Archi, Balestre, Frecce, Dardi |
Descrizione | ||
Prodotto |
Prezzo |
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Arco leggero |
1500 |
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Questo magnifico arco, della lunghezza di 160 pollici lottiani in posizione di carica, rappresenta l'evoluzione bellica della ben più antica versione che fu originariamente usata per la caccia. Esso è stato realizzato utilizzando il cuore di un tronco di noce: dopo un'accurata procedura di sagomatura e levigazione, questo è stato sottoposto ad un processo di piega e contro-piega per conferirgli la corretta curvatura e consentire un'adeguata tensione una volta incordato. Sull'impugnatura è stata avvolta una sezione di pelle bruna atta a consentire una presa sicura e stabile nella mano dell'arciere durante ogni fase d'uso. In ultima istanza, sono state realizzate le punte, le quali presentano una contro-curvatura rispetto a quella principale, necessaria per assicurare una buona tensione viste le dimensioni relativamente contenute dell'arco. Infine è stata fissata la corda, realizzata con un intreccio di budello animale e crini di cavallo. L'arma, avendo superato tutte le prove qualitative e funzionali, è ora pronta per essere consegnata. Assieme vengono fornite 5 frecce. |
Arco elfico |
1800 |
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Gli elfi, da
sempre grandi arcieri, hanno sviluppato nel tempo una tecnica particolare
nella costruzione degli archi. I Mastri Falegnami si fanno portavoce del
Granducato di questa grande tradizione, riproponendo queste tecniche
storiche in manufatti moderni e di gran gusto. Per la creazione di quest'esemplare è stato usato del legno proveniente dell’albero del “mallorn”, recuperato dai Mercanti della Masseria durante uno dei loro viaggi: i flettenti sono stati ricavati da un unico ramo fatto a lungo stagionare per eliminare tutta l’umidità presente. Come prima cosa sono state ricavate le due aste per la realizzazione dei flettenti che, dopo una modellatura accennata, sono state curvate mediante l'ausilio di vapore, come l'arte della fabbricazione degli archi insegna. La sezione della zona dell’impugnatura è stata lasciata dapprima consistente per poter scolpire il legno con le tradizionali decorazioni. Fatto ciò, l'arco è stato dipinto con un colore a vernice che oltre a conferirgli un particolare colorito molto vicino al nero, ha reso la struttura inattaccabile dall'acqua. Quindi le decorazioni a rilievo sono state messe in risalto dipingendole con dei pigmenti color del bronzo. I decori rappresentano un ramo che si avvolge a spirale lungo le estremità dell'arco e i lati dell'impugnatura. La corda utilizzata è un intreccio di crine di cavallo e canapa, ottimale per elasticità e resistenza, attaccata ai flettenti per mezzo di due puntali in osso di bue. In posizione carica l’arco è risultato essere lungo 175 pollici lottiani. Assieme vengono fornite 5 frecce. |
Arco lungo |
1800 |
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L'arco lungo è forse la tipologia di arco più famosa e diffusa. Come da manuale, il presente esemplare è stato realizzato utilizzando un ramo flessibile di frassino, un legno molto duro di colore biancastro con sfumature rosate, perfetto per essere lavorato e piegato a vapore. L'estensione dell'arco arriva, in posizione carica, ad 1 rubbio e 90 pollici lottiani. La sua struttura relativamente esile appare più massiccia in prossimità dell'impugnatura, ovvero la rigida parte centrale dell'arco, avvolta in un manicotto di pelle. Dall'impugnatura si estendono i due lunghi flettenti, caratterizzati da una curvatura che all'occhio appare meno accentuata rispetto a quella degli esemplari più piccoli; alle loro estremità si trovano le nocche, ovvero delle piccole sedi (scanalature) in cui vanno inseriti i cappi della corda. Quest'ultima è composta da 16 fili fra loro intrecciati, di cui 8 crini di cavalli e 8 in fibra di canapa: essa congiunge le due estremità dell'arco, tenendolo quindi in tensione; inoltre costituisce assieme ai flettenti il sistema che consente di imprimere di scaricare l'energia sulla freccia incoccata. Assieme vengono fornite 5 frecce |
