In: La Civiltà Cattolica n. 3793, 2008http://www.laciviltacattolica.it/Quaderni/2008/3793/index_3793.html


Giulio Sanguineti, Una Chiesa per l'evangelizzazione,

Brescia, La Scuola, 2007


Il volume raccoglie alcune significative omelie che l'A., vescovo emerito di Brescia, ha tenuto nella città di cui è stato pastore dal 1999 al 2007. Al suo arrivo, egli ha trovato una Chiesa alle prese con profonde trasformazioni sociali e culturali, capaci di mettere in discussione anche vari aspetti di una pur radicata tradizione cristiana. Ed è a partire anche da tale realtà che prendono corpo le sue riflessioni.

Il volume è diviso in due parti. Nella prima – «Orientamenti pastorali» – sono raggruppate le omelie tenute ogni estate durante gli otto anni di servizio alla sua Chiesa, finalizzate a fornire gli orientamenti pastorali annuali. Un tema domina sugli altri ed attraversa un po’ tutte le varie omelie: l’evangelizzazione.

Fin dal suo insediamento, infatti, mons. Sanguineti ha fatto della evangelizzazione il punto nodale della sua paterna attenzione, senza mai rinunciare alla capacità critica, come aveva avuto modo di dire già nella sua prima Nota pastorale. Di qui tutto il successivo lavoro di ripensamento delle forme di testimonianza cristiana nei vari settori, nonché di ricerca di nuovi modelli di trasmissione della fede.

La seconda parte del volume – «In dialogo con la città» – raccoglie le omelie tenute in occasione della celebrazione annuale della solennità dei santi Faustino e Giovita, patroni della città di Brescia, rivolte alla città ed alla comunità civile. I temi trattati sono molto concreti: educazione e scuola, il valore della vita, emigrazione ed immigrazione, la cura dei malati, i bambini, la famiglia oggi, i cristiani e la città.

Sono omelie che testimoniano la sensibilità del pastore ai fenomeni emergenti nella realtà sociale, unita alla tensione ad attingere dal Vangelo e dall’antropologia cristiana criteri di valutazione e direttive di azione. Traspare come, pur nel rispetto dell’autonomia dei laici, la Chiesa senta come dovere primario quello di dar voce ai poveri ed ai deboli.

Il testo farà piacere a quanti hanno conosciuto ed apprezzato il vescovo G. Sanguineti ma soprattutto, crediamo, potrà interessare i fedeli bresciani che negli ultimi otto anni hanno potuto apprezzare direttamente l’impegno del loro pastore.

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