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MANIFESTI FUNEBRI IN PAESE PER LA MORTE DI LORETA

SAN GIACOMO (Spoleto) - Mangiava pastasciutta, partecipava ogni anno alla Marcia della Pace da Perugia ad Assisi, era un habituèe del tè alle cinque. Ora è morta e la gente di San Giacomo ha voluto ricordarla con manifesti funebri. Niente di strano, se Loreta, questo il nome della protagonista dell'insolita vicenda, non fosse un... pappagallo. Anzi, una simpatica pappagallina brasiliana che da 28 anni condivideva le giornate con il suo padrone, l'ottantaseienne Alfredo Zanelli, e con il piccolo borgo umbro, di cui era diventata simbolo. "La conosceva anche l'Arcivescovo di Spoleto monsignor Riccardo Fontana - ricorda Alfredo, tra la commozione e il sorriso - . Era il giorno della festa del paese e Loretta si era accomodata sulle spalle di Sua Eccellenza mordicchiandogli un orecchio. Prima monsignor Fontana si era spaventato, poi ci ha riso sopra insieme a noi". Tanti ricordi e un'immagine: quella di Alfredo in bicicletta con la pappagallina diligentemente aggrappata al suo braccio. E se Loreta ha avuto l'onore dei manifesti funebri, non conoscerà però l'oscurità della cassa da morto. "L'ho fatta imbalsamare - conclude il padrone - così potrò continuare ad accarezzarla..."

FONTE: Corriere dell'Umbria del 1999