IL
VOLONTARIATO AMBIENTALE IN ITALIA
Le
Principali esperienze e la nuova realtà delle
GEV (Guardie Ecologiche Volontarie).
relazione
del dr. Paolo Pettazzoni (fondatore e attuale Presidente Corpo GEV della
Provincia di Modena, membro del direttivo FEDERGEV EMILIA-ROMAGNA) al secondo
meeting internazionale sul volontariato ambientale tenutosi a Malaga.
@email:
pettazzonipaolo@libero.it
Malaga
26 ottobre 2001
1
– PREMESSA.
Lo
scopo della presente relazione e illustrare le principali esperienze di
volontariato ambientale in Italia, con un riferimento particolare alla nuova
realtà delle GEV, che si è affermata nel nostro paese negli ultimi 10 anni
come la maggiore realta’ di volontariato ambientale organizzato , per fornire
esperienze che possano servire ad altre realtà nazionali ed internazionali per
lo sviluppo del volontariato ambientale e della difesa della Natura.
In
particolare precisiamo che per Volontariato ambientale intendiamo parlare di
azioni di lavoro concreto di difesa e conservazione delle risorse naturali e di
educazione e sensibilizzazione ambientale per promuovere una società
sostenibile in equilibrio con l’ ambiente.
Queste
azioni possono a volte coincidere
con l’azione di gruppi ambientalisti e/o politici (Partiti Verdi , movimento
no global, Associazioni Ecologiste
ecc.) ma si differenzia
essenzialmente per la priorità data alle azioni
concrete di difesa ambientale (educazione nelle scuole, vigilanza ambientale,
censimenti di flora e fauna, pulizie di aree e parchi, creazione e gestione di
aree protette, bonifica da inquinamenti, visite guidate, raccolta fondi ecc.)
rispetto alla denuncia, alla protesta, all’azione politica diretta di
competenza dei gruppi politici ed ambientalisti.
Questa
precisazione non ha lo scopo di creare divisioni o contrapposizioni
ma chiarire cosa intendiamo
in questa relazione con volontariato
ambientale.
Speriamo
inoltre che le esperienze qui riportate possano servire come contributo a
sviluppare il volontariato ambientale in tutto il mondo nella consapevolezza
della globalità dell’azione di salvaguardia della Natura.
2
– LE PRINCIPALI ESPERIENZE DI VOLONTARIATO AMBIENTALE IN ITALIA .
Il
volontariato ambientale, propriamente detto, nasce in Italia negli anni 60 ad
opera delle associazioni “storiche” (
WWF, Italia Nostra ecc.) nate per difendere i patrimonio ambientale italiano
fortemente minacciato in quegli anni sia per gli effetti della seconda guerra
mondiale (che ricordiamo percorse con il fronte di guerra tutta la penisola) sia
dal boom economico del dopoguerra che trasformò profondamente l’ Italia
(abbandono delle campagne e delle attività tradizionali a basso impatto
ambientale quali la pastorizia, l’agricoltura non meccanizzata, sostituite da
un boom industriale – industrie
chimiche e metalmeccaniche-
agricoltura intensiva e meccanizzata, senza alcun rispetto dell’ ambiente e
distruzione del patrimonio ambientale).
Si
pensi ad esempio a quanto accaduto a Venezia e alla laguna Veneta con la
costruzione degli impianti chimici e di raffinazione del petrolio a Porto
Marghera che hanno degradato profondamente uno dei patrimoni storici ed
ambientali tra i più rari al mondo.
Da
questa situazione di degrado sono nate le prime iniziative di difesa ambientale
ed e’ nato il volontariato ambientale.
Le
principali associazioni che hanno promossa il volontariato ambientale sono:
1
– ItaliaNostra – http://www.italianostra.org
Nasce
nel 1955 a Roma per conservare i beni architettonici storici ed ambientali
italiani contenuti nel “paesaggio” rurale ed urbano.
ItaliaNostra
ha la caratteristica importante di
unire la difesa del patrimonio storico- architettonico con la difesa dell’
ambiente fatto fondamentale in un paese come l’ ITALIA paese ricchissimo di
storia che si e’ fusa nei secoli al patrimonio naturale.
Si
pensi all’esempio sopra riportato della Laguna Veneta ove la difesa di una
ambiente palustre unica e fondamentale per la salvaguardia di Venezia patrimonio
storico ed architettonico dell’umanità.
