COLORAZIONE


Il neofita che si cimenta con la colorazione di un aereo per la prima volta può seguire le indicazioni contenute nel foglio istruzioni, che generalmente sono abbastanza fedeli alla realtà. Ma per rappresentare correttamente uno specifico velivolo bisognerebbe documentarsi con una ricerca storico-iconografica adeguata.
Le riviste di modellismo sono una ottima fonte di informazioni, così come le riviste aeronautiche lo sono per le foto degli aerei veri. Vi sono inoltre molti libri sull'argomento, realizzati da famosi fotografi o modellisti pluridecorati, eccone alcuni:


Senza tralasciare enciclopedie e manuali sull'argomento.


Ma veniamo ora ai colori veri e propri e al loro utilizzo.
In modellismo se ne usano principalmente di due tipi; smalti (sintetici) e acrilici (a base di acqua), ma per alcuni impieghi particolari vengono utilizzati anche colori ad olio, colori alchidici, matite, chine e gessetti. Nulla vieta di utilizzare anche tempere e pastelli (magari per le basette e i diorami).
Non è necessario, ma è consigliabile dare una mano di fondo prima di cimentarsi con la colorazione definitiva, io ad esempio utilizzo uno spray acrilico bianco acquistato in colorificio, è meno costoso del Primer per modellismo, e fornisce un buon aggrappaggio per la coloritura.

SMALTI
Per molti anni i famosissimi tollini Humbrol e Molak sono stati gli unici colori realizzati specificatamente per il modellismo. Ora le case produttrici si sono moltoplicate, così come la gamma dei colori disponibili; li possiamo trovare lucidi, opachi, satinati, metallici, trasparenti, da diluire o pronti all'uso dell'aerografo.
Anche i contenitori sono i più disparati, per offrire al modellista la più vasta scelta possibile; ci sono i barattolini in metallo, in vetro, in bustina, in bomboletta spray, i pennarelli.
Prima di utilizzare qualsiasi colore è necessario agitare bene il contenitore per evitare il formarsi di grumi e per mescolare al meglio tutte le componenti del colore (pigmento e diluente), e nella maggiorparte dei casi è anche necessario utilizzare un diluente specifico. Chiedete sempre al negoziante il tipo di diluente giusto per il giusto colore.
Lasciate perdere l'acquaragia, quella va bene solo per pulire i pennelli.



ACRILICI
Rispetto agli smalti hanno il vantaggio di poter essere diluiti con acqua o alcool, hanno una pigmentazione più fine che li rende più adatti all'uso dell'aeropenna e asciugano prima. Da non trascurare poi la semplicità nella pulizia di aerografo e pennelli con acqua e sapone.
Per il resto non ci sono grandi differenze, anche gli acrilici sono offerti in una vastissima gamma di colori.

CORRISPONDENZA DI COLORI
Questo argomento è uno dei più dibattuti dai modellisti e anche uno dei più complessi, in quanto la domanda che tutti ci facciamo quando decidiamo quale livrea riprodurre è questa: quale sarà la tonalità giusta di colore da usare?
Non sempre la risposta è univoca perchè se prendiamo in esame uno specifico tipo di aereo reale, non è detto che tutti i lotti siano stati verniciati con la medesima precisa tonalità di colore; questo dipende dalla provenienza delle vernici da industrie chimiche diverse, dalle fabbriche aeronautiche, dal teatro di operazioni, dalle miscele artigianali effettuate sul campo (soprattutto durante la seconda guerra mondiale).
In campo modellistico ci sono poi diverse scuole di pensiero, una delle quali sostiene che più la scala di riduzione del modello è piccola, più il colore originale deve essere schiarito per risultare più verosimile; personalmente non applico questa regola.
Molti esperti si sono cimentati in ricerche storiche, documentali e iconografiche, e il risultato è un'editoria sovrabbondante. Anche alcune associazioni modellistiche nostrane pubblicano regolarmente articoli e volumi a tema, come ad esempio l' I.P.M.S. Italia o il C.M.P.R. di Ravenna.

Già agli inizi degli anni '30 il Ministero dell'Aviazione Tedesca (RLM) ha regolamentato l'esigenza di uniformare la colorazione dei propri velivoli, e ancora oggi per i modellisti i colori degli aerei della Luftwaffe del periodo 1935 - 1945 vengono indicati con la sigla RLM 1, RLM 2, ecc.
In tempi più recenti, questa esigenza è diventata più pressante, ed ecco che i paesi industrializzati hanno inventato il Federal Standard.

IL FEDERAL STANDARD
Con la sigla FS seguita da cinque numeri, si è voluto "standardizzare" il mercato dei colori per aerei, in modo da avere univocità nel colore delle livree aeronautiche. Prendiamo ad esempio il colore degli Harrier della Marina Militare:



Questa scritta è stata dipinta sulla fusoliera dell'aereo direttamente dal costruttore e indica che è stato utilizzato un Grey FS36320 ed un Grey FS36231 (magari fosse sempre così facile), vediamo il significato di questo codice:
la prima cifra indica la finitura la seconda indica il colore Le ultime tre cifre indicano l'intensità. Numeri bassi indicano colori scuri, numeri alti indicano colori chiari.
Perciò il 36320 si può tradurre come: grigio opaco di tonalità medio-scura. Una volta individuato il codice FS, facendo riferimento alle tabelle di conversione che abbondano sul web, possiamo facilmente individuare marca e numero del colore che dobbiamo acquistare. Prossimamente ne metterò on-line una anch'io.

Per avere ulteriori delucidazioni scrivetemi, riponderò personalmente ad ogni domanda.