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Cablaggio Strutturato

Oltre ad impianti inerenti le nostre installazioni, eseguiamo installazione di impianti di cablaggio strutturato per software house e venditori di materiale informatici.

L'impianto di cablaggio strutturato è l'insieme di cavi e dei dispositivi di connessione che consentono la trasmissione di dati informatici e servizi telematici di vario genere (telefonia, fax, dati, videoconferenza, ecc.).

Il cablaggio strutturato è una metodologia di progetto e realizzazione degli impianti di telecomunicazione (fonia/dati) interni agli edifici. Essa si è resa necessaria a causa della crescente complessità degli impianti telefonici e delle reti dati.

Oggi il numero degli apparecchi e le diverse funzionalità dei sistemi richiedono la posa di grandi quantità di cavi in modo capillare in ogni parte dell'edificio. Telefonia e rete LAN: ogni servizio un impianto distinto. Anche in casa si richiedono sempre più spesso infrastrutture simili a quelle degli uffici. Inoltre, l'obsolescenza tecnologica che colpisce ogni sistema in questo campo, diventa sempre più rapida e gli inevitabili interventi straordinari sui sistemi o i semplici interventi di riconfigurazione sono tanto più costosi quanto meno flessibile è l'impianto.

I vecchi impianti collassano perchè una volta non esisteva il concetto di impianto di telecomunicazioni separato dall'impianto elettrico, perchè le funzioni di comunicazione fonia/dati erano considerate di pertinenza degli apparecchi utilizzatori (telefono, computer) e non degli impianti. Il progetto dell'impianto elettrico, in genere, riguardava solo la parte di energia, e spesso il cavo telefonico veniva posato alla meglio e con metodi poco ortodossi, perchè mancava un sistema di distribuzione ad hoc.

L'industria e gli enti normatori hanno fornito una risposta a questo problema, che ha cambiato totalmente il modo di vedere gli impianti, creando allo stesso tempo interi nuovi settori di mercato e nuove professioni. Si progetta sin dall'inizio la parte di impianto di telecomunicazioni separata dalla parte energia. Si integrano fin dove possibile i diversi servizi di comunicazione in un'unica infrastruttura polivalente, allo scopo di rendere l'impianto flessibile e migliorarne la gestibilità. Questo vuol dire cablaggio strutturato e integrazione dei servizi.

Un progetto basato su questi principi elimina la distinzione tra impianto telefonico e rete dati (ed anche tra i diversi tipi di reti dati). Si parla invece di impianto integrato fonia/dati che ha una vita propria indipendente dalle applicazioni e dai sistemi utilizzatori. Questo è reso possibile grazie all'adozione di infrastrutture e protocolli standard piuttosto che soluzioni dedicate e proprietarie. I dettagli sono definiti principalmente nella norma americana EIA/TIA-568, nella norma europea EN-50173 ed in quella internazionale ISO/IEC-11801.

cablaggio strutturato

L'impianto strutturato ha una topologia a stella gerarchica. L'ultimo livello della gerarchia è quello più interessante perchè contiene tutti i concetti chiave del cablaggio strutturato.

Dal centro stella (un armadio di permutazione o solo un mini permutatore) partono i vari rami del cablaggio orizzontale. Ogni ramo termina in una presa utente (le norme richiedono almeno due prese per ogni postazione di lavoro). Alla presa utente si collega l'apparecchio telefonico o il compurer con interfaccia Ethernet o l'apparecchio adatto al servizio attivato su quella presa.

Sul permutatore centrale arrivano tutti i cavi delle prese utente. Se su uno di questi si vuole attivare, un particolare servizio, si deve solo collegare un cavetto di permutazione (patch cord) dalla presa corrispondente sul permutatore all'apparato attivo specifico, ad esempio lo switch Ethernet o il centralino telefonico.

Il permutatore è un apparato passivo che ha il solo scopo di permettere una comoda gestione dei collegameti (che non devono essere fissi) tra prese utente e apparati attivi (switch, PABX) ed è fatto solo di prese montate su pannelli o patch panel. Un patch panel contiene una presa per ogni cavo orizzontale proveniente da una presa utente. Ogni cavo si intesta sul retro della presa del pannello. Questa verrà poi utilizzata da un cavetto di permutazione che la collegherà all'apparato attivo opportuno. Invece di portare il cavetto direttamente sull'apparato attivo, si può usare un patch panel anche per l'apparato attivo. Così i cavetti di permutazione collegano solo punti tra patch panel.

Questa è la flessibilità del sistema. La stessa presa che si utilizza per collegare il computer alla rete locale Ethernet, può essere riutilizzata, ad esempio, per collegare un telefono analogico standard alla linea telefonica, senza nessun intervento al cablaggio orizzontale. Si deve solo permutare la terminazione del relativo cavo nel centro stella spostando il connettore dallo switch Ethernet al centralino telefonico.

colori coppie su rj45

Naturalmente questo è possibile solo se l'impianto è stato fatto sin dall'inizio con cavi a 4 coppie intestate su connettori RJ45 e se anche i telefoni analogici utilizzano spine RJ45. Quando su una presa è attivo il servizio telefonico, sarà attiva solo la coppia 1; per il servizio Ethernet saranno attive solo le coppie 2 e 3. Ma comunque tutte le coppie devono essere collegate nel ramo orizzontale, altrimenti si vanificano i principi dal cablaggio strutturato.