Arco composito |
2000 |
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L'arco composito
è la massima evoluzione di questa tipologia di armi, nonché quello in grado
di coprire le gittate più elevate. |
Balestra a mano |
2000 |
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La presente balestra è stata realizzata seguendo la grande tradizione artigianale dei Mastri Falegnami della Masseria: per prima cosa è stato selezionato il legno di noce da cui è stato ricavato il teniere, ovvero il corpo della balestra; successivamente si è provveduto alla fusione del ferro e alla realizzazione tramite appositi stampi di tutti i componenti metallici, quali l'archetto, la staffa, le placche, la noce e la leva. Il passo seguente è stato l'assemblaggio di tutti gli elementi nel fusto: il risultato è un'arma dal corpo molto rigido, del peso complessivo che sfiora i 3 rubbi di peso e della lunghezza di 65 pollici lottiani. Il meccanismo di scocco è stato curato in ogni dettaglio, al fine di fornire un'arma precisa e reattiva, nonché dotata di una spiccata potenza di tiro garantita dall'ottima combinazione di flessibilità e resistenza dell'archetto. L'ampia staffa consente di infilare rapidamente il piede per affrettare la procedura di ricarica, mentre la scanalatura nella placca superiore permette al quadrello di restare stabilmente in posizione durante il puntamento. Assieme vengono forniti 5 quadrelli. |
Balestra media |
2500 |
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La balestra nacque anticamente come arma da caccia di precisione, solo successivamente venne utilizzata anche come arma da guerra, in quanto all'inizio i combattimenti prevedevano esclusivamente uno scontro diretto con l'avversario. È costituita da un arco detto braccio, collegato perpendicolarmente ad un’asta di legno ed azionato, per il ricarico dei dardi, da una manovella che tende la corda, opportunamente fissata mediante un gancio. Rispetto all’arco, la balestra è molto più precisa e potente, ma anche molto più lenta da ricaricare e pertanto viene spesso utilizzata nei castelli dove questo difetto assume poca importanza in quanto il tiratore all’interno delle mura ha più tempo per armare la balestra. Il teniere, corpo di legno che sostiene tutte le parti della balestra, è scolpito in duro legno di noce accuratamente selezionato dai magazzini della Masseria di 70 pollici lottiani circa. In seguito si è provveduto a fissare sul teniere, grazie alla collaborazione dei Mastri Fabbri, l’archetto e la staffa. L’archetto presente nelle balestre, a differenza dell’arco è realizzato in metallo, quindi molto più difficile da caricare ma in grado di sprigionare una maggior potenza di fuoco; la staffa, sempre forgiata in metallo, è una delle parti essenziali della balestra in quanto serve a tenere la balestra ferma col piede mentre la si carica. Assieme vengono forniti 5 quadrelli. |
Balestra lunga |
3000 |
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Sebbene la balestra sia un'arma lenta da ricaricare, offre in cambio una capacità di penetrazione e una precisione di gran lunga superiori rispetto alle altre armi da tiro. Questa particolare balestra rappresenta un ottimo compromesso tra maneggevolezza e potenza, in quanto pur essendo di dimensioni contenute,il teniere misura infatti 70 pollici lottiani, è dotata di una discreta potenza di fuoco. Il teniere, corpo principale della balestra, è stato intagliato nel cuore di un albero di noce, legno robusto ma leggero dal colorito scuro, ed è stato trattato con resine naturali per renderlo impermeabile e per proteggerlo dalle tarme. L'arco e il meccanismo di tiro sono stati realizzati in acciaio dipinto con una tintura antiruggine dal colore nero, che ben s'intona alla tinta del teniere e rende l'arma elegante snellendone le forme. Particolare cura è stata profusa nel realizzare e installare il meccanismo di rilascio del quadrello, che è stato ben oliato e rifinito per evitare che si possa in futuro inceppare. L'ultimo pezzo in acciaio a essere inserito è stata la staffa, utile appendice utilizzata per ricaricare più agevolmente la balestra a forma semi triangolare. Infine è stata applicata la corda, realizzata con cura selezionando i migliori fili di canapa del magazzino della Masseria, all'arco. Assieme vengono forniti 5 quadrelli. |
