In: La Civiltà Cattolica n. 3807, 2009http://www.laciviltacattolica.it/Quaderni/2009/3807/index_3807.html


Teologia e mistica in dialogo con le scienze umane.

Primo Convegno Internazionale Charles André Bernard, a cura di Maria Giovanna Muzi,

Cinisello Balsamo (Mi), San Paolo, 2008


Padre Bernard (1923-2000), gesuita, è noto soprattutto per i suoi studi sulla teologia simbolica, la teologia spirituale e la teologia mistica. Per gli specialisti di questi ambiti disciplinari il confronto con Bernard è quasi obbligatorio. Diverse sue intuizioni continuano ad essere impiegate come punto di partenza per nuovi approfondimenti, soprattutto nell’ambito della teologia spirituale. Eppure, una parte delle sue ricche riflessioni aspetta ancora una più opportuna valorizzazione. Anche per questo giunge a proposito la pubblicazione degli Atti relativi al Primo convegno internazionale Charles André Bernard, tenutosi presso l’Università Gregoriana, a Roma, nel novembre del 2005. Vi hanno preso parte oltre una ventina di specialisti, con interventi ricchi e capaci di illuminare a pieno la poliedrica figura di padre Bernard.

I contributi sono raggruppati in quattro sezioni. Nella prima – «La formazione filosofica» – si considera lo spazio e l’importanza della filosofia nell’itinerario intellettuale di Bernard. Vengono trattati anche i rapporti fra teologia e filosofia nel XX secolo, e quelli fra teologia e psicologia del profondo, con particolare riferimento al pensiero del gesuita psicoanalista L. Beirnaert (1906-85).

Nella seconda sezione – «La triplice teologia e l’apertura al simbolo» – si riflette, fra l’altro, sullo sfondo mistico-affettivo della teologia, sul posto di Dionigi nel pensiero di Bernard, sulla sua teologia simbolica.

Davvero interessante la terza parte – «L’uomo spirituale» – quella da cui ogni lettore, anche se non primariamente interessato a Bernard, potrebbe trarre il maggior beneficio. Prendendo spunto dalle riflessioni del gesiuta, viene descritta la vita di relazione con Dio lungo alcune direttrici fondamentali: l’uomo spirituale a partire dall’insegnamento di Ignazio di Loyola, la preghiera, il senso del sacrificio, il ruolo dell’affettività nel dinamismo della crescita spirituale, l’analisi della coscienza dell’uomo spirituale, con la distinzione tra coscienza spirituale e coscienza mistica.

Anche la IV parte del volume – «La vita mistica» – risulta interessante. Tra gli altri ricordiamo i contributi su Ignazio di Loyola nella teologia mistica di Bernard, nonché gli studi su alcune figure da lui trattate nella sua teologia spirituale e mistica: dai santi del Carmelo a Maria dell’Incarnazione, a padre Joseph Wresinski. E non mancano studi su Bernardo di Chiaravalle e la dottrina della Nube della non conoscenza.

Attraverso le riflessioni proposte traspare tutta l’importanza di Bernard e vengono poste in risalto le sue principali caratteristiche umane e intellettuali. Profondamente radicato nella ricca antropologia ignaziana, Bernard favorisce l’integrazione dell’affettività e della corporeità nella vita spirituale. Lontano da ogni riduzionismo razionalista, considera l’uomo nella sua globalità, ed è sempre proteso a comprendere la complessità dell’esperienza umana, soprattutto dell’uomo spirituale in relazione con Dio. La sua riflessione, infine, è sempre caratterizzata da una grande apertura al dialogo interdisciplinare.

Ben oltre la semplice raccolta di Atti di un convegno, o la rievocazione di una grande figura intellettuale e spirituale, in piena corrispondenza con il suo titolo questo libro offre un sostanzioso confronto fra teologia e mistica da una parte e scienze umane dall’altra. Il libro possiede un duplice valore. Garantisce innanzitutto un’ampia panoramica sul pensiero di Bernard, che può costituire un’eventuale base per ulteriori approfondimenti. In secondo luogo, appare provvisto di valore autonomo, risultando come un testo sulla vita spirituale in genere, anche senza confinarla ai pur importanti contributi di Bernard.

Anche per queste ragioni si tratta certamente di un libro che farà piacere a tutti coloro, e sono tanti, che hanno conosciuto p. Bernard di persona o attraverso i suoi scritti, ma che può risultare utile anche a quanti si occupano di spiritualità e di mistica.

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