OPERE

 

opera da camera in un atto (1956)

LIBRETTO: Enrico Panunzio e Domenico Guaccero (da un racconto di A. P. Cecov)

ORGANICO: soli (s.,t.,br.,b.) e orch. da camera

PERSONAGGI: la Signora moglie del farmacista, s., il tenente Ovtiésov, t., il dottore militare, br., il farmacista Ciornomordik, b.

DURATA : 35’ circa

Proprietà dell’autore

PRIMA ESECUZIONE : (versione da concerto per soli e orch. da camera) Roma, 19 giugno 1956 Conservatorio di Musica S. Cecilia. Saggio della Scuola di Composizione del M° Goffredo Petrassi.
Marcella Gianotti, s., la Signora moglie del farmacista, Tommaso Frascati, t., il tenente Obtiésov, Nestore Catalani,brt., il dottore militare, Giuseppe Marchetti, b., il farmacista Ciornomordik, Daniele Paris, M° concertatore e direttore

- Si è conservata soltanto la versione per canto e pianoforte realizzata dallo stesso Guaccero il cui titolo completo è: La farmacista / opera da camera / in un atto / da un racconto / di A.P. Cecov / testo di Enrico Panunzio/ e Domenico Guaccero / Musica di / Domenico / Guaccero/ Riduzione per canto e pianoforte. La partitura per orchestra è andata perduta ma sono state recuperate le parti staccate. Su un foglio manoscritto vengono dati anche gli strumenti dell’orchestra in due brevi liste affiancate: cetra, sega flexathon, ch.el., hr., fis., oc., arm. a bocca — 2. 1. 2 (clb. in B). 1 (cfg). — 1 saxct. in mi — 2. 2 (in C). 1 (basso). — tp., 2 perc., hr. e piano — 6.4.4.2.; a fianco a questi ultimi strumenti compaiono: sega e ch.el. Il flexathon, il vibr., hr. in una lista e hr. e piano, 4 vla 4 vc. nell’altra sono stati depennati. In tutto vengono indicati 32 esecutori.

REGISTRAZIONI

- D. Guaccero, La Farmacista - opera da camera da una novella di Cecov
Stessi interpreti della prima esecuzione da concerto
ARSON - DISQUES PYRAL - L’Echo du Monde - 2 dischi mono.
N.B. I dischi sono stati molto probabilmente realizzati in uno studio, situato in via dell’Ara Coeli 11, ad uso privato e non per la diffusione commerciale.

ALCUNI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:

- E. Panunzio, programma di sala della prima esecuzione [Breve riassunto della vicenda].

- D. Carpitella, "Vie Nuove", 28 giugno 1956. [Recensisce questo lavoro scorgendo in esso "i caratteri di una personale originalità" nonché la traduzione del testo "in chiave ironico-malinconica (qui le punte di espressionismo) con un pizzico di astratto "divertissement" e una buona dose di vernice dei sensi". Interessante l’accenno all’orchestra e soprattutto alla fisarmonica e alla chitarra elettrica "che hanno reso buon colore specie in alcune allusioni popolaresche".

- M.R., "Il Messaggero", 20 giugno 1956. [Sottolinea la "mano sicura ed esperta di compositore, un certo umorismo di netta marca novecentista e un desiderio grande di raggiungere l’originalità"].

 

opera da camera (1964-68)

LIBRETTO : originali di Domenico Guaccero e Franco Nonnis e frammenti da N. Balestrini, J.L. Borges, M. Bortolotto, J.Burnham, J.K. Gaibraith, A. Hitler, A. Huxley, K. Marx, Novalis, G. Pascoli, atti del processo Raik e altri

ORGANICO : 2 s., t., vr., att., attr./mimo, attr./cnt., direttore e 7 strum. (fl., pf.,cl., sax, ch., clav. o ar., perc.), nm, 4 danz. ad lib.

