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-BIOGRAFIA

Capitta Gavino
(Nuccio), nato a Sassari, risiede nel Canavese , dove ha conseguito gli studi di indirizzo tecnico, acquisendo la tecnica del disegno.
Successivamente ha iniziato il percorso pittorico confrontandosi con l’ uso dei colori acrilici fino ad arrivare agli attuali ad olio.
La lunga esperienza a livello dilettantistico nel mondo sub-acqueo e lavorativa nel campo informatico forniscono un valido e continuo supporto per l’ ispirazione e ricerca dei soggetti dei quadri, dove si percepisce la naturale passione per il mare.
Partecipa alle attivita' del gruppo ARTEINSIEME e SPINART di Torino.
Ha esposto i suoi quadri in varie mostre e gallerie, in Piemonte e Sardegna.

-RECENSIONE
Mentre la penna dello scrittore non sempre riesce a darci la vera immagine della realta', il pennello del pittore ci conduce immediatamente nella concretezza visiva e genera sentimenti e sensazioni spesso eccezionali: di ciò è valido esponente ed interprete Gavino Capitta. Una parte delle sue opere e’ legata ai temi del mare, con le quali riesce a trasmetterci il calore e le azzurre luci che lo compongono, i movimenti che lo animano e le emozioni che sorgono e ci inseguono. Gli alberi, il cielo, le ombre della notte ci danno un senso di gioia e di amenita'. Il cielo ampio, che si confonde col mare, leggermente disturbato dalle nuvole spinte dal vento che camminano lentamente, si spande dolcemente sulla tela dando un senso di perpetuo movimento.
In alcuni dipinti traspare un romanticismo ormai dimenticato: in un mondo schiavo di una realta' sempre più virtuale, sempre più legato agli agi, alle comodita', alle apparenze, il pittore vuole fissare ciò che spesso era e che si vorrebbe fosse.
Pur nella quotidianità di certi soggetti, riesce a dare una carica di colore che, con raffinata tecnica iperrealista, fa risaltare anche i particolari più insignificanti, dando loro un valore nuovo ed inaspettato. Il gioco dei riflessi e delle ombre intense al punto giusto, si ripete nelle nature silenti e nelle opere dove si cimenta con spazi e soggetti apparentemente irreali ma con un preciso riferimento ad eventi realmente accaduti.

Dr. Francesco Gandione (critico ed estimatore d’arte)
31/01/2008