Non Rompete Lo Specchio
Se uno è uditore e non facitore della Parola, è simile ad
un uomo che mira la sua natural
faccia in uno specchio;
e quando s’è mirato se ne va, e subito dimentica qual
era.
(Giacomo
1:13;24)
Entrando in contatto con una tribù
primitiva, un esploratore aveva offerto alla regina alcuni regali, tra cui
anche uno specchio. Ella non ne aveva mai visto uno,
perciò le spiegarono che in quel modo poteva guardare il suo proprio viso.
Ma il suo piacere si trasformò, dopo pochi
istanti, in una collera violenta. Era vecchia e brutta, e di questo se n’era
resa conto solo allora. “Sei un insolente e un bugiardo” disse all’uomo
bianco “quella donna orribile che lo specchio mostra non posso essere io!”
E nel suo furore, ruppe lo specchio.
Questo comportamento puerile ci fa pensare
all’atteggiamento di molti di noi nei riguardi dello
specchio dell’anima: la Bibbia, che è la Parola di Dio. Può darsi che abbiamo nutrito a lungo una buona opinione di noi stessi,
della nostra condotta, della nostra moralità, fino al momento in cui il Libro
divino, che non inganna né lusinga nessuno, è stato posto sotto i nostri occhi.
Apriamolo insieme.
Ecco una descrizione di ciò che siamo per natura: “Insensati, ribelli, traviati, servi di
varie concupiscenze e voluttà, menanti la vita in malizia ed invidia, odiosi e odiantici gli uni gli altri” (Tito 3:3). Dinanzi a un tale quadro, qual è la nostra reazione? Ci dichiariamo
d’accordo con Dio, oppure chiudiamo la Bibbia preferendo continuare a vivere
nell’illusione di “non essere più cattivi degli altri?” Non escludiamo
dalla nostra esistenza Colui che ci dice la verità!