La presa a valle può anche assere una RJ12 dove si prevede di utilizzare un'applicazione telefonica. Comunque il resto dell'impianto a monte di quella presa deve mantenere l'indipendenza dall'applicazione: in seguito si cambierà solo la presa utente, se necessario.

La sequenza di assegnazione delle coppie del cavo al connettore (sia presa che spina) è questa: coppia 1 (blu, bianco/blu) ai pin 4, 5; coppia 2 (bianco/arancio, arancio) ai pin 1, 2; coppia 3 (bianco/verde, verde) ai pin 3, 6; coppia 4 (bianco/marrone, marrone) ai pin 7, 8. Esiste anche un'altra configurazione in cui, rispetto a questa, si devono solo invertire tra loro le coppie 2 e 3.

Per collegare la singola coppia di un cavo telefonico alla spina RJ45, i fili rosso e bianco vanno rispettivamente ai pin 4 e 5.

La numerazione dei pin sui connettori RJ va da sinistra a destra se si posiziona la linguetta o l'incavo verso il basso e si guarda nel verso di inserimento della spina (fronte della presa o retro della spina).

Chiaramente, quando si sceglie un'assegnazione di colori, ciò che conta è seguire la stessa configurazione in tutto l'impianto. Per quanto riguarda la coppia sui pin 4 e 5, questa non si può collegare a caso pensando che l'apparecchio telefonico collegato conterrà un raddrizzatore, perchè nel cablaggio strutturato quella coppia deve poter essere utilizzata anche per servizi diversi.

doppini intrecciati

I cavi utilizzati sono basati sul doppino intrecciato (twisted pair), una coppia di fili con intrecci (binature o twistature) posizionati lungo il cavo a passi ben precisi che servono a ridurre i problemi di emissioni e suscettività elettromagnetica. Per questo si deve evitare di modificare la geometria del cavo durante la posa.

I cavi costituiti da doppini intrecciati sono di diversi tipi e si differenziano in base al numero di coppie, alle dimensioni, alla schermatura e alla classe o categoria di applicazione.

Nella distribuzione orizzontale del cablaggio strutturato si utilizzano cavi a 4 coppie, da intestare su connettori RJ45. Per i montanti di distribuzione si usano anche cavi multicoppia a 25, 50 o più coppie. Spesso anche i cavi a più doppini sono indicati col termine doppino.

La dimensione del cavo si riferisce al diametro del singolo conduttore e solitamente si indica con una scala standard detta AWG (American Wire Gauge). Un diametro di 24 AWG (0.5 mm) è utilizzato nel cablaggio strutturato.

Il tipo di cavo intrecciato più semplice è l'UTP (Unshielded Twisted Pair), doppino intrecciato non schermato, dove le coppie intrecciate sono raggruppate in una guaina, ma non c'è schermatura. Il tipo FTP (Foiled Twisted Pair) contiene in più una schermatura realizzata con un foglio di alluminio che avvolge il cavo prima della guaina esterna. Poi esistono altri tipi di schermi, come la calza di rame per l'intero cavo e i fogli di alluminio singoli per ogni coppia.

I parametri elettrici del cavo ne definiscono le possibili applicazioni. Le norme classificano i cavi in categorie o classi, in base ai parametri elettrici, facilitandone la scelta per le applicazioni. Il cavo di una data categoria è adatto anche alle applicazioni delle categorie precedenti. La categoria 1 o classe A è adatta a frequenze fino a 100 KHz e si usa solo per la telefonia analogica. La categoria 5 o classe D ha una banda passante di 100 MHz, si usa nel cablaggio strutturato e si applica, oltre che alla telefonia analogica, anche a tutti i servizi di rete fino a 100 Mb/s

Un sistema di cablaggio strutturato, per poter essere considerato tale, deve prescindere da cosa gli sarà collegato al momento o in futuro e deve quindi essere realizzato utilizzando un supporto universale aperto a tutti i tipi di connessioni; risulta ad esempio più conveniente predisporre linee con cavo a 4 coppie e connettori RJ45 per tutti i punti presa dell'impianto, anche dove andrà collegato un semplice telefono in modo da essere pronti, con una semplice permutazione nell'armadio a rack, a far cambiare destinazione d' uso alla presa attualmente telefonica magari facendola diventare un collegamento per una stampante di rete o un punto d' accesso per un computer portatile. La versatilità dei punti d' accesso è da ritenere un dei concetti base del cablaggio strutturato.

Come richiedere il servizio

Per richiedere maggiori informazioni sull'offerta puoi rivolgerti: