Homo Heidelbergensis
È
un professore universitario, Paolo Mietto che ha trovato delle impronte fossili
nei pressi di Roccamonfina.
Si tratta delle orme più antiche del genere umano: hanno un’ età compresa
fra 385 e 325.000 anni fa e sono rimaste impresse nella roccia solidificatasi
dal fango eruttato lungo il pendio di un antico vulcano spento da circa 50.000
anni.
Queste orme vengono chiamate dagli abitanti locali ”Le ciampate del diavolo”,
cioè le impronte del Diavolo. Una scoperta importantissima . Mietto e i suoi
collaboratori hanno identificato i resti di una passeggiata antichissima fatta
sullo strato superficiale, morbido e quasi freddo, di quella fanghiglia che
risale agli albori dell' umanità .
Le stime geologiche sull’età dei sedimenti hanno consentono di
datarli fra 325.000
e 385.000 fa e per la loro successione le impronte permettono di
immaginare una scena molto suggestiva per gli abitanti di Cassino:
antenati dell'uomo che, migliaia di anni fa, vagano per luoghi così vicini a
casa nostra.
Le impronte appartengono all’ Homo Heidelbergensis. Siamo davanti a individui
poderosi, ma non altissimi. Si tratta di una specie vicina agli uomini di
Neandertal e, anche se questi ultimi avevano un cranio di dimensioni maggiori, i
tratti del volto sono in qualche modo simili. Essi avevano un naso molto
pronunciato, usavano le lance (sono state ritrovate in Germania) ed è molto
probabile che conoscessero il fuoco.
LAVORO
DI: DAVIDE
GALLOZZI
Classe I H (2002-03)
LUIGI
DOLFELLI