ItaliaNostra
conta ora oltre 200 sezioni in tutto il Paese, agisce oltre che sul piano
politico e di denuncia organizzando volontari per azioni concrete di pulizia di
aree storiche ed ambientali, censimenti del patrimonio storico ambientale,
sensibilizzazione sulla salvaguardia della naturale creazione di Parchi (Appia
Antica, Delta del Po, Colli Euganei ecc.)
WWF
ITALIA -
http://www.wwf.it
Fondato
in Italia dal 1966, è sicuramente
la maggiore associazione italiana in difesa dell’ ambiente avendo oltre 300
sedi periferiche e 300 000 iscritti.
Accanto
a migliaia di soci che finanziano la raccolta di fondi su specifiche campagne
(salvaguardia specie protette come il Lupo, la Lontra, la Lince, i Cetacei, le
Tartarughe marine, il Camoscio d’ Abruzzo,l’Orso la Foca Monaca ),
ha sviluppato azioni di volontariato ambientale in particolare:
1
– creazione gestione di 135 Oasi e riserve protette in tutta l’Italia. La
rete di oasi creata dal WWF copre tutta l’ Italia ed è gestita da volontari
che curano la gestione, il controllo della fauna , la vigilanza ambientale,
visite guidate ai parchi e la raccolta di fondi per la gestione.
2
– iniziative di educazione ambientale sia tramite campagne sui mass media sia
con campi di studio e lavoro a tema ambientale.
Il
WWF gestisce oltre 5 000 Panda club che coinvolgono migliaia di scolari.
3
– vigilanza ambientale ed antibracconaggio con le guardie volontarie del WWF
che svolgono iniziative simili a quelle delle GEV poi illustrate.
LIPU
– http://www.lipu.it
La
LIPU ( Lega Italiana Protezione Uccelli) fondata
nel 1965 ed aderente a BirdLife International, ha 42 000 soci e oltre 100
sezioni locali, opera da anni nella difesa dell’avifauna italiana gestendo 58
oasi e centri di recupero Uccelli.
Ha
alcune migliaia di volontari che operano in particolare su
:
1
– studio e censimento avifauna per tutelare specie e habitat minacciati;
2
– interventi concreti come montaggio nidi artificiali, mangiatoie,
salvaguardia nidi;
3
– cura e reintroduzione di animali feriti ed ammalati con centri di recupero
rapaci e altri uccelli in via di estinzione ( 9 centri di recupero e 4 centri
per la reintroduzione della Cicogna bianca in Italia);
4
– creazione e gestione aree protette;
5
– corsi di sensibilizzazione, bird watching e servizi di consulenza per la
gestione naturalistica del territorio;
6
– Vigilanza con guardie volontarie contro il bracconaggio e il controllo
dell’attività venatoria e campi nello stretto di Messina per evitare l’
abbattimento dei Rapaci ed altri uccelli migratori;
7
– reintroduzione di avifauna (Progetto di reintroduzione del grifone in
Sicilia e Sardegna- Reintroduzione della Cicogna bianca
in Italia)
La
LIPU svolge un ruolo importante nella difesa della avifauna e comunque non si
limita alla protezione della avifauna intervenendo anche in un piano complessivo
di difesa della natura.
LEGAMBIENTE
- http://www.legambiente.com
Nata
successivamente, nel 1980, ha oltre 137 000 iscritti suddivisi in 20 comitati
regionali ed oltre 1000 gruppi locali, e membro dell’ EEB European Enviroment
Bureau e del IUCN e C.CI.V.S.
Nata
dall’ ARCI associazione del tempo
libero e della ricreazione culturale e sportiva della Sinistra Italiana,
Legambiente ha assunto negli ultimi decenni un ruolo guida nella attività
di difesa ambientale.
Tra
le principali iniziative:
1
–Puliamo il Mondo / Spiagge Pulite – giornate di pulizia di spiagge ed aree
inquinate in cui si invitano tutti i cittadini e volontari ( oltre 2200 lo
scorso anno) a raccogliere rifiuti e pulire una specifica zona con lo scopo non
solo di pulire ma anche di sensibilizzare la pubblica opinione a non inquinare e
sporcare l’ ambiente ( anche perché le
iniziative hanno ampio rilievo sulla stampa).