PERSONAGGI: I due soprani, Il tenore, La danzatrice, L'attore, Il lettore, Le acrobate, Il direttore, Il pianista, Il flautista

DURATA : 2h 30’circa

Proprietà dell’autore

PRIMA RAPPRESENTAZIONE : Palermo, 30 dicembre 1968 Teatro Biondo

- L’opera è composta di tre parti (Scene del Potere 1 - 2 - 3 ) delle quali la seconda è stata rappresentata separatamente in prima assoluta a Roma il 26 aprile 1965 presso il Teatro delle Arti per le Manifestazioni di Musica Contemporanea di Nuova Consonanza con la regia di Antonio Calenda; sceneggiatura di Domenico Guaccero; scenografia di Franco Nonnis; consulenza coreografica di Gabriella Mulachiè. Gli interpreti: Michiko Hirayama, s., Tommaso Frascati, t., Lidia Biondi, Mariella Palmich, attr., Pietro Oriana, att., Ciro Formichella, lettore, Mariolina De Robertis, clav., John Eaton, pf., Nicola Pugliese, fl., William O. Smith, cl., Baldo Maestri, saxt., Mario Gangi, ch.el., Carmine Pepe, perc. Daniele Paris, direttore

- La grafia è aleatoria e in parte sintetizzante. Di particolare interesse l’uso dei filmati e del materiale elettronico, così come l’intervento del parametro "luce".

ALCUNI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:

- Programma dei concerti della prima rappresentazione di Scene del Potere [L’autore spiega la sua idea di un teatro ad organico ridottissimo e risulta ancora una volta molto chiara la sua posizione: "le condizioni materiali sono il supporto di un modo diverso di far teatro in musica". Sottolinea inoltre come volesse mostrare le diverse facce del potere "(chi lo detiene, chi lo conquista, chi lo perde)" con uno spettacolo sviluppantesi "ad infinitum", come "una serie quasi di documentari sullo stesso tema". E conclude con una frase ancora una volta illuminante per la sua concezione di teatro musicale: "Non esiste nel lavoro una preminenza assoluta della musica sugli altri componenti (parola, mimica): unica dimensione in subordine quella scenografica, ridotta a pochissimi elementi e al gioco di luci. Riduzione quantitativa, non di significato"].

- G. Lanza Tomasi, Il teatro musicale, "Lo Spettatore Musicale", gennaio 1969. [Nell’articolo dedicato alla VI Settimana di Palermo il musicologo fa un quadro delle proposte di teatro musicale presentate alla manifestazione].

 

azione teatrale (1972)

TESTO : montaggio di testi di diversa provenienza.

ORGANICO : s., att., danzr., mimo, direttore, 1fiato acuto (tra fl., ob., cl., saxs.) , 1 fiato grave (tra co., fg., clb., saxbr., tb.), ch., tastiere (org.el. e spin.) nm., 2 figuranti, strumentini a perc.

DURATA : 35’ circa

Proprietà dell’autore

PRIMA RAPPRESENTAZIONE : Positano, 30 giugno 1972
Gianluigi Gelmetti, direttore
REGIA : Ezio Alovisi
COREOGRAFIA : Ezio Alovisi
SCENE : Alberto Lecaldano, Carlo Zaccagnini

- L’autore precisa che si deve evitare che i due strumenti a fiato (acuto e grave) siano della stessa famiglia. Inoltre gli strumentini con cui si accompagna il mimo sono "tabno, crot., legti., etc.", ma altrove compaiono anche "cpl. da chiesa", "tmb. mil.", "sng." e "strumenti metallici" ovvero "g., tt., ptt., ltrr.".

- Insieme al materiale testuale Guaccero utilizza "Materiali sonori" presi da sue composizioni ed ascoltati sia registrati su nastro che dal vivo. E’ il caso di Sinfonia 2 (dal vivo), Klaviatura (ultimi 2’ su nastro), Variazioni 3, Sinfonia 1. Una c. dattiloscritta reca le indicazioni per gli esecutori, per le scene e i costumi.

