Ecco come si presenta Palazzo Montmorin a chi varca il
cancello principale della tenuta. Un grande edificio
dall'architettura studiata e complessa, ma allo stesso tempo solida e
austera. L'intonaco esterno si presenta grigio, chiazzato qua e
la da muffa, muschi e licheni: l'umidità della zona
purtroppo non può non ripercuotersi sulle abitazioni, anche
quelle signorili. Poche le finestre che si aprono sulla facciata
principale, in compenso sulle facciate laterali ve ne sono presenti
diverse, per dare luce ai numerosi ambienti in cui l'abitazione
è suddivisa. In alto troneggia lo stemma di famiglia realizzato in pietra.
Le nicchie che si aprono sotto la scalinata a U che porta all'ingresso principale, ospitano una statua di venere (la nicchia centrale) e due puttini ( quelle laterali). Il viale ghiaiato, che conduce all'ingresso, si allarga a formare una specie di piazzetta, al centro della quale trova la sua collocazione una fontana in marmo.
Il piano terra ospita le stanze dei servizi, e le stanze della
servitù. Il primo e il secondo piano invece costituiscono
la parte padronale dell'abitazione. Salite le scale che dall'esterno
portano al portone principale della zona baronale chi ha
l'occasione di varcare la soglia di casa si trova davanti un ingresso,
elegante e in netto contrasto con l'aspetto esteriore, un po'
trascurato, del palazzo.
Il
pavimento è in pregiato marmo policromo, le pareti
candide, sono decorate da quadri che raffigurano antenati e importanti
membri della famiglia nonchè scene di battaglie navali.
Dal soffitto pende un prezioso lampadario in prezioso cristallo. Le
scale portano al secondo piano dove vi sono le camere da letto,
mentre la porta che si apre difronte al portone da l'accesso alle
stanze da giorno di Palazzo Montmorin. Ai lati del portone
pricipalesi aprono due porte collocate una sulla parte sinistra e
l'altra, esattamente difronte, sulla parete destra. Queste porte
conducono rispettivamente allo studio personale del barone e alla
biblioteca
Una
delle sale più belle del palazzo è la sala da pranzo per
le grandi occasioni. Tre preziosi lampadari relaizzati in oro e
cristalli pendono dall'altro soffitto decorato da motivi
floreali. Le pareti sono istoriate da pregiati affreschi e decorate da
tende in velluto rosso. Su un lato della stanza si aprono delle
ampie finestre, mentre nella parete di fronte, che è una parete
interna, finte finestre sono realizzate con la tecnica "trompe l'oil",
per non rompere il gioco di simmetrie finemente studiato. Rari e
pregiati pezzi di artigianato i preziosi mobili che arredano la stanza.
Il pavimento è piastrellato con lastre di marmo scuro.
Quando
non ci sono ospiti importanti, i pasti vengono consumati nell'altra
sala da pranzo, più piccola e più sobria, arredata
con mobili in legno massello. Oltre alle due sale da pranzo, la zona da
giorno comprende anche un elegante salotto, e un salone delle feste.
Riscaldato
da un ampio camino, il confortevole salotto è decorato con
poltrone imbottite, moto comode oltre che eleganti. L'illuminazione
notturna è data da una serie di candelabri fissati alle pareti
che donano all'ambiente una luce tenue e delicata. Nella stanza vi
è pure un pregiato forte-piano, lo strumento preferito della
Baronessa Elenoire D'Aurvegne, la nobile padrona di casa.
Il
salone delle feste è un ampio ambiente suddiviso in due da
una parete in cui si aprono, come negli "archi di tronfo" dell'antica
Roma, tre Fornici. La
parte più ampia del salone è destinata alle feste da
ballo, quella più piccola invece è destinata ad ospitare
gli orchestrali. Ilampadari di cristallo e oro sono gdello stesso
modello e della stessa fattura di quelli che troviamo nel'atrio e
nella sala da pranzo delle grandi occasioni.
Salite
le scale, ci si trova davanti a tre corridoi: uno che che prosegue in
avanti, uno che porta all'ala destra e infine l'ultimo che porta
all'ala sinistra del palazzo. Sui corridoi laterali si aprono le porte
delle camere degli ospiti. Il corridoio centrale invece conduce alle
stanze private dei padroni di casa.I
tre corridoi sono prefettamente identici l'uno all'altro. il colore
delle pareti e gli intarsi geometricirealizzati conmarmo policromo nel
pavimento, richiamano lo stile dell'atrio e dei corridoi del piano
sottostante. Ovviamente dal corridoio non si accede direttamente nelle
stanze da letto, ma in un salottino privato, che poi
permette di ragginfùgere la zona notte vera e propria
Il
salottino che da l'accesso alle camere del barone e della baronessa
è molto sfarzoso, decorato con pregiati complementi d'arredo, Il
pavimento è in marmo rosso scuro, mentre le pareti sono decorate
con stucchi dorati. Il medesimo color oro caratterizza anche i tendaggi
e la tappezzeria delle poltrone. Alle pareti , preziose tele sostenute
da cornici dorate anche esse.
La
sontuosa stanza da letto del barone, ospita l'amipo letto realizzato in
legname pregiato, in una nicchia nella parete. I tendaggi della stanza
riprendono i motivi decorativi della tappezzeria. Ai lati del letto si
aprono due porticciole: una da l'accesso al guardaroba, l'altro ai
mobili da toeletta.
Speculare
alla camera da letto del barone e simile per forma e dimensione,
è la camera della baronessa,o. Le due stanze differiscono solo
nel colore scelto per
tendaggi e la tappezzeria, Se nella camera del barone essi sono giallo
pallido con fantasia verde, nella camera della baronessa sono giallo
oro con fantasia bordeaux.
il
salottino che da l'accesso alla stanza da letto di Jean Francois
è molto luminoso. Nelle tappezzerie e nei mobili predomina il
colore boanco. Addossate alle pareti vi sono anche un paio di librerie
cariche di libri. Fissati ai muri vi sono alcuni sistegni
dove ella ripone le sue armi in bella vista quando non le usa .
Nella
sua stanza da letto campeggia un letto a baldacchino. Sulle preziose
stoffe del corpiletto spesso e volentieri si trovano adagiati i
vestiti del "giovin signore" che, un po' disordinatamente, non
si cura di riporli dopo essersi cambiato. Inoltre ha
espressamente vietato al personale di servizio di mettere le mani neli
suoi guardaroba di cui tiene gelosamente nascoste le chiavi.
Le cucine di Palazzo Montmorim, situate a piano terra, ospitano grandi
focolari per permettre el apreparazione di grandi quantità di
vivande in occasione di feste e banchetti. E' nelle cucine che la
servitù consuma i suoi pasti.
Tra le camere destinate al personale di servizio, quella
più confortevole è senz'altro la stanza della governante,
dotata di un comodo letto e di un discreto mobilio.