2-
Goletta verde progetto per il controllo annuale delle acque marine e delle
spiagge per tenere monitorato il livello di inquinamento;
3
– vigilanza ambientale ed antincendio
4
– educazione ambientale con campagne mirate alla tutela dell’ ambiente;
5
– campi di lavoro in Parchi ed aree protette ( oltre 100 campi per anno).
LAV
– Lega AntiVivisezione http://www.infolav.org
Nasce
negli anni 80 per denunciare gli abusi sugli animali , agisce con campagne a
livello nazionale e ha numerose sezioni locali.
Le
principali campagne promosse sono: contro la vivisezione, combattimenti tra cani
per scommesse, allevamenti in batterie di polli e altri animali per
alimentazione, uso di pellicce nella moda, uso animali in circhi e zoo.
Hanno
volontari che eseguono controlli e vigilanza sul bracconaggio e contro il
maltrattamento animali nonchè educazione al rispetto animali nelle scuole e
raccolta fondi e banchetti informativi.
Assieme
ad altre associazioni locali (quali il CSA – Centro Soccorso Animali) e
regionali gestiscono anche canili e centri di cura per animali feriti.
ANIMALISTI
ITALIANI (P.E.T.A.)
Nata
nel 90 da un gruppo uscito dalla LAV opera su temi simili alla LAV (campagne
contro pellicce , zoo, vivisezione maltrattamento animali ecc.).
ENPA
– Ente Nazionale Protezione Animali
http://www.enpa.it/enpa.html
Nata
nel 1871 da una iniziativa di Giuseppe Garibaldi, diventa Ente Pubblico nel 1939 e di nuovo associazione
privata nel 1979.
La
principale attività concerne la protezione degli animali utilizzando
anche volontari per la vigilanza contro il maltrattamento degli animali e
la gestione di canili, gattili e centri di cura animali.
E’
presente in tutto il territorio nazionale e si occupa attivamente della difesa
degli animali e dei loro diritti nonché della vigilanza sulla caccia.
FEDERAZIONE
PRO NATURA http://www.pro-natura.it
Una
delle associazioni più antiche nasce nel 1959 promossa dal direttore del
Parco Nazionale Gran Paradiso.Raggruppa numerosi gruppi naturalistici impegnati
non solo su aspetti scientifici ( società di botanica, geologia, musei
naturalistici ecc) ma anche su un discorso ecologico più ampio.
Nell’
associazione operano volontari che gestiscono aree protette, sentieri
naturalistici ed iniziative scientifiche e naturalistiche sulla conoscenza,
studio e salvaguardia del patrimonio naturale.
3
-GRUPPI LOCALI E SINGOLE INIZIATIVE di VOLONTARIATO AMBIENTALE.
Il
volontariato ambientale in Italia e’ caratterizzato anche da numerose piccole
associazioni o gruppi locali che svolgono un ruolo importante a livello locale
organizzando iniziative di salvaguardia della natura su piccola scala.
Molti
di questi gruppi locali pur non avendo contatti con le grandi associazioni
nazionali intervengono su temi e con interventi mediati sull’ esempio delle più
famose associazioni nazionali od internazionali.
Altri
gruppi di volontari ambientali operano all’interno di associazioni di altra
natura (sportiva, culturale, sindacale, religiosa, ricreativa .) portando all’
interno di queste associazioni valori di difesa dell’ ambiente.
Ad
esempio gruppi cattolici ( boy
scout, gruppi parrocchiali), gruppi CAI ( club Alpino Italiano )
Associazione Alpini, Polisportive , Circoli ricreativi e culturali,
Circoli Dopolavoristici, circoli ed associazione anziani.
Anche
i settori di attività sono molteplici ad esempio:
1
– promozione e gestione di riserve od aree protette;
2
– interventi a favore avifauna e della fauna protetta;
3
– pulizia e recupero naturalistico di aree degradate ed inquinate:
4-
iniziative di educazione ambientale e di sensibilizzazione.
5
– antincendio boschivo;
Nella
sola Provincia di Modena a
dimostrazione della ricchezza di gruppi locale operano alcune decine di
associazioni di volontariato ambientale citiamo:
il
Gea-Puan ( difesa avifauna ) Gruppo
Naturalistico Modenese ( studio difesa della flora mostre naturalistiche) Museo
Naturalistico di Marano ( gestione di museo e pubblicazioni naturalistiche)
Stazione Ornitologica Modenese ( studio e difesa avifauna) gruppi Scout, Cai ,
Alpini, Gruppi naturalistici locali ( Sassuolo, Serramazzoni, Sestola ,
Pievepelago, Ravarino Castelfranco Carpi ecc.) La polisportiva Olimpia a Vignola
( gestione percorso Natura), CSA ( protezione animali, Amici del Gatto (
gestione gattile) , GEFI Fiorano
(educazione ambientale nelle scuole),Lega Ecologica , Montagna Nuova, Auser ,
amici di GreenPeace .
Va’
segnalata anche l’azione di singoli individui o di piccoli gruppi non
organizzati in associazioni che gestiscono a livello locale singole iniziative
di volontariato ambientale.
Da
sottolineare in particolare iniziative volte a:
1
–piantumazioni boschi e siepi;
2-
pulizia e bonifica aree inquinate o degradate;
3
– pulizie sentieri e aree verdi;
4
– salvaguardia di flora e fauna protetta;
5
– segnalazione inquinamenti e degradate;
6
– mostre ed iniziative di sensibilizzazione sulla protezione ambientale;
4
-LE GEV: UNA ESPERIENZA NUOVA
Le
GEV nascono alla fine degli anni 80 sulla base di leggi regionali che, a partire
dalle Regioni Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte, istituiscono e riconoscono
ufficialmente il ruolo dei volontari ambientali GEV.
Gli
scopi principali sono :
1
– l’ educazione ambientale
2
– la vigilanza e il controllo ambientale
3
– le segnalazione di inquinamenti ed interventi di bonifica ambientale
4
– la protezione civile
La
principale caratteristica delle GEV è che
sono volontari incaricati da
Enti locali, di reali poteri di vigilanza ambientale ( Polizia amministrativa ).
Le
Regioni e le Province mettono inoltre a disposizione dei volontari materiali e finanziamenti (rimborsi spese)
in considerazione del ruolo di salvaguardia del bene comune “La
Natura”, per rendere più
incisivo l’intervento di salvaguardia della Natura.
Questa
caratteristica permette di unire i poteri e i mezzi degli Enti Pubblici con la
disponibilità e l’ impegno diretto dei volontari.
Le
Gev hanno avuto un forte sviluppo in Italia negli ultimi 10 anni
(oltre 10 000 GEV attive) soprattutto a partire dal Nord ma ora si stanno
diffondendo in tutto il paese man mano che vengono promulgate le leggi regionali
(Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Trentino ecc.).
Vi
e’ ora anche in parlamento una proposta di legge nazionale
Pur
con diverse caratteristiche regionali dovute alle leggi di istituzione le GEV
operano in modo simile in tutto il paese.
Negli
ultimi anni e’ stata creato anche un coordinamento nazionale “La FEDERGEV
ITALIA sull’ esempio del primo Coordinamento Regionale già
attivo da 11 anni in Emilia Romagna ( FEDERGEV Emilia Romagna).
Nel
volontariato GEV vi è, come abbiamo detto, una stretta collaborazione tra enti
locali (Comuni, Province ed Enti di gestione dei Parchi) permettendo di unire le
competenze dell’ ente pubblico con la disponibilita’e la carica di impegno
dei volontari.
L’
Ente pubblico ha la possibilità di essere molto più incisivo nella difesa
dell’ ambiente per cui spesso le risorse ( almeno in Italia) sono scarse
cosi’ come il personale pubblico addetto alla vigilanza.
___________________________________________________________________
Attività
di vigilanza ambientale volontaria GEV per settori anni 1997 1999
REGIONE
EMILIA ROMAGNA in % sul totale ore
di servizio
____________________________________________________________________
Per
quanto riguarda i volontari la partecipazione alle GEV e’ in forte crescita in
quanto il cittadino ha la possibilità di fare qualcosa di concreto ( visibile e
tangibile) per la difesa dell’ambiente .
Questo
dato e’ confermato anche da una importante ricerca dell’ Università di
Trieste da parte del prof. Giorgio Osti che
ha scelto come oggetto di studio delle motivazioni del volontariato le GEV
intervistando centinaia di volontari (Giorgio
Osti- “GEV Volontariato Ambientale: un caso di dono
anonimo” Università di Trieste)
Le
GEV sono tutti volontari e non ricevono retribuzioni di sorta ma solo le
attrezzature necessarie per il servizio e parziali rimborsi per spese sostenute
in servizio.
