MONTE BELVEDERE 2002
ELENCO DI DIRAMAZIONE
Le Associazioni, gli Enti e le Organizzazioni sono autorizzati ad usare il presente documento di impianto per l’esercitazione interprovinciale “Monte Belvedere 2002” in programma per i giorni 20-21-22 settembre 2002 ed a diffonderne copia a quanti essi ritengono vi siano ragione di interesse e/o coinvolgimento
PREMESSA
Le Associazioni di Volontariato della Protezione Civile componenti la colonna mobile centrale (Modena-Ferrara-Bologna) della Regione Emilia-Romagna unitamente alle Comunità Montane “Alta Valle del Reno” di Vergato e “Modena Est” di Zocca, con i Comuni di Gaggio Montano e Castel d’Aiano (Bo), Zocca e Montese (Mo) e con la collaborazione della Regione Emilia-Romagna; I.N.G.V. (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) ; Comuni di Bologna, Ferrara, Modena; Province di Bologna, Ferrara, Modena; dei Vigili del Fuoco volontari distaccamento di Gaggio Montano e Fanano, delle Prefetture e delle Forze Civili e Militari componenti la Protezione Civile organizzano per i giorni
20-21-22 settembre 2002
una serie di prove d’attivazione e soccorso consistenti in una
ESERCITAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE
denominata MONTE BELVEDERE 2002
L’esercitazione coinvolgerà il volontariato unitamente a tutte le forze istituzionali che vorranno collaborare. L’evento di riferimento per l’esercitazione sarà costituito da un terremoto di magnitudo 5.1 localizzata nell’alta valle del Reno con dimensioni pari a quelle verificatesi negli anni 1864-1869.
Riportiamo al proposito una nota relativa all’evento di riferimento prodotta a cura del Professor Romano Camassi dell’Università di Bologna.
TERREMOTO NELL’ALTA VALLE DEL RENO
L’evento di riferimento per l’esercitazione Monte Belvedere 2002 è un terremoto di Magnitudo 5.1, localizzato nell’area compresa fra i comuni di Vergato, Zocca, Castel d’Aiano, Montese e Gaggio Montano. Le dimensioni dell’evento considerato sono comparabili al massimo evento atteso, sulla base delle conoscenze della sismicità del passato nell’area. In sintesi, i parametri dell’evento di riferimento considerato sono i seguenti: Localizzazione epicentrale: 44.294 10.981 - Villa d’Aiano Magnitudo strumentale: 5.2 Intensità epicentrale attesa: VII grado della scala MCS Profondità ipocentrale: tra 5 e 10Km
Scenario di riferimento L’evento massimo atteso, sulla base delle conoscenze sulla sismicità del passato nell’area, risulta dalla combinazione delle informazioni su due importanti periodi sismici, verificatisi nell’area rispettivamente negli anni 1864 e 1869. I terremoti del 1864 Nei mesi di febbraio e marzo 1864 numerose scosse di terremoto furono avvertite in diverse località dell’Alta Valle del Reno; fra il 7 e l’8 febbraio le scosse avvertite furono alcune decine e gli effetti sono così descritti da una corrispondenza giornalistica coeva: “Abbiamo notizia da nostri comuni montani della provincia, e specialmente da quelli di Porretta, Vergato, Gaggio, Castel d’Aiano, Praduro e Sasso ecc. che recano come negli scorsi giorni siansi udite colà ripetute scosse di terremoto, assai sensibili ed in alcuni luoghi anche violenti, avendo atterrato molti comignoli di cammini e danneggiate parecchie case. A Porretta ci dicono che in 7 giorni i movimenti di sussulto e ondulatorii, si sono ripetuti più che 40 volte preceduti ed accompagnati sempre da quel cupo rumoreggiare che incute terrore. Il troppo prolungarsi di questo fenomeno tiene in molta apprensione que’ buoni montanari, e non senza ragione”. [Gazzetta delle Romagne, 1864.02.15, n. 46, Bologna] Nei giorni successivi le scosse continuarono a ripetersi, pressoché senza interruzione; la notte del 15 marzo una nuova violenta scossa produsse altri danni nella zona di Vergato, a Savigno, Tolé e Zocca. Gli effetti a Vergato sono descritti in modo efficace da un’altra corrispondenza giornalistica: “Le scosse di terremoto del 15 corr. furono in Vergato assai violenti: persona venuta di colà ci reca precise notizie del fenomeno, e sono le seguenti: alle due e tre quarti circa una prima scossa si fece sentire non molto forte, poi una seconda fortissima: essa durò circa 5 secondi, accompagnata da un rombo sotterraneo ben distinto. Lo spavento fu generale, tutta la popolazione in un istante si raccolse nelle vie; uomini, donne bambini, balzati dal letto fuggivano le case, che ad ogni istante sembrava dovessero rovinare. Si contano, in fatto, molte case danneggiate, ben 60 comignoli di camini atterrati, un ornato in macigno del campanile caduto con immenso fracasso sulla piazza, e non pochi edifizii privati malconci”. [Gazzetta delle Romagne, 1864.03.17, n. 77, Bologna]
