… vestitevi di carità,

che è il legame della perfezione… Col. 3:14

 

“La carità è lenta all'ira, è benigna; la carità non invidia, non procede perversamente, non si gonfia. Non opera disonestamente, non cerca le cose sue proprie, non s'inasprisce, non divisa il male. Non si rallegra dell'ingiustizia, ma congioisce della verità. Scusa ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. La carità non scade (1Corinzi 13:4;8)

L’Aposto S. Paolo scrive nella prima epistola ai Corinti al Cap°13, facendo uno specchio ben preciso della carità; per carità la Parola di Dio non intende l’offerta in denaro che possiamo dare ad un passante bisognoso per strada; ma la carità è l’amore vero; l’amore che non conosce alcun limite ma che va oltre a ciò che vediamo o immaginiamo.

Gesù stesso fu esempio di questo meraviglioso amore, avendoci amati di un amore eterno che lo portò a morire sulla croce per i nostri peccati e per quelli di tutta l’umanità; è proprio per il Suo amore, cari fratelli, che siamo salvati (Giov. 3:16).

Nell’epistola di S. Paolo agli Efesini cap°4 versi 31 e 32 leggiamo: “Sia tolta via da voi ogni amaritudine, ed ira, e cruccio, e grido, e maldicenza. Ma siate gli uni inverso gli altri benigni, misericordiosi, perdonandovi gli uni gli altri, siccome ancora Iddio vi ha perdonati in Cristo”. Ecco il vero AMORE; Ecco la CARITA!

La carità ci porta a dare la propria vita per i fratelli, a dare una mano d’aiuto ai bisognosi, una parola di conforto a coloro che sono nell’afflizione; un sorriso molte volte, se proveniente dal cuore può dare la vita, o la mancanza d’esso la morte al nostro prossimo.

Amare il prossimo è il secondo dei comandamenti dai quali dipendono tutta la legge e i profeti.

“E Gesù gli disse: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l'anima tua, e con tutta la mente tua. Quest'è il primo, e il gran comandamento. E il secondo, simile ad esso, è: Ama il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge, ed i profeti. (Matteo 22:37;40)

LA CARITA’ E’ IL MAGGIORE FRUTTO DELL’ALBERO DI DIO.

La carità ci spinge a perdonare anche i nostri più grandi nemici, ad amarli come Gesù li ama e pregare per loro; un cuore dove abita la carità non è maldicente, non invidia e sopporta ogni cosa (cioè anche il male) e non ricambia male per male.

Dobbiamo pregare che la carità possa invadere prima le nostre famiglie, le nostre chiese; affinché l’ipocrisia, la cattiveria e la maldicenza che purtroppo abbondano siano sradicate per dare spazio all’unione fraterno per insieme servire il nostro Signore Gesù di pari consentimento.

La mancanza di carità la possiamo paragonare ad un vaso, ad un bellissimo vaso, ma se gli diamo un colpetto sentiremo dal suono stonato che in quel vaso ci sono delle lesioni o crepe, non è unito e il suo suono testifica che la bellezza è soltanto apparente e che da un momento all’altro il vaso può andare in frantumi.

Le lesioni o crepe sono la mancanza di carità, quindi anche se apparentemente uniti si è estranei, lontani e incapaci d’amare e sopportare le debolezze gli uni degli altri.

Senza la carità presentataci dalla Parola di Dio siamo imperfetti e nell’errore.

Ricordiamoci sempre cari nella grazia, “La carità è il legame della perfezione” uniti in Cristo Gesù la carità di Dio perfeziona il nostro legame rendendolo santo e ponendo su di noi l’unzione Divina.

Caro lettore, l’invito è di lottare ai piedi del Signore per ricevere la carità e di mettere tutto il nostro sforzo personale per attuarla nella nostra vita pregando affinché Dio ci faccia comprendere cosa vuol dire amare nel senso evangelico. Da tutto questo, sono sicuro che riceveremo grandi benedizioni; non soltanto per noi, ma per quanti ancora gemono e travagliano aspettando la manifestazione dei figli di Dio. (Rom.8:22)

Gesù dice nella Sua Parola: “Da questo conosceranno tutti che voi siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri. (Giovanni 13:35)

Sarà questo amore che farà udire al primo colpo il suono melodioso di questo vaso che Dio ha creato per la Sua Gloria, un vaso ben composto e senza lesione alcuna, per la testimonianza dell’Evangelo di Cristo Gesù benedetto in eterno.

Quindi come dice l’apostolo S. Paolo nella lettera agli Ebrei al cap° 13 verso 1°: “L’AMORE FRATERNO dimori fra voi”.

Dio ci benedica!

 

 

Giuseppe Puccio