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Paulo Coelho - L'Alchimista
In quel momento fu come se il tempo si fermasse, e l'Anima del Mondo sorgesse con tutta
la sua forza davanti al ragazzo. Quando guardò gli occhi di lei, un paio di occhi neri,
le labbra indecise fra un sorriso e il silenzio, egli comprese la parte più importante e
più saggia del Linguaggio che parlava il mondo e che chiunque, sulla terra, era in grado
di capire con il proprio cuore. E si chiamava Amore, una cosa più antica degli uomini e
persino del deserto, che tuttavia risorgeva sempre con la stessa forza dovunque due
sguardi si incrociassero come si incrociarono quei due davanti a un pozzo. Le labbra
della giovane, infine, decisero di accennare un sorriso: era un segnale,
Il segnale che il ragazzo aveva atteso per tanto tempo nel corso della vita, che aveva
ricercato nelle pecore e nei libri, nei cristalli e nel silenzio del deserto.
Ed era lì, il linguaggio puro del mondo, senza alcuna spiegazione, perché l'universo non
aveva bisogno di spiegazioni per proseguire il proprio cammino nello spazio senza fine.
Tutto ciò che il ragazzo capiva in quel momento era che si trovava di fronte alla donna
della sua vita e anche lei, senza alcun bisogno di parole, doveva essere consapevole.
Ne era certa più di quanto lo fosse di ogni altra cosa al mondo, anche se i genitori, e i
genitori dei genitori, le avevano sempre detto che, prima di sposarsi, bisognava
frequentarsi, fidanzarsi, conoscersi, e avere del denaro. Ma, forse, chi lo affermava
non aveva mai conosciuto il linguaggio universale: perché, una volta che vi
si penetra, è facile capire come nel mondo esista sempre qualcuno che attende qualcun
altro, che ci si trovi in un deserto o in una grande città. E quando questi due esseri
si incontrano, e i loro sguardi si incrociano, tutto il passato
e tutto il futuro non hanno più alcuna importanza. Esistono solo quel momento e quella
straordinaria certezza che tutte le cose sotto il sole sono state scritte dalla stessa
Mano: la Mano che risveglia l'Amore e che ha creato un'anima gemella per chiunque lavori,
si riposi e cerchi i propri tesori sotto il sole. Perché, se tutto ciò non esistesse, non
avrebbero più alcun senso i sogni dell'umanità.
"Maktub," pensò il ragazzo
Brano tratto da "L'Alchimista" di Paulo Coelho - Bompiani
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