- Lo spettacolo è suddiviso in sei parti così intitolate: Casa dell’armonia, Guerra sancta, Ego sum via veritatis, La nostra qualità di scienziati, Ascoltiamo, fuori è buio, Eccoci alla cerniera de’ tempi e Il movimento contraddittorio

ALCUNI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:

- Programma della prima rappresentazione. [Il testo fa riferimento alla necessità di un teatro "povero" citando Stravinskij e Grotowski, alla rottura degli schemi "per generi" ed in questo caso al superamento delle "specializzazioni degli esecutori". Sottolinea "la continuità della tematica" dei precedenti lavori teatrali con il tema dominante del "potere"].

 

BALLETTI

 

azione coreografica (1970-72)

TESTO : frammenti da anonimo, Cynewulf (Sogno della Croce), T’ien Chien (Profezia)

ORGANICO : s., vfolk, br., elettronica viva (vf. sperimentale e 2 strumentisti/compositori), 6 perc., nm., danz.

DURATA: 31’ ca.

Proprietà dell’autore

PRIMA RAPPRESENTAZIONE : Roma, 12 giugno 1973 Teatro dell’Opera
Lucia Colognato, Stella Di Simone, Diana Ferrara, Patrizia Luzi, Astrid Ascarelli, Lucia Truglia, Amedeo Amodio, Domenico De Santis, Antonio Garofalo, Tuccio Rigano, Raffaele Solla, Augusto Terzoni, danz.
Lucia Vinardi, s., Daisy Lumini, v.folk, Giancarlo Montanaro, br., Gruppo di Musica Elettronica viva* (Michiko Hirayama, Walter Branchi, Alvin Curran), percussionisti* del Teatro dell’Opera, diretti da Franco Barbalonga.
Gianluigi Gelmetti, direttore
COREOGRAFIE: Amedeo Amodio
SCENE E COSTUMI: Agostino Bonalumi

- La partitura risulta suddivisa in tre parti così intitolate: Mille e non più mille, Allora il sole diverrà tutt’oscuro, Nato in questo secolo

- Il gruppo di "Elettronica viva" è composto da vf. sperimentale e 2 strumentisti/compositori, anche vocalisti che usano vari strumenti come vo., v., ch., cb. el., acqua, oggetti quali carta, ltr. di acciaio, tubo di legno eccetera. Le percussioni sono così divise: "I. foglio di carta sottile, g. di cristallo, blockci., tu., chi. di cpp. acute e m. metallica, vibr., soffio sibilo; II. foglio di carta pesante, cp. di vetro, tubi di legno, tabb., chi. di metallo, glock. a tastiera, pf., soffio a molla, soffio medio; III. tubo chiuso di cartone, tubi di vetro, rag., gui., tp., pch. e ppss., flexaton 1° o acciaio inox flessibile da scuotere; IV. tubo aperto di cartone, bottm., glchi., mar., tmb.mil. e tabno, g. grave, g. ci., clav., soffio sibilo; V. chi. di carta, cristallofono, tall. acuti, gc. molto grave e media, cpcc., pfp., soffio grave da tb; VI. cel. con carta, ltrr. di vetro, tmbb. di legno gravi, tot., cptp., flexaton 2°". C’è anche un "N.B." che riguarda le percussioni e che dà ulteriori informazioni su alcuni degli strumenti e dei timbri richiesti: "Perc. I : soffio sibilo= da richiami di uccelli; Perc. II : soffio a molla e medio=idem; Perc. III : avvolgere il tubo di cartone con carta sonora; Perc. IV : tubo aperto=v. tubo chiuso; Perc. V : cristallofono= strumento a lamine di cristallo, come un glock.; Perc. VI : avvolgere le campane tubolari in carta sonora". Per il nastro si precisa che si tratta di "suoni elettronici realizzati con strumenti EMS.

- Nella premessa l’autore dà delle indicazioni sull’azione che deve svolgersi in palcoscenico senza che alcuna interferenza vi sia tra i due canali del suono e della visione/azione, salvo durante una brevissima eccezione. I colori sono elementi scenici essenziali ma sufficienti data la "polivalenza di significati". "La successione delle azioni, movimenti di corpi e di luci è in sincrono, mai meccanico e puntuale con colori e suoni".

