Curiosità sulle fate
Elfi della notte, i miei occhi incantate, che di veder mi sia dato con luna
o sole il vostro aspetto fatato, per questa magia e questo segno io vi prego, favorite il mio disegno...........
"Quando il primo bambino
rise per la prima volta la sua risata si infranse in mille e mille piccoli
pezzi, che si dispersero scintillando per tutto il mondo: così nacquero le
fate." |
E' all'imbrunire, o all'alba che ogni luogo si popola delle
nostre fantasie. In quel momento in cui l'aria è ancora fitta e pesante, in cui
respirare è reso faticoso da una invisibile nebbiolina che si infila nelle
narici; in cui vedere è difficoltoso perché le nostre pupille sono ristrette dal
sonno che ci separa debolmente dalla realtà. Proprio in questi attimi
infinitesimali le creature del nostro immaginario escono allo scoperto e danno
vita a una danza luminosa tra gli arbusti e le "erbacce" della nostra città.
Durante lo scorrere inesorabile dell'anno queste piccole entità ci accompagnano,
invisibili, ma in Autunno, la possibilità di scorgerle e di udirle sono maggiori
perché questo lasso di tempo nebuloso si dilata leggermente rispetto al resto
dell'anno. Certamente il cemento e la tecnologia non gli lasciano più molto
spazio ma loro non hanno grandi pretese: gli basta anche un fievole battito di
mani per tornare a volare e a popolare i nostri intimi desideri di
spensieratezza e innocenza. Ma di cosa stiamo parlando esattamente? Di fate e
folletti che con le loro prodigiose capacità accompagnano i passi dei più
piccoli e di quelli che giurano di crederci veramente
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