rivolte a te, è disposto ad
accettarti con tutto il Suo cuore, è pronto ad accoglierti insieme agli altri
Suoi figliuoli.
Lui vuole perdonare i tuoi peccati, rivestirti di
abiti nuovi, far festa per te insieme con i Suoi angeli, come sta scritto nella
Sua Parola. ( Luca 15:10 )
Decidi dunque, oggi, di ritornare pentito al
Signore.
Confessagli le tue miserie, confessagli che da solo
non puoi andare avanti, che senza di Lui hai sperimentato la morte spirituale.
Gesù non caccia coloro che vanno a Lui.
Caro amico, ancora oggi Gesù t’invita ad andare a
Lui.
Non restare sordo agli appelli di Dio, perché domani
potrebbe essere troppo tardi.
Rifletti, si tratta della tua stessa vita.
Dio ti
benedica!
Giuseppe Puccio
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