J.R.R.Tolkien - Lo hobbit

Chiudi


Quando tornò in sé, Bilbo era completamente solo. Giaceva disteso sulle piatte rocce di Collecorvo, e non c'era nessuno vicino a lui. Sopra si faceva strada il chiarore di un giorno limpido, ma gelido. Egli tremava e si sentiva freddo e rigido come una pietra, anche se la testa gli bruciava come fosse in fiamme. " Be', e ora che è successo? " disse tra sé e sé. " A quanto pare non sono ancora uno degli eroi caduti, benché, immagino, ci sia ancora tempo per diventarlo! ". Si rizzò a sedere dolorante. Guardando nella valle non riuscì a scorgere nemmeno un orco vivo. Dopo un po', essendoglisi un po' schiarita la testa, gli parve di poter vedere alcuni elfi che si muovevano tra le rocce sottostanti. Si stropicciò gli occhi: ecco, c'era ancora un accampamento nella pianura, a una certa distanza; e non c'era forse un grande andare e venire attorno alla Porta? Sembrava che i nani fossero indaffarati a rimuovere il muro. Ma non c'erano né grida né risuonar di canti: un silenzio di tomba gravava sulla vallata e sembrava che il dolore aleggiasse nell'aria. " Abbiamo vinto, immagino!" egli disse, toccandosi la testa che gli faceva male. " Ma tutto è così triste! ". Improvvisamente si accorse di un uomo che si inerpicava su per il pendio, venendo verso di lui. " Ehi, laggiù!" gridò Bilbo con voce tremante. " Ehi, laggiù! Che notizie ci sono? ". " Che voce è questa che parla tra le pietre?" disse l'uomo, fermandosi e scrutando attorno a sé non lontano da dove sedeva Bilbo. Allora Bilbo si ricordò dell'anello. " Che il cielo mi fulmini!" disse. " Quest'invisibilità ha anche i suoi svantaggi. Altrimenti avrei passato la notte caldo e comodo a letto! Sono io, Bilbo Baggins, compagno di Thorin!" gridò, togliendosi l'anello in fretta e furia. " Meno male che ti ho trovato! " disse l'uomo avanzando a grandi passi. " Si richiede la tua presenza, e ti abbiamo cercato a lungo. Saresti stato annoverato tra i morti, che sono molti, se Gandalf non avesse detto che la tua voce era stata udita per l'ultima volta in questo posto. Io sono stato mandato a cercarti di nuovo. Sei ferito gravemente? ". " Una brutta botta in testa, mi pare " disse Bilbo. " Ma avevo il mio elmo e ho il cranio duro. Tutto sommato però mi sento abbastanza male e ho le gambe che sembrano due fuscelli di paglia ". " Ti porterò giù fino all'accampamento nella valle " disse l'uomo, e lo sollevò con facilità. L'uomo era un camminatore esperto e veloce, e non ci volle molto perché Bilbo fosse deposto davanti a una tenda, a Dale; e lì trovò Gandalf, col braccio appeso al collo. Neanche lo stregone se l'era cavata senza ferite: e in tutto l'esercito ben pochi erano rimasti illesi. Quando Gandalf vide Bilbo, ne fu felicissimo. " Baggins! " esclamò. " E io che non ci speravo quasi più! Sei vivo dopotutto: come sono contento! Cominciavo a chiedermi se perfino la tua fortuna fosse bastata a salvarti! Che cosa terribile: per un pelo non è stato un disastro completo. Ma le altre notizie possono aspettare. Vieni! " disse più gravemente. " Qualcuno vuole vederti ", e facendogli strada accompagnò lo hobbit dentro una tenda. " Salute, Thorin!" egli disse entrando. " Te l'ho portato ". A terra giaceva Thorin Scudodiquercia, ferito di molte ferite; l'armatura infranta e l'ascia intaccata posate al suo fianco. Levò gli occhi quando Bilbo gli venne vicino. " Addio, buon ladro " egli disse. " Io vado ora nelle sale di attesa a sedermi accanto ai miei padri, finché il mondo non sia rinnovato. Poiché ora l'oro e l'argento abbandono, e mi reco là dove essi non hanno valore, desidero separarmi da te in amicizia, e ritrattare quello che ho detto e fatto alla Porta ". Bilbo piegò un ginocchio a terra, pieno di dolore. " Addio, Re sotto la Montagna! " egli disse. " Amara è stata la nostra avventura, se doveva finire così; e nemmeno una montagna d'oro può essere un adeguato compenso. Tuttavia sono felice di avere condiviso i tuoi pericoli: questo è stato più di quanto un Baggins possa meritare ". " No!" disse Thorin. " In te c'è più di quanto tu non sappia, figlio dell'Occidente cortese. Coraggio e saggezza, in giusta misura mischiati. Se un maggior numero di noi stimasse cibo, allegria e canzoni al di sopra dei tesori d'oro, questo sarebbe un mondo più lieto. Ma triste o lieto, ora debbo lasciarlo. Addio! ". Allora Bilbo si allontanò, e se ne andò in disparte; tutto solo si sedette avvolto in una coperta e, lo crediate o no, pianse finché i suoi occhi non furono rossi e roca la voce. Aveva un cuore gentile, e dovette passare molto tempo, prima che avesse voglia di scherzare di nuovo. " È stata proprio una grazia " egli disse alla fine tra sé e sé " che mi sia svegliato al momento giusto. Vorrei che Thorin fosse vivo, ma sono felice che ci siamo separati d'amore e d'accordo. Sei un pazzo, Bilbo Baggins, e hai combinato un bel pasticcio con quella faccenda della pietra; e c'è stata una battaglia, nonostante tutti i tuoi sforzi per ottenere pace e tranquillità, anche se di questo non ti si può certo far colpa ".
Brano tratto da "Lo hobbit" di J.R.R.Tolkien - Adelphi