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vive i suoi primi tre anni nella citta' toscana tra
Fiesole e Porta Romana. Nel 1973 la famigliola Branzi si trasferisce a
Milano.
Gia' dalla tenera eta' si capisce che LA PINA minaccia di essere destinata
a fare danni. Frequenta le scuole dell'obbligo e al termine delle medie si
iscrive all'ITSOS di Milano - Istituto Tecnico Statale a Ordinamento
Speciale - scegliendo l'indirizzo di Comunicazioni Visive. L'ambientino e'
tra i piu' vivaci: "Era un covo di forchettoni: piu' che imparare qualcosa
mi sono divertita una cifra con la gente che ho conosciuto".
In questi anni realizza il proprio interesse per l'infanzia e comincia a
lavorare con bambini e bambine "difficili" presso diverse istituzioni
cittadine. Inizia anche a frequentare la scena musicale di Milano
divenendo presto compagna di avventure di giovani artisti come i CASINO
ROYALE, gli SHOKING TV, i SILVER SURFERS, etc., bazzicando i luoghi di
aggregazione alternativi milanesi. Nell'89 si trasferisce a Bologna con le
Pine - le amiche del cuore - per frequentare l'universita' di Pedagogia al
Magistero, ma perde poco dopo le buone intenzioni e preferisce frequentare
l'isola nel Cantiere (centro sociale bolognese) e i suoi abitanti. Da
alcuni anni all'isola Speaker Deemo - oggi uno dei grafici legati alla
cultura hip hop piu' quotati in Italia - organizza le serate hip hop
"Ghetto Blaster", intorno alle quali gravitano molti dei gruppi e dei
personaggi che presto avrebbero ottenuto rispetto e fame in tutta Italia,
come l'ISOLA POSSE ALL STARS, PAPA RICKY, DJ GRUFF, SOUL BOY, etc..Quando
l'isola viene sgomberata le Pine ospitano nella Pinhouse i vari esponenti
della scena, subendone l'influenza creativa. Timidamente cominciano a
scrivere i primi testi, provati nella cucina comune e nella R4 della
Guenda - una delle Pine -. Grazie all'incoraggiamento degli amici - in
particolare di CARRY D (la prima MC femminile italiana, che spesso si reca
a Bologna in trasferta da Torino) e SOUL BOY (MC delle Barbados,
trasferitosi a Bologna da Londra, figura di riferimento per la scena
italiana) - e alla pazienza di DJ GRUFF, che si presta a rimettere le basi
per ore e ore alle prove dei pezzi, dalla cucina i rap delle Pine si
spostano sui primi palcoscenici della scena bolognese e di altre citta'
italiane. Quando l'impegno diventa "pressante" il gruppo si scioglie e LA
PINA si ritrova a continuare da sola. Nel frattempo, dopo due anni e
mezzo, persi di vista gli scopi universitari e non potendo continuare a
farsi mantenere a Bologna dalla famiglia, rientra a Milano. La scena che
LA PINA trova nella metropoli lombarda e' quella della vecchia scuola
milanese - per intendersi, coloro che dall'83 ascoltano e ballano l'hip
hop fuori dai centri sociali, come Il Muretto di San Babila. Si tratta di
gruppi come i RADICAL STUFF, il COMITATO, gli ARTICOLO 31; di figure
storiche come la GEEGEE, una delle prime double-dutcher italiane, e FLY
CAT, writer. Parallelamente la sera frequenta le jam alla Pergola, la casa
occupata dove la Vecchia e la Nuova Scuola si fronteggiano al microfono.
A questi raduni LA PINA incontra lo "splendido" sorriso di ESA e ne resta
stregata. Cosi' comincia la sua collaborazione all'LP degli OTIERRE "Quel
sapore particolare", inizialmente come guest su due brani ("Pronto Pine" e
"Il Punto Della Situazione"). Partecipa anche alla RAPADOPA di DJ GRUFF
col pezzo "Una Storia Che Non C'era" e al disco di CHIEF e ZACK nel brano
"Vivi E Lascia Vivere". Stanca di semplici partecipazioni a progetti
altrui, LA PINA si fa adottare a tutti gli effetti dagli OTIERRE e si
trasferisce a Varese. Alla pubblicazione del disco, divenuta ormai un
membro effettivo della crew varesina. LA PINA e gli OTIERRE cominciano a
esibirsi dal vivo in tutta Italia. Nel corso delle prime attivita'
promozionali, nella primavera del '94 i ragazzi vengono ospitati per
un'intervista al programma VENERDIRAPPA - da poco inserito in palinsesto -
di RADIO DJ - allora condotto da ALBERTINO e gli ARTICOLO 31 e ben presto
avviene un passaggio di consegne tra il gruppo milanese e quello varesino
nella conduzione, in particolare LA PINA si occupa da sempre dello spazio
della posta degli ascoltatori, ai quali da' consigli e informazioni
sull'universo hip hop e sull'evolversi della scena italiana. Nel novembre
del 1994 LA PINA e gli OTIERRE vengono invitati ad aprire un concerto hip
hop al Palatrussardi di Milano: 'top of the bill' della serata sono i
PUBLIC ENEMY. Al termine del set dei PUBLIC gli OTIERRE e LA PINA sono
invitati a salire sul palcoscenico per una jam in free-style con Chuck D e
Flavour Flav di fronte a un pubblico in delirio.
L'idea di un disco solista delLA PINA prodotto dagli OTIERRE risale ai
giorni del loro primo incontro. I brani raccolti sono stati scritti e
provinati tra un impegno live e l'altro nella sede degli OTIERRE a Varese.
"Il Disco delLa PINA" e' il titolo dell'album solista della prima rapper
italiana, l'interesse della critica e dei media ne conferma il successo
come personaggio che, grazie alle molte apparizioni tv, allo strepitoso
airplay del brano "Le Mie Amiche" e' riuscito a conquistare tutti. Nel
novembre del 1996, dopo un anno di concerti e di lavoro al nuovo disco
degli OTIERRE, LA PINA inizia a condurre tutti i giorni dalle 14,00 alle
15,00 un programma radiofonico quotidiano su Radio Rai Due dal titolo "In
Aria". Segue poi una collaborazione con Station One con un programma
intitolato "Otto tette sotto un tetto" ed infine attualmente conduce il
programma PINUP su Radio Deejay ogni lunedi' alle 23.00. |