In: La Civiltà Cattolica n. 3804, 2008http://www.laciviltacattolica.it/Quaderni/2008/3804/index_3804.html


Paolino G. Bruno, Come se Dio in realtà ci fosse. Una lettura cristiana dei fatti del giorno (2002-2007),

Benevento, Ed. «Voce francescana», 2007


Dopo aver dato alle stampe le sue «Opinioni» del periodo 1986-96 e quelle del periodo 1997-2002, in questo terzo volume di una vera e propria serie l’A. presenta le proprie Opinioni espresse sul mensile Presenza cristiana dal 2002 a oggi.

Lo spunto di riflessione è tratto dai fatti del giorno. Anche se porre in maggiore evidenza qualcuna fra le 45 diverse riflessioni fa torto alle altre non citate, non possiamo non segnalare qualche opinione dell’A. Colpisce e si apprezza in particolare la capacità critica con cui tratta alcuni aspetti – più folcloristici che religiosi – che ruotano intorno alla figura di san Pio da Pietrelcina.

Sono anche da segnalare: il «giovanile» coraggio con cui parla di giovani e adolescenti, l’intenso amore per la Chiesa guardata con disincanto anche nei suoi errori, il realismo con cui tratta di ecumenismo, laicità, islam, vita consacrata, cristianesimo e comunicazione sociale, Illuminismo, santità come «misura alta della vita cristiana ordinaria».

Forse su qualche opinione si potrà non essere pienamente d’accordo ma, anche in quel caso, si dovrà dare atto all’A. di esser sempre fedele al suo metodo di lavoro, così descritto: «Parto dal fatto, dalla notizia […] grande o piccola che sia, per me ha sempre un suo significato, che correttamente sottopongo al criterio al quale si ispira la mia fede nel Vangelo e nel pensiero della Chiesa. Non la fede dunque di chi vuole fare il papista più del papa […]. Cerco di comprendere, e non di condannare o di irridere» (p. 7).

Da sottolineare anche la libertà e la capacità critica con cui affronta i vari temi, senza lasciarsi troppo condizionare dall’importanza degli interlocutori eventualmente chiamati in causa dalle sue considerazioni critiche. E questo anche quando la sua penna tratteggia alcune debolezze all’interno della Chiesa stessa, nel passato come nel presente.

Si apprezza in modo particolare, inoltre, la scrittura dell’A., di taglio giornalistico, chiara, diretta, agile, coinvolgente. I pensieri, mai banali, colpiscono il lettore ed invitano a vivere nella realtà in modo almeno un po’ più critico, così come dovrebbe sempre fare ogni cristiano.

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