Sensazionale scoperta
archeologica in Israele!
Antico ossario risalente al 63 d.C. Sul contenitore in calcare è scritto in aramaico: «Giacorno, figlio di Giuseppe, fratello di Gesù»
Dopo quasi duemila anni, pare che gli archeologi
abbiano trovato la prima prova tangibile dell'esistenza di Gesù.
Come riportato dalla stampa israeliana, si tratta di
un'iscrizione su un antico ossario di Suo fratello Giacomo. Sul contenitore in
calcare, risalente intorno all'anno 63 d.C., sta scritto in aramaico:,”Giacomo,
figlio di Giuseppe, fratello di Gesù.” Il paleografo André Lemaire della
rinomata Università parigina della Sorbona, ha esaminato l'ossario, che si
trova nella collezione privata di un ignoto commerciante israeliano di
antichità. Ha pubblicato i risultati della sua analisi nella rivista
specializzata Biblical Archaeology Review (BAR). Nel corso di una conferenza stampa
a Washington, Hershel Shanks, caporedattore della rivista, ha dichiarato che il
ritrovamento confermerebbe l'identità ebraica di Giacomo e Gesù. Dal primo
secolo a.C., gli ebrei spesso facevano prelevare le ossa dei defunti dalle
tombe e li facevano riporre in ossari. Dopo la distruzione del secondo tempio,
questo costume si è estinto.
A seguito di approfonditi lavori di ricerca, Lemaire è
giunto alla conclusione che la scritta ~<Giacomo, figlio di Giuseppe,
fratello di Gesù» in quell'epoca poteva essere attribuita a circa venti
abitanti di Gerusalemme. «Non si può tuttavia affermare con certezza quante di
queste persone sono state poi trasferite in ossari e quanti di questi ossari
portavano iscrizioni», scrive Lemaire nel suo articolo. Secondo la sua interpretazione,
capitava di rado che il fratello di un defunto fosse citato in tali iscrizioni.
Questo potrebbe essere un indizio del fatto che Gesù, fratello di Giacomo, era
una personalità ben conosciuta. Quindici anni fa, il commerciante israeliano di
antichità acquistò l'ossario da un commerciante arabo, pagandolo circa duecento
dollari. Esso pare provenire da Silwan, un quartiere di Gerusalemme est. Dopo
accurate analisi, gli scienziati israeliani hanno confermato l'autenticità
dell'ossario.
Commento:
per noi credenti in Gesù e nel messaggio del Nuovo Testamento, non sono
necessarie prove tangibili che dimostrino l'autenticità dell'esistenza di Gesù,
duemila anni fa. Tuttavia, questo ritrovamento per gli scienziati è un pezzo di
inimmaginabile valore. Soprattutto per gli scettici e ancor più per coloro che
negano l'autenticità del Nuovo Testamento, questa scoperta sarà un boccone
difficile da mandare giù. Già i critici annunciano dubbi formulati in modo
scientifico, come il fatto che all'epoca c'erano almeno venti persone di nome
Giacomo, con un padre di nome Giuseppe e un figlio di nome Gesù. Questa
opinione mi sembra fortemente esagerata. Il fatto che fino a oggi sia pervenuto
solo un ossario che cita anche il nome del fratello del defunto, rappresenta un'argomentazione
forte a favore dell'ipotesi che si tratti di Giacomo, il fratello di Gesù,
proprio per il fatto che Gesù, per i Suoi discepoli, fra cui c'era anche Suo
fratello Giacomo, aveva un'importanza straordinaria. Notevole è anche il fatto
che questo pezzo sia riemerso proprio ora che Israele, il popolo di
appartenenza di Gesù e della Sua famiglia, è ritornato nella terra dei suoi
padri. Nella televisione israeliana, questo ossario è stato definito patrimonio
nazionale, visto che si tratta di un ritrovamento archeologico.