In: La Civiltà Cattolica n. 3779, 2007http://www.laciviltacattolica.it/Quaderni/2007/3779/index_3779.html


Grupo de Espiritualidad Ignaciana (Gei), Diccionario de Espiritualidad Ignaciana (A-F) (G-Z),

2 voll., Bilbao - Santander, Mensajero - Sal Terrae, 2007


   Durante il 2006 la Compagnia di Gesù ha celebrato i 500 anni dalla nascita di san Francesco Saverio (1506-52) e del beato Pietro Favre (1506-46) nonché i 450 anni dalla morte del suo fondatore: sant’Ignazio di Loyola (1491-1556). Un risultato di tali celebrazioni – insieme alla nuova edizione italiana de Gli Scritti del fondatore e una edizione degli Esercizi spirituali con il commento di Louis Lallemant – è certamente questo Diccionario che, dopo ben sei anni di lavoro, il Gei può finalmente mettere a disposizione dei lettori. Il testo di tale opera ha per la Compagnia di Gesù, che si pone anche come integrazione di due importanti lavori precedenti: Concordancia Ignaciana e Diccionario Histórico de la Compañía de Jesús.

In effetti si tratta di un’opera davvero imponente, anche in considerazione del suo ben delimitato argomento. Qualche numero può fornire un’idea: un gruppo di lavoro composto da 157 specialisti di 25 paesi differenti; due volumi di oltre novecento pagine ognuno; 383 voci; oltre 3.800 riferimenti bibliografici.

Sebbene la letteratura ignaziana – anche solo quella sulla sua spiritualità – sia davvero molto estesa e possa dare l’impressione di aver ormai soddisfatto la maggior parte delle esigenze, questo Diccionario si propone come una novità nel panorama bibliografico ignaziano internazionale. Si configura innanzitutto come uno strumento capace di offrire una visione completa della spiritualità ignaziana. Cosa gli Autori intendano per spiritualità ignaziana viene chiarito nell’introduzione: «Una forma religiosa di vita in relazione al Mistero di Dio ispirata e fondata sul modo di seguire Gesù Cristo che ci è giunta attraverso l’esperienza di Ignazio di Loyola e dei suoi compagni, così come ce l’anno trasmessa i suoi scritti tra i quali si segnalano in particolare il metodo e la mistica degli Esercizi Spirituali» (p. 15).

Pertanto il Diccionario si propone di offrire un insieme di articoli che diano ragione di questo modo particolare di intendere la vita, di questa «forma» cristiana di vivere che non va confinata solo al «mondo ignaziano» ma che, in vari modi e misure, è parte integrante della vita ecclesiale.

Il lettore si confronta praticamente con tutte le parole chiave della spiritualità ignaziana. Ciascuna voce viene trattata in modo analitico e dispone di una selezionata bibliografia di riferimento. Alla fine di ogni voce, inoltre, viene proposta una breve lista di termini affini. Questo sistema di rinvii incrociati si dimostra davvero utile, perché incrementa le possibilità di una lettura sistematica. A questa contribuiscono anche altri due utili strumenti curati da J. Carlos Coupeau: una «Proposta di lettura sistematica» posta agli inizi dell’opera (p. 49-64) ed una «Mappa concettuale» posta alla fine (p. 1.801-1.804).

Tutto ciò consente al lettore una lettura tematica, una vera e propria «navigazione» intertestuale guidata, alla scoperta delle tante relazioni interne che collegano i termini del Diccionario. Così, anche ad un primo approccio, l’opera conferisce la sensazione di non trovarsi di fronte ad un arido elenco di voci tra loro separate, ma piuttosto ad un pensiero unitario considerato nella sua interezza e dinamicità, anche se analizzato attraverso le sue parole-chiave. E allora riconosciamo al Gruppo di lavoro di essere riusciti pienamente nel suo intento di offrire a chi legge la possibilità di letture orientate, in modo da «percepire “con un colpo d’occhio” la connessione interna e la “rete di sensi e significati” che esistono fra i 370 termini del Diccionario» (p. 27).

L’opera si rivolge innanzitutto agli studiosi e appassionati di Ignazio di Loyola e della Compagnia di Gesù, per i quali può diventare un imprescindibile testo di riferimento. Ma si rivolge anche a chi in generale è soltanto «iniziato e interessato alla spiritualità ignaziana» (p. 23), anche semplicemente per aver praticato almeno una volta e con profitto gli esercizi spirituali ignaziani. Anzi, come ricorda nell’ntroduzione il Direttore del gruppo di lavoro, José García de Castro, è proprio questo il lettore tipo che gli autori hanno tenuto presente nella progettazione iniziale e nella successiva stesura del Diccionario.

Scorrendo i volumi, fin dalle prime battute si apprezza come la spiritualità ignaziana sia fondamentalmente «esperienza» e «coscienza» della relazione con Dio, a partire dalla presa di coscienza della sua azione nel credente. In tale prospettiva il testo recupera e valorizza anche la dimensione mistica di Ignazio di Loyola o, se si preferisce, la sua dimensione «passiva» rispetto all’azione di Dio. È un aspetto del carisma e della spiritualità ignaziana forse poco noto ai più, probabilmente più colpiti dall’azione, dall’ «attività» concreta del fondatore della Compagnia di Gesù ai suoi tempi, e dalle attività dei gesuiti a servizio di Dio e della sua Chiesa nell’oggi. In realtà, come mostrano molte voci del Diccionario, da sempre ed ancora oggi c’è molta attività ignaziana – silenziosa, poco appariscente e perlopiù attuata attraverso gli Esercizi spirituali e la direzione spirituale ai singoli – volta a formare la «passività» nei confronti dell’azione di Dio sull’uomo. La definiremmo «formazione alla relazione con Dio».

Per quanto fin qui detto sugli indubbi pregi dell’opera, ed in considerazione del non piccolo numero di seguaci della spiritualità ignaziana in Italia sarebbe auspicabile la traduzione del Diccionario nella nostra lingua. È da rilevare, infine, anche la qualità estetica, da non sottovalutare in un’opera come questa. Peccato dover annotare, perlomeno con riferimento ai volumi da noi visionati, solo qualche errore di impaginazione (volume I, pagine: 555, 556, 558, 559, 562, 567, 570, 571).

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