Essere o Apparire?
Ho visto ragazzi indossare
la maglia del “Che” per mostrare la fierezza della lotta rivoluzionaria,
ma da grandi hanno poi preso giacca e cravatta e sposato lo stile di vita “borghese”,
proprio quello che da giovani avevano osteggiato e sperato di cancellare
dall’umanità:
Essere o apparire?
Certo, se fossero stati dei
veri “rivoluzionari” non avrebbero mai ceduto alle lusinghe del “benessere”
capitalista, siete d’accordo?
Non sto facendo politica, né
sto disquisendo su qualche dottrina filosofica, sto solo invitandovi a
riflettere sulla coerenza che deve contraddistinguere ogni fedele ambasciatore.
Or noi siamo ambasciatori di
Cristo, scelti proprio da Lui per “manifestare” al mondo la Sua Santità.
Ho visto dei poveri che
hanno speso pure quello che non avevano, per vestirsi come ricchi ed esercitare
così un certo fascino sugli altri:
Essere o apparire? Cos’è più
importante?
Bisogna scegliere,
altrimenti si finirà con l’acquisire una personalità doppia, ipocrita e
frustrata.
Ho conosciuto un luminare
della Biochimica che vestiva quasi come uno straccione e, altresì, ho
conosciuto uno stimato filosofo che non mostrava mai vanto sugli altri e mi
sono sempre chiesto se veramente fossero così nel loro intimo, oppure volessero
far “tendenza”.
Permettetemi di proseguire
su questo discorso.
Ho conosciuto della gente
ignorante fare sfoggio di penne di gran marca per significare in pubblico di
essere colta:
Essere o apparire? Cos’è
importante?
Anche nel campo religioso,
ho fatto caso che vi sono persone che fanno sfoggio di spille raffiguranti la
Bibbia o una Colomba per significare che amano la Parola di Dio e che sono
figli dello Spirito Santo, ma poi – a parte qualche caso di rara coerenza –
capita che la loro testimonianza di vita quotidiana è pregnata
di carnalità, di egoismi, di spudoratezze:
Essere o apparire? Cos’è
importante?
In tutti questi casi, cari
amici, vi è un denominatore comune e cioè quella tendenza che porta le persone
a “modificare” qualcosa della loro naturale “apparenza” , corpo o
stile di vita che sia.
Non voglio giudicare gli
altri, né discernere se in questo agire vi sia psicologicamente un latente “complesso
di inferiorità” ma, come cristiano e membro di una santa Opera, ho bisogno
di comprendere se, nella chiesa, i “fratelli” e le “sorelle” che
mi stanno vicino e che ho imparato ad amare, rappresentino davvero quel
necessario modello di rinascita spirituale, di messaggio edificante e di unità,
rispetto al Ministerio:
1Corinzi
1:10 Ora, fratelli, vi
esorto, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, ad aver tutti un medesimo
parlare e a non aver divisioni tra di voi, ma a stare perfettamente uniti
nel medesimo modo di pensare e di sentire.
Paolo scrisse di “stare
perfettamente uniti nel….medesimo
modo di pensare e di sentire” rapportandosi proprio alla coerenza della
Testimonianza evangelica, poiché non avrebbe alcun senso per la chiesa, né per
le singole persone, sembrare uniti dallo stesso modo di pensare e di sentire,
quindi di essere, se poi – dentro al cuore – vi sono sentimenti ancora vivi e
pronti a scattare con forte accelerazione verso vie di fuga mondane e
anti-cristiane; diciamoci la verità come persone schiette.
Questa Chiesa “carnale”,
anche se bella all’apparenza, non sarà la Chiesa che Cristo Sposerà.
Dio non vorrà Denominazioni,
nè Comunità, ma persone pure e sante nel Suo Spirito.
La Sposa non dovrà sembrare santa, ma dovrà esserlo!
Spero vivamente che il Signore ci reputi degni di far parte di questa meravigliosa assemblea.
Non ne vorresti far parte anche tu? Non vorresti fare qualcosa per esserci?
Se risponderai di sì, allora
dovrai scegliere di “essere” e non di “apparire”.
Forse questo dovrà costare
qualche rinuncia che sembra ora molto difficile fare, ma Dio vuole che ognuno
esamini il proprio cuore per fare del bene all’anima sua.
E’ certo che Gesù tornerà e
guarderà nei cuori degli uomini; non Gli importerà assolutamente l’impegno che
avranno messo per sembrare più belli, o più colti, o più santi degli altri;
assolutamente no!
Al Signore importerà
riscontrare la loro purezza, l’Amore vero che avranno provato verso gli altri e
l’Umiltà che li avrà posti al Servizio di chiunque con abnegazione, con
prontezza, senza riguardo alla persona, senza guadagno, ma con spirito
volonteroso e di sacrificio.
Gesù guarderà me, ma anche
il tuo cuore perché vorrà portarti nel cielo, ma vedrà se – nella vita - avrai
scelto di “essere” Suo figlio o piuttosto di “apparirlo”:
1
Pietro 3: 3, 4 Il vostro
ornamento non sia quello esteriore, che consiste nell'intrecciarsi i capelli,
nel mettersi addosso gioielli d'oro e nell'indossare belle vesti, ma quello che
è intimo e nascosto nel cuore, la purezza incorruttibile di uno spirito dolce e
pacifico, che agli occhi di Dio è di gran valore
Decidi oggi di essere
veramente un fedele ambasciatore del Signore, un santo figlio di Dio.
Che il Signore tocchi il tuo
cuore.