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Ko de mondo

1. A Tratti 2. Palpitazione Tenue 3. Celluloide 4. Del Mondo 5. Home sweet home 6. Intimisto 7. Occidente 8. Memorie di una testa tagliata 9. Finistère 10. La lune du Prajou 11. In Viaggio 12. Fuochi nella notte (di San Giovanni)

A Tratti

A tratti percepisco tra indistinto brusio
Particolari in chiaro,
Di chiara luce splendidi,
Dettagli minimali in primo piano,
Più forti del dovuto e adesso so
Come fare non fare, quando dove perché
E ricordando che tutto va come va
Come fare non fare, quando dove perché
E ricordando che tutto va come va
Ma non va, non va, non va, non va
Nell'occhio inconsapevole di un cucciolo animale,
Archivio vivente della Terra,
Un battito di ciglia sonnolente racchiude un'esistenza
Spazio determinato, costretto dilatabile
Spazio determinato, costretto dilatabile mi incanta
Chi c'è c'è e chi non c'è non c'è
Chi c'è c'è e chi non c'è non c'è
In toghe svolazzanti e lunghe tonache,
divise d'ordinanza tute folgoranti,
in fogge sempre nuove innumerevoli colori,
in abiti eleganti con la camicia bianca, la cravatta blu
Chi è stato è stato e chi è stato non è
Chi c'è c'è e chi non c'è non c'è
Chi è stato è stato e chi è stato non è
Chi c'è c'è e chi non c'è non c'è
Consumati gli anni miei,
vistosi movimenti sulla Terra,
grandiosi necessari, futili patetici
Come fare non fare, quando dove perché
E ricordando che tutto va come va
Come fare non fare, quando dove perché
E ricordando che tutto va come va
Ma non va, non va, non va
Non fare di me un idolo mi brucerò,
se divento un megafono m'incepperò,
cosa fare non fare non lo so,
quando dove perché riguarda solo me,
io so solo che tutto va ma non va,
non va, non va, non va, non va.
Sono un povero stupido so solo che
Chi è stato è stato e chi è stato non è
Chi c'è c'è e chi non c'è non c'è
Chi c'è c'è e chi non c'è non c'è
Chi è stato è stato e chi è stato non è
Se tu pensi di fare di me un idolo
Lo brucerò,
Trasformami in megafono m'incepperò,
cosa fare non fare non lo so,
quando dove perché riguarda solo me,
io so solo che tutto va ma non va,
non va, non va, non va, non va
Sono un povero stupido so solo che
Chi è stato è stato e chi è stato non è
Chi c'è c'è e chi non c'è non c'è
Chi c'è c'è e chi non c'è non c'è
Chi è stato è stato e chi è stato non è
Se tu pensi di fare di me un idolo
Lo brucerò
Trasformami in megafono m'incepperò,
cosa fare non fare non lo so,
quando dove perché riguarda solo me,
io so solo che tutto va ma non va,
non va, non va...

Palpitazione Tenue

Quando con i primi peli le idee impazzano
Quando con i primi peli le idee impazzano
Cantava un guitto e lo cantava bene
Cantava un guitto e lo cantava bene:
"Pietà è morta, è morta la speranza"
Il sangue mio
Bolliva nelle vene il sangue mio
Bolliva nelle vene
Bene faceva il sangue mio a bollire
Bolli che ti ribolli rischia di finire
Ne uscì un fanciullo uomo allucinato secco
ed era stato un bimbo dolce, caro,
ma non era ancorato e volò via
ma non era ancorato e volò via
ma non era ancorato e volò via
Costratto a un vai e vieni in alto e in basso
Per caso in vuoti e pieni magro e grasso
Mi muovo e ne convengo
Un elastico ardente
Mi ammalia credo
Una necessità perdente
Pallido figlio del cielo sostengo bianche lune
Acceso sotto il sole ardo d'amore rosso
a volte merito pietà e l'aspetto
a volte merito pietà e arriva con gli amici suoi ma
solo se m'assale pressoché sensuale è pietà
solo se m'assale pressoché sensuale è pietà
E' calorosa al tatto, ha l'occhio della mucca,
il fiato dell'amante, regalità regnante,
il cuore sulla bocca, morbidezza da gatto.
Solo dopo i trenta avvenne che
Non contento di me tornai a casa
Senza legami, senza giuramenti
A chicchessia che venga a reclamare alcunché
Cammino nei castagni tra faggi e cerri
Sotto cieli spaziali traverso le radure
M'intrigano le felci, in rovi inciampo
S'apre di spine e cardi la mia pelle...
S'apre di spine e cardi la mia pelle...
Scoprì la mano mia durezze nuove
Lava i pensieri miei la pioggia dura
Li attutisce la neve, la nebbia li rischiaccia
Li strizza il sole, li accende il fuoco li sublima
Li accende il fuoco li sublima
Li accende il fuoco li consuma poi
Palpitazione tenue
Un nodo nella gola
Vaga in questa notte serena al ricordo
Vaga in questa notte serena al ricordo
Palpitazione tenue
Un nodo nella gola
Un nodo nella gola
Un nodo nella gola

