In: La Civiltà Cattolica n. 3757, 2006http://www.laciviltacattolica.it/Quaderni/2007/3755/index_3755.html


Pietro Giuseppe Grasso, Il potere costituente,

Torino, Giappichelli, 2006


L’A. è professore emerito di Istituzioni di diritto pubblico presso l’Università di Pavia, membro della Reale Accademia di Spagna di Giurisprudenza e Legislazione, presidente dell’Institut International d’Etudes Européennes «A. Rosmini», nonché autore di numerose pubblicazioni specialistiche. Il testo, diviso in due parti, è una raccolta di saggi già apparsi in precedenti pubblicazioni.

Nell’«Appendice su Pietro Giuseppe Grasso» V. Atripaldi, curatore delle note, pone in risalto, fra l’altro, come un po’ tutta la produzione scientifica di Grasso costituisca un «invito a pensare per andare oltre la norma, individuare il processo storico che l’ha determinata, reperire le fonti culturali che l’hanno ispirata, osservare il lavoro di chi l’ha prodotta, cogliere l’impatto che subisce con il fatto, ricostruire la dinamicità dei quadri istituzionali nei quali è inserita, intravedere la collocazione nei processi storici futuri» (p. 197). Si comprende così anche l’apertura di Grasso alle discipline extragiuridiche: filosofia, psicologia sociale, sociologia…

Il Curatore del volume pone in risalto la posizione originale di Grasso nel panorama italiano dei costituzionalisti, soprattutto per il nucleo centrale del suo pensiero che è ispirato dalla «necessità di una prospettiva di tipo religioso […] per la corretta comprensione delle problematiche dello stesso diritto costituzionale» (p. 202). Pone così in evidenza come il bisogno metafisico dell’uomo non possa essere estraneo al mondo del diritto, richiamando l’attenzione sui valori ideali profondi e sull’importanza della fede per la vita civile e politica.

L’altro curatore delle note, C. Rossano, infine, valorizza la precisa e rigorosa metodologia di indagine propria di Grasso, la cui analisi nell’affrontare il fenomeno giuridico tiene conto della prospettiva storica e si àncora ai valori affermatisi nella società, conformemente alla tradizione cristiana più che al positivismo giuridico formalista: «In tale percorso metodologico, che rivela la sua impostazione di tipo realistico, egli coglie le dinamiche evolutive dei vari significati definitori elaborati dalla dottrina nelle varie esperienze, anche comparatistiche, e al termine del percorso perviene alla delineazione del fenomeno traendola dalla mutevolezza delle particolari manifestazioni concrete» (p. 205).

In definitiva, un testo chiaramente indirizzato ai tecnici del settore. Soprattutto loro potranno apprezzare il valore dei contributi di Grasso, qui riproposti con l’integrazione di note davvero utili, capaci di far trasparire anche tutto lo spessore del pensiero retrostante.

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