* In realtà contrariamente a quanto è indicato nel programma di sala nella prima esecuzione le percussioni e l'elettronica viva furono registrate su nastro. Il brano fu così eseguito in una versione per 3 voci e nastro (il nastro è presente nell'Archivio Domenico Guaccero - C.M.S.).

ALCUNI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:

- A. Testa, Tre novità assolute e una per l’Ente - Rot, programma dei balletti della Stagione 1972-73 del Teatro dell’Opera di Roma. [Fa riferimento alla "Premessa" della partitura, spiegando l’azione che appare come una sequenza di azioni susseguenti "il cui supporto è una successione di colori fondamentali nell’ambientazione di scena". Sottolinea inoltre come, pur non essendo Guaccero nuovo al teatro-mimo o al teatro-gesto, questo sia "il primo suo lavoro nel quale la coreografia gioca una parte protagonistica". A p.64 una breve nota sulla vicenda del balletto].

 

- CMPSZN 2

vedi composizioni elettroniche

 

AZIONI SACRE

 

azione sacra per 12 esecutori (1968)

TESTI : Vecchio e Nuovo Testamento, Notker Balbulus (Hymnus Spiritui Sancto), S. Juan de la Cruz (Canciones del alma, Noche Oscura)

ORGANICO : 3 cntf. (s. lir.-legg., s. sperimentale, ms.), 3 cntm. (t. lir.-legg., t. o br. tenorizzante, br. grave), direttore, vr., mimo, flautista, chitarrista, tastierista

DURATA : 1h circa

EDITORE : G. Ricordi & C., Milano

PRIMA ESECUZIONE : Perugia, 28 settembre 1968 Chiesa di S. Filippo Neri
Compagnia del Teatro Musicale di Roma diretta da D. Guaccero ed E. Macchi.
Erminia Santi, Michiko Hirayama, Carol Plantamura, vf., Tomaso Frascati, Enrico Fioretti Idigoras, Therman Bailey, vm., Antonio Calenda vr., Marcel Rayez, mimo, Nicola Samale, Bruno Battisti D’Amario, Franco Barbalonga, strumentisti Domenico Guaccero, direttore
REGIA : Antonio Calenda
CONSULENZA COREOGRAFICA: Marcel Rayez
DIRETTORE DI SCENA : Stefano Tolnay
LUCI E COSTUMI : Michiko Nogiri

- I testi sono tratti più precisamente dai Vangeli di Matteo, Luca, Giovanni, dalla Genesi, dall’Apocalisse di Giovanni, dal Libro di Giona, dal I Libro dei Re, dalla I Lettera ai Corinti di S. Paolo. Le lingue utilizzate sono quella greca, latina, italiana, ebraica, spagnola e un dialetto artificiale sardo-pugliese, inventato dall’autore per la traduzione dei passi di Matteo (3, 17; 4, 1-10) e Luca (22, 67-71, 23, 3 segg.).

- Il direttore deve essere anche esecutore, il recitante anche attore/cantante; oltre al fl. sono richiesti anche ott., fl. in sol, fl. a becco; oltre la ch. anche ch.el., cetra, ban.; oltre alla tastiere anche cel., glock., org. el., perc. Sono presenti anche le perc. situate presso l’abside: (2 m., cv., gui., bottm., bottchi., cartachi., cpll. giocattolo, chainchi., tab., cg., tu., tt. con arco) e al centro (frusta, 2 blockci., 2 cpcc., trg. acuto e grave, incudine, ps. medio, bg. acuto e grave, car. oppure gcp., 2 cpt. e inoltre frusta, martelli, scalpelli, diapason metallico. Infine apparecchiatura elettrica per 2 altoparlanti (1 magnetofono a 2 piste, mix., amplificatori, 2 altoparlanti portatili con mic., 2 radioline, 2 mangiadischi ed eventualmente un mod. ad anello). Tutti quanti gli esecutori "compiono movimenti e partecipano a esecuzioni vocali".