Celluloide

Via col vento Il vento della steppa
Balla con Jurij il piccolo cosacco
vende paccottaglia dell'Armata Rossa
lavora conto terzi per i piccoli boss
Proposta indecente Attrazione fatale
Le porno casellanti al servizio di frontiera
Les liaisons dangereuses La scelta di Sophie
Gola profonda Oral Anal Non Stop
Donne sull'orlo di una crisi di nervi
Woodstock Easy rider The wall Cuori ribelli
Lanterne rosse Rocco e i suoi fratelli
JFK Robin Hood Papillon Malcolm X
Fronte del porto Profondo rosso
Mucchio selvaggio Corazzata Potemkin
Senza via d'uscita Gioventù bruciata
La moglie del soldato Soldato blu!
C'è tanto da imparare!
A qualcuno piace caldo Il tè nel deserto
Totò d'Arabia Suspiria Casablanca
Totò le Mokò Sette chili in sette giorni Indiana Jones
Assassinio sull'Orient Express Giù la testa
Turista per caso Dune La tempesta
L'ultimo imperatore La Contessa di Hong Kong
La Cina è vicina
Run Tokio ga Sex and Zen Tokio decadence!
C'è tanto da imparare!
L'ultima tentazione L'inferno di cristallo
Fino all'ultimo respiro San Michele aveva un gallo
Roma città aperta Italiani brava gente Pane amore e fantasia Amici miei
Via col vento Il vento della steppa
Balla con Jurij il piccolo cosacco,
vende armamenti atomici a corto e medio raggio,
ha già imparato tanto è pieno di volontà!

Del Mondo

E' stato un tempo il mondo giovane e forte,
odorante di sangue fertile,
rigoglioso di lotte, moltitudini,
splendeva pretendeva molto
Famiglie donne incinte, sfregamenti,
facce gambe pance braccia
Dimora della carne, riserva di calore,
sapore e familiare odore
E' cavità di donna che crea il mondo,
veglia sul tempo lo protegge
Contiene membro d'uomo che s'alza e spinge,
insoddisfatto poi distrugge
Il nostro mondo è adesso debole e vecchio,
puzza il sangue versato è infetto
E' stato un tempo il mondo giovane e forte,
odorante di sangue fertile
Dimora della carne, riserva di calore,
sapore e familiare odore
Il nostro mondo è adesso debole e vecchio,
puzza il sangue versato è infetto
Povertà magnanima, mala ventura,
concedi compassione ai figli tuoi
Glorifichi la vita, e gloria sia,
glorifichi la vita e gloria è
E' stato un tempo il mondo giovane e forte,
odorante di sangue fertile
Famiglie donne incinte, sfregamenti,
facce gambe pance braccia

Home Sweet Home

Intimisto

Mi rubi il tempo, mi rubi l'energia
Non ascolti il lamento, non ascolti il richiamo
Incrini il mio coraggio, vanifichi l'attesa
Le sere che ti aspetto, i pomeriggi che aspettano la sera
Mi rubi la mattina che mi sveglio da solo e non sta bene
Distruggi le mie felicità perché sono da poco agli occhi tuoi
Qualcuna la riempi, la gonfi a dismisura
E io devo lasciarla che stava bene silenziosa e sola
E gli occhi tuoi mi rubano la luce
Perché tu possa splendere nei miei
Allora non rimane niente e te ne vai
Allora non rimane niente e te ne vai
Consuma spento e lento il mio dolore consuma me.

Occidente

Ahi ahi ahi ahi ahi
Ahi ahi ahi ahi ahi
Un mutante di cane lince gatto in potenza
D'umana discendenza ma più debole adatto
a mutamenti nuovi dai lividi colori in mare in atto
Un mulo vecchio
Di carichi eccessivi, di percosse
Svezzato presto
Non indugia a dolcezze, rotto all'incanto
Avvezzo alla brutalità al disprezzo
Ahi ahi ahi ahi ahi
Ahi ahi ahi ahi ahi
Tra fremiti di bestie camion gas clacson
Vociare di mercanti a contrattare macellai
Fidanzati per mano famigliole festanti
Di sguardi petulanti botte a chi non ubbidisce insulti
Residui di carovane in viaggio orde dirette ad inseguire il sole
Occidente
Occidente
Alla guerra alla gloria alla storia
Ahi ahi ahi ahi ahi
Ahi ahi ahi ahi ahi
Luogo da qui non giunge suono
Luogo perduto ormai
Ahi ahi ahi ahi ah
Ahi ahi ahi ahi ahi

