BARI -
Il Papa intende fare
''gesti concreti'' per ricostruire l'unita' delle chiese
cristiane. Lo ha detto a Bari nell' omelia della messa
conclusiva del XXIV Congresso Eucaristico Nazionale. ''Proprio
qui a Bari, citta' che custodisce le ossa di san Nicola, terra
di incontro e di dialogo con i fratelli cristiani dell' Oriente,
- ha detto il Papa - vorrei ribadire la mia volonta' di assumere
come impegno fondamentale quello di lavorare con tutte le
energie alla ricostruzione della piena e visibile unita' di
tutti i seguaci di Cristo''.
Recuperiamo il senso della domenica,
della festa cristiana che da' la misura del vivere, in un' epoca
di ''consumismo sfrenato'', ''indifferenza religiosa e
secolarismo chiuso alla trascendenza'', un'epoca che ci puo'
dare la sensazione di ''vivere in un deserto''. E' l'invito del
Papa nel suo primo viaggio in Italia e primo del pontificato, a
Bari, per la conclusione del XXIV congresso eucaristico.
Nell'omelia che papa Ratzinger ha
preparato per questa celebrazione non c'e' alcun accenno al tema
dei referendum sulla procreazione assistita, che aveva percorso
parallelamente il congresso barese, sollevato da cardinali e
vescovi. C'e' invece una riflessione sul titolo del congresso
''Senza la domenica non possiamo vivere''. E c'e' una
dichiarazione di intenti molto forte sull'ecumenismo, che
conferma quanto il cardinale Walter Kasper presidente del
Pontificio consiglio per l'unita' dei cristiani, ha detto qui a
Bari mercoledi' scorso, in un dibattito cui partecipava anche il
metropolita Kirill, numero due di quel patriarcato di Mosca con
cui il dialogo negli ultimi anni e' stato particolarmente
difficile.
Il testo preparato oggi dal Papa
conferma quanto l'argomento ufficiale del congresso eucaristico
sia nelle corde di questo Pontefice, preoccupato dalla
secolarizzazione delle societa' moderne e dalla prospettiva di
una umanita' concentrata solo su se stessa, sui propri bisogni e
sulla sua presunta onnipotenza. Cosi' Benedetto XVI ha spiegato
di essere giunto a Bari sia perche' a questo appuntamento
''avrebbe voluto essere presente'' il suo ''venerato
predecessore Giovanni Paolo II'' sia per ''rendere omaggio a
Cristo nel sacramento del suo amore''. Altro obiettivo della sua
presenza e' ovviamente ''rafforzare gli importanti vincoli di
comunione che - ha detto - mi legano alla Chiesa che e' in
Italia e ai suoi pastori''.
''Neppure per noi - ha spiegato - e'
facile vivere da cristiani'' tra secolarismo, indifferenza
religiosa e consumismo sfrenato. E il ''precetto festivo'',
cioe' la partecipazione alla messa domenicale, ''non e'
semplicemente un dovere imposto dall'esterno, ma un bisogno per
il cristiano, il quale puo' cosi' trovare l'energia necessaria
per il cammino da percorrere''. ''Un cammino - ha sottolineato
il Papa - peraltro non arbitrario: la strada che Dio indica
mediante la sua legge va nella direzione iscritta nell'essenza
stessa dell'uomo. Seguirla significa per l'uomo realizzare se
stesso; smarrirla equivale a smarrire se stesso''.
Nella Eucaristia, ha ricordato il Papa
''Cristo e' realmente presente tra noi'' e questo sacramento
''possiamo riceverlo solo nell'unita'''. ''Ma purtroppo - ha
sottolineato - i cristiani sono divisi, proprio nel sacramento
dell'unita'''. Per questo ha chiesto di lavorare ''con tutte le
forze'' per l'unita' e ha ribadito la propria ''volonta' di
assumere come impegno fondamentale quello di lavorare con tutte
le energie alla ricostituzione della piena e visibile unita' di
tutti i seguaci di Cristo''. Servono per questo, ha rimarcato,
''gesti concreti'' con l'obiettivo di imboccare ''la strada
dell'ecumenismo spirituale''.
''Noi dobbiamo - ha detto - riscoprire
la gioia della domenica cristiana'' e ripeterci sempre la
domanda ''Come potremmo vivere senza Cristo?''. E la sua
preghiera e' che i cristiani, riscoprendo l'Eucaristia, sappiano
trarre da essa ''lo slancio necessario per un nuovo impegno
nell'annuncio al mondo di Cristo nostra pace'''.
Interrotto da applausi, papa Ratzinger
ha fatto soltanto due aggiunte a braccio al discorso scritto: ha
inserito ''giovani'' nell'elenco di quanti ringraziare per
questo congresso barese e ha aggiunto ''gioia'' quando parlava
della messa come ''bisogno'' per il cristiano''.
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