Il terremoto del 25 giugno 1869 Un forte terremoto si verificò il 25 giugno 1869 alle ore 14.58 locali nell’alto Appennino bolognese e modenese. Questo terremoto produsse alcuni danni a Marzabotto, Vergato, Zocca e Castel di Casio, e fu avvertito molto sensibilmente in un’ area molto vasta: fu fortissimo a Bologna, Modena (dove caddero alcuni camini) e Firenze, e fu sensibile anche a Parma. Si ebbero anche alcuni feriti e almeno due vittime. L’evento è descritto da alcune corrispondenze giornalistiche del tempo: “La scossa di terremoto che si fece sentire tanto fortemente a Bologna venerdì scorso, senza però che si avessero a lamentare disgrazie, è stata assai più forte in alcune località del territorio montano della provincia. A Vergato, a Marzabotto, alla Zocca, a Caprara e parrocchie vicine, la scossa fu così forte, che alcune casipole rovinarono, con perdita di persone. Presso Vergato due individui rimasero morti sotto le macerie, e altri due fortemente contusi in altra località. […]” [Gazzetta Uff. del Regno, 1869.06.28, n. 174, Firenze]
“[…] Abbiamo da Casio Castello: Alle tre pomerid. di ieri l’altro 25 corr. una forte scossa di terremoto susseguita da altre due più leggere in direzione N S causava non lievi danni nel Castello di Casio, Comune di Casio Casola, atterrando da sette cammini; diversi tratti di muri esterni, di case, e parte dell’antichissima Torre comunale. Nessuna disgrazia si ha a lamentare”. [Monitore di Bologna, 1869.06.27, n. 176, Bologna]
Le finalità che ci si prefiggono sono implicite nei
LINEAMENTI DELL’ESERCITAZIONE
Attività di Protezione Civile in caso di evento sismico di particolare gravità con la installazione di centri operativi comunali (C.O.C.), di centri operativi misti (C.O.M.), allestimento campi base per le Associazioni e Istituzioni allertate nonché allestimento di posti medici avanzati (P.M.A.) per le simulazioni degli interventi sanitari
Prove di attivazione e soccorso per volontari di Protezione Civile componenti la Colonna Mobile Regionale delle Province di Modena-Ferrara-Bologna
Verificare: - sistema di allertamento - modalità di coordinamento dell’emergenza - sistema di radio comunicazioni - organizzazione logistica - capacità operativa e nell’impiego di mezzi speciali - livello di autosufficienza - triage medico, evacuazione feriti e gestione di aspetti relazionali con familiari delle vittime - sistema di valutazione dei danni arrecati dall’evento sismico e vulnerabilità degli edifici.
Parte dei territori compresi nei Comuni di Zocca e Montese (Mo), Gaggio Montano e Castel d’Aiano (Bo)
Dall’ora X di venerdì 20 settembre alle ore 18.30 di domenica 22 settembre 2002
A seguito di un evento sismico di notevole entità che ha colpito le aree amministrativamente ricadenti nelle Comunità Montane di Zocca (Mo) e Vignola (Bo) vengono individuati macro scenari di danni e rischi nei Comuni della zona interessata
Ogni Associazione partecipante è pienamente responsabile di tutti gli aspetti organizzativi di propria competenza ed in tale contesto dovrà: - provvedere alla vigilanza dei mezzi e materiali utilizzati - garantire tutte le misure intese al rispetto dell’ambiente, alla pulizia dei locali d’uso e ripristino delle precedenti situazioni igieniche dopo la cessazione dell’esercitazione - collaborare con i C.O.C. ed i C.O.M. nei modi indicati dall’Organizzazione e dalla Direzione dell’esercitazione
Tutte le Associazioni di Volontariato della Protezione Civile aderenti alle Consulte e/o ai Coordinamenti delle Province di Modena-Ferrara-Bologna. Operatori e tecnici degli Enti Locali coinvolti. Operatori e tecnici delle Istituzioni coinvolte. Osservatori e Autorità delle strutture del Servizio Nazionale di Protezione Civile.