Per
diventare GEV si deve frequentare un corso di formazione di oltre 6 mesi
(organizzato abitualmente o dalla Provincia o dal Corpo Provinciale) ove si
studiano:
1
– problemi di inquinamento e degrado ambientale, sviluppo sostenibile
2
– leggi e norme di difesa ambientale . vigilanza, sanzioni
3-
conoscenze naturalistiche ( Botanica, Biologia, Geologia, Geografia, Fauna
Ecologia, ecc- )
4
– Parchi ed aree protette
5
– Protezione civile – antincendio- pronto soccorso.
Superato
l’ esame finale il volontario riceve la nomina a GEV assieme alla divisa e
alla attrezzatura per il servizio .
Ogni
GEV e’ poi inserito in un gruppo locale che ha il controllo di una determinate
zona, area protetta o parco naturale.
Le
GEV sono normalmente organizzate in Corpi Provinciali o di Zona suddivisi in
gruppi locali che si coordinano con gli Enti per cui opera (Enti Parco Comuni,
Province, Comunità Montane).
Nella
Provincia di Modena il Corpo Provinciale e’ suddiviso i 7 zone con
responsabili locali che organizzano mensilmente i turni di vigilanza e le
iniziative di educazione ambientale e di intervento di vigilanza sul territorio
compresi i parchi e le aree protette.
I
volontari GEV agiscono normalmente disarmati e in coppia .
Ogni
volontario si deve impegnare a fornire un servizio minimo di ore 8 mensili.
Ogni
mese nella riunione di zona si programmano i turni di vigilanza settimanale in
base alle disponibilità date dai volontari sul territorio affidato al gruppo
GEV.
In
caso di emergenza le GEV sono in collegamento radio con le forze di Polizia e di
Protezione Civile.
I
Principali Settori di Attività delle GEV sono :
A –CONTROLLO
RACCOLTA FUNGHI E FLORA PROTETTA
Le
GEV operano nel controllo della raccolta dei prodotti del sottobosco ( funghi,
mirtilli, fragole) che avviene in
modo controllato per evitare danni da eccessiva raccolta e danni al bosco.
Si
controlla anche che non vengano raccolte specie protette di flora spontanea e in
via di estinzione ( orchidee, genziane, fiori alpini, flora mediterranea ec.)
e altre azioni che danneggino i boschi e le aree protette.
B- VIGILANZA
AMBIENTALE
Il
territorio di competenza è controllato periodicamente al fine di prevenire
inquinamenti tramite pattugliamenti in auto, bici, cavallo o a piedi.
In
particolare si controllano:
D- -VIGILANZA
CACCIA PESCA E ANTIBRACCONAGGIO.
Le
Gev operano sul controllo della caccia e della pesca nonchè nella prevenzione
del bracconaggio nelle aree dove è vietata la caccia e la pesca o autorizzata
con particolari limitazioni.
I
volontari operano assieme ai guardiacaccia e agli altri enti di controllo della
caccia e pesca.
Intervengono
anche in interventi di ripopolamento di fauna selvatica.
E – CENSIMENTI
e MONITORAGGI AMBIENTALI
Le
GEV eseguono periodicamente anche
censimenti ambientale mirati alla salvaguardia del patrimonio ambientale. Ad
esempio a Modena abbiamo censito:
1
– gli alberi monumentali per metterli sotto tutela
2
– Fauna Protetta- ungulati ed altri animali presenti nei parchi
3
– microdiscariche e teli plastici
abbandonati per procedere alla loro bonifica
4
– maceri e stagni per studiare interventi per la salvaguardia degli anfibi
5
– presenza di flora rara e da tutelare.
I
dati raccolti vengono poi forniti agli Enti Competenti per attuare gli
interventi necessari alla salvaguardia del patrimonio ambientale studiato.
A
volte sono gli stessi Enti Pubblici che richiedono alle GEV di eseguire
specifici censimenti per studiare il patrimonio ambientale.
I
volontari frequentano normalmente brevi stage sulle tecniche da usare nei
censimenti.
