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Sognerò mattini di viole

 

T' ho aspettata,

t' ho aspettata stanotte

nella mia casa:

la prima della contrada.

T' ho aspettata con una sigaretta accesa

ed una tazza di caffè.

Un anno finisce,

potevo finire anche io

ma ho te.

 

Ragazza innocente

ridesti

per inchiodarmi sulla croce

di un uomo impazzito di amore

io ti avrò

in un chiaro di primo mattina

o al tramonto crepato

dal sole di agosto

e dormirai sulle mie stanche mani.

Domani,

domani

parlerò da solo con il vento

e sognerò mattini di viole

dipinti su un foglio di carta

e incollati alla destra del sole.

Avrò grammi di rugiada dentro le mani

si fonderanno al battito del tuo cuore.

Vedrò le tue pupille brillare

di un saziato sorriso.

Mentre pensi ai nostri giorni d' amore

frantumati senza motivo

da innocenti eventi.

                   Gianni Ambroselli

Scritta alle ore 24

della notte di San Silvestro                

del 1987.                                          

                       Prima classificata al Concorso

                                 "POESIE d' Italia"

                                 del C. L. I.   Latina

 

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