“Rendete note le meraviglie dell’Eterno a tutti i popoli

acciocché sappiano quanto l’Eterno è buono”.

 

 

Pace a tutti, per quanti non mi conoscono, sono il fratello Vito, ho 21 anni e da quasi 4 viaggio e cammino nelle vie del Signore. Sapete? Non è facile esprimere e scrivere ciò che l’Eterno fa nella nostra vita, ma come dice la Scrittura: “Rendete note le meraviglie dell’Eterno a tutti i popoli acciocché sappiano quanto l’Eterno è buono”.

Così, m trovo nella mia cameretta a significare ciò che Dio ha fatto, fa e farà nella mia vita poiché Egli dice “se Io inizio un’opera di certo la porterò a compimento”.

Voglio parlarvi dei miei esami di maturità, poiché il Signore ha glorificato il Suo Nome in modo meraviglioso, poiché mi ha fatto maturare con il massimo dei voti. Io pregavo notte e giorno chiedendo al mio Dio un lavoro stagionale o, comunque, una occupazione estiva. Egli, secondo il tempo da Lui prescelto, ha ascoltato la mia orazione e l’11 giugno, mentre Lo servivo montando la tenda di evangelizzazione a Palermo nel quartiere “Sperone”, ricevetti una telefonata da Favignana con la quale si richiedeva il mio lavoro di commis di cucina” presso il villaggio turistico della Valtur.

Eppure, da quel giorno ebbe inizio la mia prova, durata ben 120 giorni, poiché ho esperimentato umiliazioni, sottomissioni e scherno a causa della mia testimonianza evangelica e, per questo motivo, mi sono rivisto come Davide nella “fossa dei leoni”, ma Egli ha acquietato e modellato il mio carattere; inoltre, potete ben immaginare quali bestemmie contro lo Spirito Santo ho udito e quali tentazioni della carne ho dovuto affrontare all’interno di quel villaggio, ma – grazie all’aiuto del Signore – sono rimasto integro, mentre Gli chiedevo che tutto finisse al più presto.

Mentre i giorni passavano, mi sono ritrovato a parlare delle meraviglie di Dio ad un giovane “lava pentole” e fu allora che il mio cuore provò grande gioia, perché vidi il Signore toccargli il cuore, infatti – sinceramente pentito, ravveduto e piangente – mi ha abbracciato, dicendomi: “…sai? Ho capito subito che eri diverso, proprio dal tuo comportamento e dalle umiliazioni che incassavi senza parlare. Sono contento di averti conosciuto”.

Quel ragazzo ha confessato i propri peccati e mi ha chiesto di pregare per lui, cosa che feci.

Immaginate, un bestemmiatore che, lasciandoci, mi ha detto: Dio ti benedica, fratello”.

Ringrazio il Signore per le Sue meraviglie e per come mi ha scampato da incidenti sul lavoro e per come mi ha provveduto altre opportunità d’impiego; è vero! L’Eterno è buono, lento all’ira e di grande benignità.

Adesso mi ritrovo nuovamente a Palermo, servendo il Signore con tutto me stesso, in attesa che Egli esaudisca nuovamente la mia preghiera di ottenere un lavoro definitivo. Io so che il Signore non lascia nulla di incompleto, ma le Sue promesse sono Sì ed Amen!!

Dio vi benedica.