- L’"APPARATO VISIVO" comporta luci di diversa intensità e "buio assoluto" al centro di Esercizio, costumi "naturali, privi di riferimenti "biblici", "semplici" (all’inizio per tutti uguali, poi man mano che prosegue l’azione vengono diversificati quelli da uomo e da donna e vengono utilizzati i "colori simbolici: nero, bianco, rosso, giallo, i colori dei 4 cavalli dell’Apocalisse di Giovanni") ed elementi scenici quali 3 "luoghi deputati", il sepolcro e il "luogo degli strumenti", insieme ad "oggetti scenici" quali martelli, scalpelli, mantello rosso, veste bianca, lancia, croce, martello e chiodi (in Rappresentazione), 3 bracieri con profumi ( in Esercizio ).

REGISTRAZIONI

- Gruppo Musicale e Teatrale Pentalfa
Lucilla Scipioni, Letizia Lucchesi, Adriana Chianese, vf., Giuseppe Asciani, Tullio de Santis, Emanuele Pappalardo, Giorgio Covassin, Antonio di Muccio, vm., Roberto Aronne, fll., Marco Cardelli, ch., Antonio Caggiano, perc.
Sergio Rendine, direttore
Registrazione dal vivo effettuata il 14 ottobre 1985 a Roma, Auditorio RAI del Foro Italico.

ALCUNI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:

- Domenico Guaccero - Rappresentazione et esercizio, programma di sala del concerto organizzato da Nuova Consonanza nell’ambito del Festival dedicato al compositore, 12 dicembre 1984. [Parte dello scritto è tratto dalla premessa alla partitura; parte spiega le azioni di Rappresentazione (7 scene) e di Esercizio (4 scene, tra cui "tenebre nei suoi aspetti negativo e positivo" e "ritorno della luce: fatica e pazienza sul cammino della perfezione". L’autore spiega poi la sua concezione delle due parti del lavoro, incentrato ancora una volta sul tema del "potere" (i tre poteri interpretati da Pilato, Erode, Caifa) : il primo è "qualcosa di oggettivo mostrato agli spettatori"; il secondo "un ripiegamento su se stessi - reale meditazione sulla propria "discesa" alle tenebre, al negativo, agli inferi". Dà anche alcune motivazioni della scelta tecnica di affidare i personaggi citati a voci femminili "per istituire una relazione fonica con il tentatore […], il miracolo […] e il baratto fra potere mondano e potere spirituale" (si tratta evidentemente delle tentazioni del Cristo) e per "realizzare fonicamente il senso dell’inversione dei valori"].

- S. Rendine, Domenico Guaccero - Rappresentazione et esercizio, programma di sala del concerto organizzato da Nuova Consonanza nell’ambito del Festival dedicato al compositore, 12 dicembre 1984. [Sulla nascita del Gruppo Pentalfa, diretto da Sergio Rendine, e sul lavoro svolto per realizzare l’azione sacra].

- L. Samale, programma dei concerti del Festival Domenico Guaccero svoltosi a Palo del Colle tra il 27 aprile e il 2 maggio 1987. [Lo scritto tratta approfonditamente del simbolismo].

- E. Valente, Tenue eresia all’italiana, "L’Unità", 28 settembre 1968, critica alla prima esecuzione. [Sottolinea la tormentata ritualità dell’azione che è una interpretazione e una meditazione sul destino dell’uomo, dalle tenebre iniziali fino alla deposizione del Cristo che avvolge ancora una volta l’uomo nel buio. L’Esercizio, una sorta di "concentrazione" permetterà di riconquistare la luce. Ancora un accenno alla rottura degli schemi convenzionali, alla carica suggestiva alla vocalità "fresca e sorprendente".]

- P. Dallamano, Rappresentazione et esercizio di Guaccero a Perugia, "Lo spettatore musicale", 20 anno III, n. 10-11, nov. 1968, recensione alla prima esecuzione. [Definisce l’azione un "messaggio interiore da decifrare su altro piano che quello estetico", "violentemente arcaica e modernissima" "l’azione scenica ridotta all’osso e scarna", "densità, spessità di motivi, di intenzioni […] conferivano al lavoro una singolare risonanza che oltrepassava il mero evento teatrale e musicale".


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