a) - Sala operativa della R.E.R. - Sala operativa di Prot. Civ. delle Prefetture di Mo e Bo Per le prove di particolare interesse, a discrezione dei competenti Uffici, le sale operative della Regione e delle Prefetture potranno essere attivate per coordinare e/o seguire le operazioni in corso b) - Sala operativa di Villa Tamba e centrali radio di Protezione Civile di Modena-Ferrara-Bologna c) - Centri operativi misti (C.O.M.) delle Comunità Montane di Zocca (Mo) e di Vergato (Bo), centri operativi comunali (C.O.C.) di Gaggio Montano e Castel d’Aiano per Bologna e Zocca e Montese per Modena. d) - Comitato d’emergenza costituito da: § Direttore dell’esercitazione: S. Spettoli § Comitato di direzione: G. Baiocco, L. Lodi, M. Mazzoni, D. Lobina, M. Nanni § Servizi operativi: L. Strazzari, M. Sonori, P. Lodi, C. Molinari, G.Masi § Sanità: S. Badiali, L. DiGiulio § Logistica: A. Furlani, E. Vescovili, D. Moranti § Comunicazioni: A. Pasquali, P. Zanoli, C. Sitti, U. Goldoni, F.Lentini, G.Finotti § P.M.A.: F. Zucchini, D. Lobina
I collegamenti da porre in atto dovranno consentire alla Centrale Operativa di Villa Tamba le funzioni di coordinamento e di controllo di tutte le attività connesse con l’esercitazione. Le Associazioni coinvolte con l’esercitazione dovranno garantire l’impiego di apparati omologati in rispetto delle normative del Minist. P.P.T.T. Le varie centrali radio concorderanno con l’organizzazione le modalità d’impiego, i collegamenti da realizzare e l’utilizzo dei sistemi computerizzati di comunicazione. Ogni comunicazione radio, packet, telefono o fax dovrà essere preceduta e terminata con la seguente frase: “ATTENZIONE ESERCITAZIONE INTERPROVINCIALE DI PROTEZIONE CIVILE MONTE BELVEDERE 2002”
La direzione sanitaria dell’esercitazione sarà assunta dalla Associazione Medicina delle Catastrofi con la collaborazione di tutte le Associazioni in grado di mettere a disposizione attrezzature, ambulanze, strutture di degenza e quant’altro necessario alle varie operazioni.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche della Protezione Civile, saranno autorizzate visite (scolaresche e singole persone) in orari stabiliti dall’organizzazione senza distogliere dalle attività operative i volontari ed il personale impiegato. Saranno altresì autorizzate visite e/o ispezioni delle Autorità Locali e Regionali.
I volontari iscritti al corso di specializzazione (EFESO, VILLATAMBA, LEGAMBIENTE) parteciperanno all’esercitazione e svolgeranno attività didattiche e pratiche relativamente a:
- Rischio idraulico 4 ore Project Work 3 ore - Rischio sismico 8 ore Project Work 3 ore - Incendio boschivo 4 ore Project Work 3 ore
Le lezioni frontali, le esercitazioni e le nozioni tecniche specifiche saranno seguite e dirette da istruttori specializzati
Saranno consentite riprese T.V. (RAI e private) preventivamente autorizzate. Tutte le operazioni saranno filmate a cura dell’organizzazione e successivamente utilizzate per la produzione di una videocassetta a disposizione delle Associazioni partecipanti
La popolazione residente nell’area dell’ esercitazione sarà informata delle operazioni tramite affissione di appositi manifesti e con eventuali informazioni dirette.
Ai sensi della legge 11 Agosto 1991, n° 266 (art. 4) tutti i volontari partecipanti all’esercitazione dovranno essere coperti da assicurazione contro infortuni, malattie connesse allo svolgimento dell’attività stessa e per la responsabilità civile verso terzi come da polizza assicurativa stabilita dalle proprie Associazioni appartenenti alle Consulte e/o Coordinamenti Provinciali.
Viene utilizzata la cartografia regionale (C.T.R.) scala 1:25.000 e scala 1:10.000.
CALENDARIO
16 maggio: Incontro Consulta, Comunità Montane, Comuni per definire i lineamenti dell’esercitazione Emissione del primo comunicato stampa
8 giugno: Invio del documento d’impianto secondo l’elenco di diramazione
metà giugno: Incontro/i con Autorità di Protezione Civile, Associazioni di Volontariato Attivazione gruppi di lavoro per macroscenari
fine giugno: Prima verifica delle attività dei gruppi di lavoro provinciali
luglio-agosto: Diffusione dei lineamenti dell’esercitazione Iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica
20 agosto: FINE RACCOLTA MODULI D’ADESIONE
15 settembre: Riunione finale di verifica Affissione manifesti con avvisi alla popolazione
20-21-22 settembre: ESERCITAZIONE
5 ottobre: Esame dei risultati
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