Balestra martinetto |
3000 |
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La Balestra a leva, arma di rilievo nella sua categoria, è forse una delle balestre con gittata più lunga, superata solo dalla balestra da posta, migliore però essendo più leggera e facilmente trasportabile. Appare alla vista come una normale balestra: il teniere è in legno di Ciliegio, forse il più usato nel campo della creazione di armi da lancio, spesso e longilineo, lievemente più pesante rispetto ad una balestra a mano, ed è decorato da piccoli motivetti floreali sui fianchi, rendendo piacevole la balestra anche alla vista; la noce è ben fissata al meccanismo di scocco, attentamente testata e migliorata in prontezza; la staffa, forgiata dalla sapienza dei Mastri Fabbri come ogni altro oggetto metallico utilizzato, è lievemente più piccola, essendo non fondamentale nel caricamento. Appunto questo, il caricamento, è l’innovazione dell’arma: l’archetto, molto più rigido e spesso, non permette all’arciere di tirare a se la corda, anch’essa con un diametro di quasi due millimetri e mezzo, per farla passare nella noce: allora vi si aggancia il martinetto. Esso è composto da una cremagliera (metallica, con superficie dentellata), una manovella per tirare quest’ultima, un cappio per fissare il tutto, ed un gancio per fissare la dentellatura alla corda. Facendo girare la manovella, la cremagliera si tira verso l’arciere, tirando con essa la corda, fino al noce. Sfilando poi il cappio dal teniere, si fissa la corda al noce, e si è pronti allo scocco. Questa è l’unica pecca di quest’arma, che impiega un notevole tempo per il caricamento. Assieme vengono forniti 5 quadrelli. |
Balestra manovella DA POSTA |
3200 |
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Questo particolare tipo di balestra imprime una maggiore potenza ai singoli quadrelli, aumentando così la gittata della stessa. E' stata creata in legno di Larice, molto compatto e robusto ed inoltre è resistente all’umidità. Al teniere è stato fissato l’archetto, forgiato mediante l’utilizzo della fucinatura obbligata, ovvero tramite utilizzo di stampo e controstampo, nei quali è stato versato il ferro fuso. Dopo essersi solidificato e raffreddato, l’arco è stato riscaldato e immerso in una soluzione salina, in modo da ottenere il processo di tempratura. Questo procedimento aumenta la durezza del materiale, ma anche la fragilità. Per ovviare a ciò l’archetto è stato sottoposto a un processo di ricottura, che ne aumenta l’elasticità, preservandone le doti di durezza. E' stato poi rivestito da un intreccio di corde. La corda è stata realizzata intrecciando più fasci di fibre di lino e crini di cavallo. In modo da permettere una maggiore presa sulla noce e sul quadrello, la parte centrale della corda è stata leggermente irruvidita, ma senza andare a intaccare la resistenza della corda. All’interno del teniere è stata realizzata una cavità che si snoda dalla parte inferiore a quella superiore. Al suo interno è stato assemblato il complicato meccanismo di scocco, costituito essenzialmente da due componenti: la noce e la leva di sgancio. La noce prende il nome dalla sua particolare forma e serve a trattenere la corda in fase di carica. Nella sua scanalatura centrale viene inserita la cocca, ovvero la parte terminale del quadrello, che al momento del rilascio riceve tutta l’energia immagazzinata dall’arco. Ad ultimare il meccanismo di scocco è stata montata la leva di scocco, composta da una piccola sbarra metallica rettilinea della lunghezza di pochi centimetri e situata parallelamente al teniere. Questa leva permette l’azionamento del meccanismo di scocco, mediante una piccola pressione esercitata dal balestriere verso l’alto. Successivamente è stato inserito il meccanismo di carica della balestra, che comprende un sistema di corde esterne ma parallele al teniere, che mediante la rotazione di una manovella posta sul poggiaspalla del teniere permette di tendere la corda, senza doverla tirare a mano. Assieme vengono forniti 5 quadrelli. |
