…dentro di me sentivo una
pace profonda
e la certezza che il Signore
avrebbe operato.
…Io
sono il primo e sono l'ultimo,
e fuori di me non v'è Dio.
(Isaia 44:6)
Mi chiamo Michela Lopes, voglio glorificare
il nome del Signore per ciò che ha fatto quest’anno nella mia vita.
L’anno scorso ebbi dei problemi di salute.
Cominciai a sentirmi debole, stanca e lo stomaco mi gonfiava tanto da stare
male. Allora decisi di fare gli esami del sangue per un controllo.
L’esame rivelò subito un notevole
abbassamento dei globuli bianchi e una quasi totale assenza di ferro. Il
medico, preoccupato, mi consigliò di ricoverarmi all’ospedale Cervello di
Palermo al reparto d’ematologia per accertamenti; mi rifiutai di farlo, e mi
prescrisse una cura per “tamponare” la situazione e mi disse di fare degli
esami approfonditi per capire la causa di quell’anemia.
Dagli accertamenti ginecologici la dottoressa
riscontrò un virus. Subito mi fece fare una colposcopia ed anche una biopsia.
Mio marito preoccupato chiese alla dottoressa il perché di quegli esami ed ella
rispose che si trattava di un virus chiamato HPV, non era per niente innocuo e
faceva parte dei virus oncogeni, in pratica era il virus del “carcinoma” del
collo dell’utero. La medicina non poteva fare nulla e l’unico mezzo per
combatterlo era la prevenzione.
Ogni
quattro mesi dovevo fare degli esami particolari tra cui il paptest; se la
situazione fosse degenerata mi avrebbero dovuto asportare il collo dell’utero.
Ad ogni controllo gli esami rivelavano la
presenza del virus, ma nonostante le circostanze erano sempre le stesse, dentro
di me sentivo una pace profonda e la certezza che il Signore avrebbe operato.
A luglio stiedi male e mi scoraggiai. Ricordo
che mio marito con una tranquillità che quasi mi confuse mi disse: “non
piangere, da domani inizierò il digiuno”. Io non compresi che mio marito
stava dicendomi quello che il Signore voleva. Ebbi la conferma da un fratello;
mi disse che il Signore da un po’ di tempo gli mostrava la mia casa affinché si
digiunasse. Piano, piano cominciai a
sentirmi meglio; andavo recuperando le forze fino a quando, il 4 Ottobre di
quest’anno, andai a ritirare l’ultimo paptest che rivelò la scomparsa del virus
HPV.
Ringrazio il Signore per la Sua immensa
misericordia e perché mi ha fatto comprendere una cosa molto importante: anche
quando le circostanze ci sono avverse e non vediamo cambiamenti o
miglioramenti, non dobbiamo mai perdere la fede ma rimanere fermi nella nostra
posizione perché soltanto Dio può fare ogni cosa. La nostra fede deve essere
fondata su di Lui perché Egli è la nostra “eredità in eterno”.
Adesso come Giobbe posso dire: ”Ma io so
che il mio Redentore vive e che alla fine si alzerà sulla polvere...”(Giobbe
19:25)
Il Signore sia lodato e benedetto in eterno.