F – EDUCAZIONE
AMBIENTALE
Le
Gev operano con iniziative rivolte: sia alle scuole di ogni ordine e grado
(lezioni verdi, visite guidate, proiezioni di diapositive e video- sentieri
scuola ) che a tutti i cittadini ( mostre ambientali, conferenze, campagne di
educazione ambientale , giornate di pulizia di fiumi e parchi oasi)
In
particolare le principali iniziative di educazione ed informazione ambientale
avvengono in collegamento con Parchi e Riserve Naturali.
Le
Gev gestiscono centri visita nei Parchi, organizzano visite guidate di turisti e
scolaresche, producono materiale informativo ( iniziative che nella sola
Provincia di Modena coinvolgono migliaia di persone e studenti ogni anno nei 4
Parchi presenti.
Intensa
e’ anche la attività nelle scuole principalmente con lezioni anche con l’
utilizzo di video ed immagini sui temi ambientali ( Raccolta differenziata,
sviluppo sostenibile, patrimonio naturale, Fauna, Parchi Botanica, difesa delle
Foreste ed ambienti naturali, ecologia ecc.) .
Le
Gev hanno anche realizzato sentieri natura o sentieri scuola da utilizzare per
lezioni all’aperto sulla natura.
Altre
iniziative di informazione sono organizzate in occasione di Fiere, Sagre e Feste
Popolari, Mostre con lo scopo sia di sensibilizzare la gente e arruolare nuovi
volontari.
Sono
periodicamente organizzate anche Feste dell’ Ambiente organizzate dalle GEV (
Festa del Riccio - Il Lupo, il Gupo,
il Riccio e
altre storie naturali ecc)sia a livello Provinciale che Regionale o Nazionale.
G – PROTEZIONE
CIVILE
Le
GEV fanno parte del volontariato di protezione civile sotto il coordinamento
delle autorità competenti.
In
particolare le GEV intervengono in emergenze di protezione civile connesse
all’ ambiente INCENDI BOSCHIVI,
ALLUVIONI, INQUINAMENTI ACQUE (Piemonte 1995).
Intervengono
anche per emergenze quali terremoti ( Umbria 1997) e interventi internazionali
di solidarietà ( Campi profughi in Kossovo 1998)
A
Modena abbiamo 5 squadre antincendio boschivo addestrate ed attrezzate anche con
mezzi 4x4 antincendio, nonchè gruppi specializzati nel montaggio e gestione
tendopoli ( in particolare abbiano l’attrezzatura completa per montare in
poche ore una tendopoli da 400 500 posti letto con cucina e servizi
autosufficienti) Esistono anche squadre addestrate alla VIV vigilanza idraulica
volontaria in caso di rischi di alluvioni.
Periodicamente
sono organizzate anche esercitazioni di protezione a livello provinciale e
regionale per coordinare i mezzi e gli uomini del volontariato e inserirli negli
interventi delle unitati governative.
COOPERAZIONE
INTERNAZIONALE..
Le
GEV negli ultimi anni hanno anche sviluppato iniziative a livello internazionale
in quanto crediamo sia importante agire localmente nella difesa dell’ ambiente
ma contemporaneamente operare anche a livello globale in quanto l’ ambiente,
il patrimonio naturale e’ unico non diviso in nazioni o continenti.
La
terra e’ una unica astronave su cui noi tutti navighiamo nell’ universo.
L’
acqua, l’ aria, il sole la Biodiversità e purtroppo anche gli inquinamenti
non conoscono confini.
L’
Ambiente va difeso e salvaguardato su tutta la terra.
La
relazione seguente di Dario spiegherà cosa abbiamo fatto in questi anni in
questo campo e vorrei sottolineare in conclusione come sia importante scambiare
esperienze tra volontari impegnati nella difesa dell’ambiente,
per
cui ringrazio gli organizzatori di queste giornate del volontariato ambientale e
del invita fattoci a partecipare.
Siamo
inoltre interessati come GEV a
scambiare esperienze con altri gruppi di volontariato ambientale ed organizzare
scambi di volontari come già facciamo con il Costarica, L’Amazzonia e anche
l’ Andalusia ( Programma Migres)
Siamo
in grado di ospitare volontari in strutture di accoglienza nei parchi
partecipare ad esperienze di vigilanza e alle altre attività GEV.
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