Memorie di una testa tagliata

Chi è che sa di che siamo capaci tutti
Vanificato il limite oramai
Vanificato il limite
Si avvicina l'inverno
Soffice crepitio sulla terra
Pomeriggio dolce assolato terso
Sotto un cielo slavo del Sud
Slavo cielo del Sud non senza grazia
(sistema evocativo in atto accesso obbligato zona rischio)
Salgo
Lento, leggero
Caldo
Buffo animale
Penetrante ma sale
Un
Ultimo
Pensiero
Odora di te
Mi
Distendo
Aprendomi
Tensione verticale
Rallenta il mio respiro
Scende in profondità
Si adatta al soffio del mondo
pomeriggio dolce assolato terso
Sotto un cielo slavo del Sud pieno di grazia
(sequenze disturbate eccesso sovraccarico pericolo pericolo)
In basso
In fondo
Giù
La
Mia
Testa
Tagliata
Porge
Uno sguardo
Fisso
Immutabile ormai
Sguardo
Compassionevole
Replay
La mia testa
Tagliata
Replay
Sguardo compassionevole
Sguardo fisso oramai
Replay
Replay
Vuoto
Replay
Vuoto
(sistema evocativo esaurito interruzione)

Finistère

Annus Horribilis in decade malefica
Decade malefica in stolto secolo
Secolo
Secolo osceno e pavido
Grondante sangue e vacuo di promesse
Annus Horribilis
Annus Horribilis
Annus Horribilis in decade malefica
S'attardano ombre
Le parole confondono
Si separano sponde
Coltivano incendi
Cure imposte e subite
Da sembianze smarrite
Sotto sguardi accecati
Tra pochezze infinite
Ecco le novità
Ecco le novità
Ecco le novità
Il cielo è scudo labile e tenue
Ammalia il vuoto e nulla seduce
Avanza il lato oscuro, s'alza s'innalza abbaglia
Mi ruba gli occhi ed ero cieco già
Mi ruba gli occhi ed ero cieco già
Lo so lo so lo so
Mi ruba gli occhi
Annus Horribilis in decade malefica
Decade malefica in stolto secolo
Secolo
Secolo osceno e pavido
Grondante sangue e vacuo di promesse
Conosco le parole
Dette scritte scandite
Tenerezze stupite
E tensioni impazzite
Tendono al grande bang
Tendono al grande bang
E tutto tende al grande BANG

In Viaggio

Girano i Sufi in tondo nello spazio
Nel tempo
Salgono i verticali i monaci in clausura
Immobili
Viaggiano l'alto il basso senza abbellimenti
Cadono di vertigine
Strisciano verso il ritmo i tarantolati schiacciati dallo spazio senza tempo
Viaggiano i viandanti viaggiano i perdenti
Viaggiano i perdenti più adatti ai mutamenti viaggia Sua Santità
Consumano la terra in percorsi obbligati i cani alla catena
Disposti a decollarsi per un passo inerte più in là
Coprono spazi ottusi gli idoli
Clonano miliziani dai ritmi cadenzati
In sincrono
Viaggiano i viandanti viaggiano i perdenti
Viaggiano i perdenti più adatti ai mutamenti viaggia Sua Santità
Viaggiano i viandanti viaggiano i perdenti più adatti ai mutamenti
Viaggia la polvere viaggia il vento viaggia l'acqua sorgente
Viaggiano i viandanti viaggiano i perdenti più adatti ai mutamenti viaggia Sua Santità
Viaggiano ansie nuove e sempre nuove crudeltà
Cadono di vertigine
Cadono di vertigine
Cadono di vertigine
Cadono di vertigine

Fuochi nella notte (di S.Giovanni)

Parlano piano al sole le ombre stanche di rumorose rabbie e infinite menzogne
Lunghe di sterminati fili in lunga fila sorde ai tonfi di corpi che vengono abbattuti
Tra poco arrossa il cielo della sera sospeso tra azzurri spazi gelidi e lande desolate
Quietami i pensieri e le mani e in questa veglia pacificami il cuore
Così vanno le cose, così devono andare
Così vanno le cose, così devono andare
S'alzano sotto cieli spenti i canti di chi è nato alla terra
ora di volontà focose speranze
E da energie costretto e si muove alla danza
Festa stanotte di misere tribù sparse impotenti,
di nuclei solitari che è raro di vedere insieme ancora
E s'alzano i canti e si muove la danza
E s'alzano i canti e si muove la danza
Muoiono i preti rinsecchiti e vecchi e muoiono i pastori senza mandrie
Spaventati i guerrieri, persi alla meta i viaggiatori
La saggezza è impazzita, non sa l'intelligenza
La ragione è nel torto, conscia l'ingenuità
Ma non tacciono i canti e si muove la danza
Quietami i pensieri e il canto e in questa veglia pacificami il cuore
Così vanno le cose, così devono andare
Così vanno le cose, così devono andare
Chi c'è c'è e chi non c'è non c'è
Chi c'è c'è e chi non c'è non c'è
Chi è stato è stato e chi è stato non è
Chi c'è c'è e chi non c'è non c'è
Chi c'è c'è e chi non c'è non c'è
E non tacciono i canti e si muove la danza
E non tacciono i canti e si muove la danza
(Così vanno le cose, così devono andare)