Fascio 10 frecce |
350 |
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Le presenti Frecce sono utilizzabili esclusivamente per qualsiasi tipo di arco e non per le balestre. Il fascio è composto da 10 frecce semplici, ognuna lunga 80 pollici lottiani. Esse sono in legno di noce, duro e resistente, dal colore marrone chiaro, dovuto alla giovane età dell’albero da qui è stato prelevato. La punta triangolare è in ferro, ed è stata forgiata colando il metallo fuso in appositi stampi. Successivamente le punte oramai solidificate sono state tolte dagli stampi e passate alla mola, in modo da rifinirle. A termine di ciò, esse sono state applicate alle frecce mediante incastro e utilizzo di colla di pesce. Per l’impennaggio sono state utilizzate delle penne di fagiano, divise in due parti parallele e applicate nelle apposite fessure poste nella parte anteriore delle frecce e incollate mediante della colla di pesce. |
Fascio 10 frecce lunghe |
400 |
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Le presenti Frecce Lunghe sono utilizzabili con qualsiasi tipo di arco ma non con le balestre. Sono lunghe ciascuna un braccio e, a differenza delle normali frecce, sfruttano la loro lunghezza e la loro particolare fattura per aumentare precisione e potenza del lancio. L’asta è in legno di frassino, conosciuto per la sua elevata durezza e poca flessibilità, che si può riconoscere per il suo colore bianco rosato. Le punte coniche sono state ottenute colando il ferro fuso in appositi stampi e lasciato solidificare. A termine di ciò sono state forgiate dai Mastri Fabbri della Masseria e successivamente le punte applicate mediante incastro e colla di pesce. Per l’impennaggio sono state utilizzate delle penne miste di volatili, poste nelle apposite scanalature e tenute salde mediante utilizzo di colla di farina. |
Fascio 10 frecce incendiarie |
450 |
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Le presenti Frecce Incendiarie, lunghe ciascuna 80 pollici lottiani, sono utilizzabili con qualsiasi tipo di arco, ma con le balestre. Esse presentano una caratteristica assai particolare: un pezzo di stoffa pronta per essere imbevuta di sostanza infiammabile, è arrotolata e sistemata ad appena un pollice dalla punta. A contatto con un bersaglio in grado di innescare una combustione, queste frecce favoriranno quindi la formazione di una fiamma durevole e di discrete dimensioni. Sono state costruite in legno di noce, duro e resistente, dal colore marrone chiaro a causa della giovane età dell’albero da qui è stato ricavato. Le punte triangolari sono in ferro, forgiate dai Mastri Fabbri della Masseria e applicate alle frecce mediante incastro e utilizzo di colla di pesce. Per l’impennaggio sono state utilizzate delle penne d'oca divise in due parti e incollate con colla di farina nelle apposite fessure poste nella parte anteriore delle frecce. |
Fascio 10 quadrelli |
300 |
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I quadrelli, della lunghezza di 29 pollici lottiani, sono stati appositamente realizzati per essere utilizzati con qualsiasi tipo di balestra, adattandosi perfettamente agli esemplari prodotti dai Mastri Falegnami della Masseria. Questo fascio di quadrelli è composto da 10 esemplari: si tratta di pezzi di semplice fattura, realizzati con materiali non pregiati, visto che sono ovviamente destinati a danneggiarsi o esser persi in battaglia o durante la caccia: il legno è il medesimo tipicamente usato per il teniere delle balestre, ovvero quello di noce; la punta è in ferro, forgiata tramite apposito stampo, presenta una forma conica con una lunga sede in cui si va ad inserire il fusto, ove si fissa saldamente grazie ad un apposito collante vegetale. L'impennaggio è composto da due sezioni di piume di fagiano, attentamente lavorate e inserite nelle apposite scanalature presenti nella parte terminale dei quadrelli. |